Pure: nuovo ebook di racconti erotici

Chi l’ha detto che la tecnologia debba essere fredda e impersonale, per niente sexy? Oggi la nuova frontiera dell’erotismo è digitale, e sono tanti gli scrittori (e le scrittrici) ad aver abbracciato la filosofia dell’ebook, anche a luci rosse. In America il primo scossone è stato dato da Holly Schmidt, direttore editoriale della Ravenous Romance, casa editrice digitale specializzata nella letteratura a tinte forti, mentre in Italia ci ha pensato Luciana Cameli, scrittrice, redattrice, musicista e performer, a dare un primo scossone al panorama stagnante dell’editoria erotica.

Il progetto da lei ideato e realizzato si chiama “Pure” un ebook di racconti erotici di autori vari dove voci femminili e maschili si fondono insieme per condurre il lettore lungo la via dei sensi e della carne. 12 eccitanti storie scritte dalla stessa Luciana Cameli, e da autori come Romeo Sanna, Daniela Rindi, Kristalia Conti, Cristiana Danila Formetta, Alemar, Cristiana Longhi, Cristina Origone, XLater, Ermione e Fausto Rampazzo, Valeria Ferracuti e Tinta.

Racconti Erotici: Rossofuoco

sexy party

La luce del locale è troppo forte. A darmi fastidio non è l’intensità, bensì il colore. Non amo il rosso, questa tinta ha in sé troppe sfumature. Rossi sono i graffi che ho impressi sulla pelle, rossi gli occhi segnati dalle lacrime. Rossi sono i segni dei tuoi denti, che stuzzico ancora adesso, sperando invano che non vengano cancellati dal tempo. Li vorrei tatuati sulla pelle. Ti vorrei un’altra volta qui.

Nel frattempo la musica cresce di intensità, sale come un’onda. Mi lascio prendere dal ritmo. Mi volto e fisso il tizio che ho rimorchiato dieci minuti fa. Anche lui mi sta guardando. Molto, troppo intensamente. Benissimo. I suoi occhi neri mi bruciano, mi danno quel calore giusto, quello che mi scioglie dalla bocca fino al seno, al ventre, alla fica. Perfetto.

Racconti erotici: Il tempo colpisce ancora (Ultima parte)

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

(Segue dalla Prima Parte)

Il libro in quel momento non esisteva più, cade a terra chiuso dei suoi contenuti e significati. Inizio ad accarezzarla cercando di scoprire delicatamente il suo corpo, mentre lei attua movimenti di estremo piacere al mio tocco. Sentire la sua pelle mi mandava in delirio e l’ho inondata dei miei baci e carezze in tutto il corpo, ora avevo preso in mano la situazione. Le tolgo il vestito attraente che aveva mostrato e mi dedico ad apprezzare il suo collo e il suo seno. Le alzo le braccia, alterno baci sulle sue labbra e sento i nostri respiri concedersi in affanno.

Le lego i polsi al letto e le bendo gli occhi, lei mi guarda stupìta, è una che ha sempre tutto sotto controllo, ma in quel momento doveva solo lasciarsi andare… Legata e bendata inizio il mio gioco di infinita sensualità. Mi spoglio e avvicino la mia nudità alla sua e modello ogni suo centimetro senza fretta. I suoi gemiti si fanno più sentiti e andiamo in delirio in un vortice forsennato di godere, la penetro con le mie dita e spingo nel possederla. Appagate da tanta maestosità arriviamo insieme all’orgasmo, con definizioni che non hanno andamento.

Racconti erotici: Il tempo colpisce ancora (Prima Parte)

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

La conosco da tempo, ci scriviamo e ci siamo viste alcune volte nelle mie visite di lavoro nella sua città. Lei è una modella, io una giornalista e una volta l’ho anche intervistata. Mi sfuggiva capire il suo legame per me e ne fuggivo al fuggire. Lei è indubbiamente una bellissima donna e molto intelligente, e stranamente le nostre conversazioni sono più rivolte all’arte che ad altro. Dialogo con tutti ma sono anche molto schiva, ho paura a relazionarmi con gli altri e non sono invadente. In passato ero quella che faceva sempre il primo passo, anche ora ne faccio, ma indietro, o per niente o mi blocco. Lei sembrava essere molto interessata a me, ma non me ne curavo. Non credo che nessuno sapesse che fosse lesbica, ma neanche io lo sapevo. Era sempre circondata da uomini, mi attraeva la sua determinazione di donna, e la sua estrema sensualità e femminilità.

Mi invita a una festa dove lei istalla anche una performance da cubista con un finale mirato a effusioni lesbo con un’altra ballerina. Io stavo plagiando il mio stato con il mio amato whiskey, e notavo che lei mi cercava con lo sguardo, forse anche per essere sicura che notassi la sua provocazione. Mi trovo a parlare con due tipi molto eleganti, e mi distraggo nell’attenzione. Non mi stavo divertendo e me ne sarei andata non appena qualcuno avesse messo un punto alla conversazione, ma vedendo che nessuno lo faceva, mi sono mostrata io a chiudere il discorso. Composta nella mia educazione, vado a salutarla, ringraziandola dell’invito, lei appare infastidita e nervosa e cerca di trattenermi. Io me ne vado. Mi segue all’uscita e inizia a parlare, irritata del mio comportamento, del fatto che non colgo il suo egocentrismo, il suo sedurmi e il non rispettare il suo essere donna. Stava esagerando, forse da me si aspettava un corteggiamento, o qualche segnale, e io davo solo fumo. Se ne va, me ne vado.

I love porn, racconti e pornografia

Pornografia: s. f. trattazione o rappresentazione, in scritti, disegni, fotografie, spettacoli, di temi o soggetti osceni, fatta senza altro intento che quello di stimolare eroticamente i fruitori.

Eccola qui la definzione di pornografia, chiara come la luce del sole. Ma non sono in molti a conoscerla, anzi, non sono in molti a riuscire a darne un esatto significato. Oppure, forse, ognuno la interpreta secondo il suo volere e secondo il suo piacere. La 80144 edizioni ha voluto creare una breve antologia nella quale sono stati raccolti alcuni racconti che riflettono proprio la definizione da loro data e trovata e che avete letto nell’introduzione a questo post.

Racconti erotici: Natale Sexista (Parte III)

Ecco l’ultima parte del racconto “Natale Sexista”, i Racconti Sexisti della Miss vi aspettano ogni domenica e lunedì

La mia schiavetta mi accarezza con le sue mani fatate, ne assaporo la morbidezza e la bellezza. Ci sono corpi che si agitano nella mia casa, altri che vagano cercando angoli di sesso. La Baronessa è di nuovo in preda a un effimero soldato che la prende da dietro e le definisce lo spazio anale. Mi alzo e con la Dama Bianca leghiamo a sangue due schiavetti, con corde, manette, bende, tirando forte i collari. Io amo castigare la punizione di lode, e loro devono subire il mio potere ancestrale. Mordo il collo del sussulto maschile, ne vorrei staccare pezzi di sesso, ma armeggio con la mia frusta, facendo giochi dall’aria in corpo. Gli ostaggi non hanno modo di farsi sentire, chiusi nelle loro estremità, hanno solo il verso di inghiottire con dimestichezza. Nel mio fare, gioco con la lingua della Dama Bianca, mentre da dietro sento che si avvicinano la Baronessa e il suo uomo infuocato. Hanno già avuto un orgasmo anale ed ora lui vuole ripeterlo con un’altra. Lascio la mia frusta alle mie placate donne e mi allontano con il duro colpo.

Racconti erotici: Natale Sexista (Parte I)

Domani vi aspetta la seconda parte del racconto “Natale Sexista”

La mia casa era diventata un arredamento di sexismo. La Dama Bianca aveva il corpo ricoperto di antipasti di caviale, mentre la Baronessa ritoccava le ultime rilegature al plotone di esecuzione. Stasera la nostra divinità era il sesso, i corpi, le armi e il piacere. I nostri orgasmi sarebbero stati doni e regali del Natale più trasgressivo che avessimo mai passato tutti insieme. Non ci sono discriminazioni e pregiudizi di identità, ognuno di noi ha la libertà di potere. Io sono la Miss, la vampiressa che cavalca le tenebre, che doma corpi femminili e si fa domare da quelli maschili. Ci sono principesse e principi, re e regine, nulla di più soffuso è il godere di promiscuità. Ho legato la ragazzina alla sua postazione, al collo, ai polsi e ai piedi, pronta per essere girata come una ruota. Mentre mangio qualcosa, il mio schiavetto gode dei miei piedi e ne viene di beltà. Bevo il suo calice caldo, perchè ho sete di orgasmi.

Racconti erotici: L’erotismo del solletico

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Ero assorta nei miei pensieri, in attesa dell’arrivo del mio uomo. Stasera avevo voglia di essere accarezzata da piume e da delicate mani. Le dita possono confondersi nelle linee del gioco. Lui sa che a me piace essere cullata, mi fa eccitare molto e riesco anche a raggiungere l’apice dei miei desideri. Arriva in ritardo e si scusa del tempo perso. Si spoglia della sua nudità e mi spoglia piano piano della mia fatalità. Ho piume di lodi e le sue mani morbide. Difficile trovare un uomo delicato e morbido. Inizia dai miei piedi con la piuma in bocca. Io sono legata ai polsi e lui è il mio erotismo, il mio solletico meschino che nutre la mia eccitazione. Decanto di estremità, di mite forma di sostanza, è un’ossessione tingermi di sussurri. Mi muovo di piccoli lividi, e il tocco leggiadro inonda il mio piacere, tra le gambe, nella mia intimità e ai seni. Lui insiste nel donarmi la perplessità di quella sua arte fragile e si eccita di duro nel vedermi ipnotizzata da quel fare, da quel dare, da quell’avere. La fretta aspetta nel godere. Ansimo al cullare sottile, dove ora la piuma non c’è più, e sento le sue dita premere come tasti dolenti. Un fuoco acceso dentro di me si scaglia di calore. I nostri respiri sono più acuti, e ho il contatto del suo corpo che spinge su di me. Le sue dita esplorano la mappa del mio corpo, a tratti godo anche di morsi e baci. Lui appoggia sul mio nudo, le sue armi da uomo, e non vi è penetrazione, non vi è attenzione, ma solo la sensazione di un’eccitazione che provoca il venire.

Dire e Fare l’Amore. Senza nessuna vergogna

E’ un blog, è un libro, è un eBook. E’ Dire Fare l’Amore, una raccolta di racconti post-erotici di Inachis Io, deliziosi, arrapanti e assolutamente erotici.

Leggerete di Giulia, che piano piano si leva le mutandine e, nuda, monta la panna destinata alle fragole; leggerete di Martina, che senza volerlo riporta la nonna indietro nel tempo quando, negli anni ’60, orge e vibratori regnavano nella sua ricca vita sessuale; leggerete del tradimento di Anna, del suo desiderio e dell’arte culinaria dell’uomo che la eccita; leggerete e sorriderete al pensiero del sesso che spesso si mischia all’amore. Eh già, perché spesso, senza accorgersene, il sesso diventa con l’amore un tutt’uno e rende quegli attimi di sospiri, di respiri e di gemiti, ancor più favolosi. Esiste un confine sottile, sottilissimo, tra l’amore e la lussuria e sconfinarlo può essere per alcuni meraviglioso e per altri pericoloso. Inachis Io ha trovato il modo di attraversarlo senza offendere né illudere nessuno.

Se siete un po’ puritani e avete qualche dubbio sulla letteratura erotica, se siete appassionati di fetish, di bondage e di pornografia, se siete dei sognatori innamorati dell’eros, se siete dei romantici incalliti e credete fermamente nell’amore, allora leggete (gratuitamente) Dire Fare l’Amore in una qualunque delle sue forme e guardate quanto il sesso e l’amore possono essere raccontati semplicemente ed elegantemente.

La Sexista Gloria, schiava del gioco

Appuntamento ogni domenica con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

E’ un gioco delizioso animare la serata, potrei svegliarmi ed accorgermi di essere felice. Io mi sono descritta sempre come una ladra che fugge con il bottino, una menzogna che raccoglie falsità, una peccatrice che ama giocare e fare la dama di corte. Lui mi era davanti e sembrava volesse scivolare in me qualcosa di sensato. Mi lega le mani dietro, mi benda e mi mette in ginocchio.

I miei sensi ora erano confusi, erano senza colori. Potevo immaginare solo di esistere ancora, di avere voglia di giocare alla “Schiava e Padrone”. Domare la mi virilità tende a non avere mai abbastanza di me. Sento che lui mi gira intorno, nudo del suo essere, duro del suo avere. Io sono eccitata e seminuda di intimo. Sono momenti in cui io apprezzo tutto ciò che è limite, pur non avendoli. Mi sfiora con le sue mani in tutto il corpo.

Mi sfiora le labbra con la sua arma, umida e calda di sapore. Sentire l’odore di un uomo che sta decidendo per il tuo bene mi fa impazzire di divinità. Non distinguo più la mia disponibilità. Me lo mette in bocca, voleva farmi bere della sua imminente venuta e io eseguo l’ordine di leccare e schermire quella rotondità. Gestisce lui i movimenti, apro la bocca e inizia ad entrare e uscire dal mio palato, sorreggendomi la testa per dettare gli stessi schemi a ritmo del tempo. Il suo odore e la sua padronanza mi rende impotente al piacere e godo di attrazione. Mi viene in bocca e pretende ogni sua goccia dentro di me.

Obbedisco da brava sostenitrice e ne voglio ancora. Lui decide di riprendere il gioco e io sono già all’opera per far ritornare il suo duro. D’un tratto ci alziamo, senza slegarmi e bendarmi, mi strappa il tanga e inizia a spingermi da dietro. Io sono appoggiata al muro e non avverto distanze tra me e lui, ma solo spazi pieni di sessualità.