I love porn, racconti e pornografia

Pornografia: s. f. trattazione o rappresentazione, in scritti, disegni, fotografie, spettacoli, di temi o soggetti osceni, fatta senza altro intento che quello di stimolare eroticamente i fruitori.

Eccola qui la definzione di pornografia, chiara come la luce del sole. Ma non sono in molti a conoscerla, anzi, non sono in molti a riuscire a darne un esatto significato. Oppure, forse, ognuno la interpreta secondo il suo volere e secondo il suo piacere. La 80144 edizioni ha voluto creare una breve antologia nella quale sono stati raccolti alcuni racconti che riflettono proprio la definizione da loro data e trovata e che avete letto nell’introduzione a questo post.

E’ stato così che, dopo aver pubblicato il primo bando, lo staff di questa casa editrice si è resa conto di quanto potesse essere frainteso il messaggio che con il bando si voleva dare. Raccontare una propria fantasia erotica, o pornografica, raccontare un’avventura reale o qualcosa di soltanto sentito che riguardi comunque il sesso, non è affatto semplice. Troppo facile cadere nel disgustoso, nel dirty, nello zozzo ecco. Zozzi: i racconti di I love porn sono zozzi, ma sono stati scritti da gente pulita, da gente che è stata scelta proprio per la particolare capacità di narrare la pornografia in modo ironico, misterioso o anche politico. Alcuni di questi scrittori si sono già cimentati in passato con la scrittura “pornografica” o “sessuale” o che dir si voglia. E’ il caso, ad esempio, di Ayzad, esperto di BDSM, e di Fildor. Da oggi I love porn è acquistabile in alcune librerie, e oltre a stimolare le vostri parti basse con i racconti di cui sopra, lo farà anche con alcune belissime illustrazioni di Luca Verboso.

Che altro dire? Evviva il sesso, evviva l’eros, evviva il porno. Quello pulito però.

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