Racconti Erotici: Stanza d’albergo

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Stanza d’albergo – un racconto di Cristiana Danila Formetta.

Sei buffo quando dormi. Tutta la tua faccia si rilassa, e affonda completamente nel cuscino. La piega delle guance diventa più morbida, e la bocca si schiude in uno sbuffo. Ecco, se mi avvicinassi adesso, potrei respirare il tuo fiato, e toglierti così un po’ di vita. Oppure, potrei stringermi teneramente a te, legare questo corpo magro al mio, chiederti se mangi mai abbastanza, e forse dubitare della tua parola, rimproverarti di non saper badare a te stesso. Ma potrei anche fregarmene di tutto questo. Mandare la dolcezza al bando e toccarti, da sotto le lenzuola. Mille carezze che ti costringono ad aprire gli occhi, e mani che all’improvviso smettono di essere inerti per rispondere al mio invito. Posso fare mille cose, stanotte. Posso sfinirti. Spaccarti il cuore con un sorriso. Posso ucciderti, e soffocarti con un bacio anziché con un cuscino. Diventare ladra e assassina per un amore clandestino. Posso fare mille cose, e invece niente. Non mi muovo. Ti osservo che dormi beato e sembri felice. Io non ci riesco.
Ho già provato a chiudere gli occhi e contare le pecore. Le ho contate una ad una. Poi in coppia, e alla fine credo di aver contato l’intero gregge senza nemmeno un accenno di torpore. Non ho sonno, e una veglia forzata mi costringe a pensare a cosa è andato storto, questa volta.
Cosa c’è che non va? Cos’è che non mi fa dormire?

Non è colpa tua, non è colpa della tua faccia che continuo a fissare, invece di addormentarmi. La tua faccia mi piace, è bella, mi fa star bene. Sapessi quante volte ho sognato di averla qui accanto sul guanciale per una notte intera, e stare a guardarti. Anche il tuo corpo è molto bello, magro come quello del Cristo, sacro per me più di un altare. Non è colpa tua, non è colpa del sesso. Anche quello è stato magnifico. Magnifico è spogliarti, toglierti di dosso i pantaloni, la camicia, baciarti il petto un’infinità di volte, sentire quelle gambe lunghe e magre fra le mie. Magnifico, certo. E terribilmente provvisorio. Perché tu ed io sappiamo che domani al risveglio, saremo ancora costretti a far ritorno ognuno a casa sua, ognuno fra le braccia dell’altra o dell’altro. L’altro che non sei tu, amore mio.

Racconti erotici: L’odore del movimento

Donne

Appuntamento ogni domenica e lunedi con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Ho voglia di sentire il tuo odore, di assaporare con la mia lingua il tuo essere donna, il tuo bagnato che gode al mio tocco. La mia lingua stimola la tua intimità creando movimenti sensuali e gemiti a cui non puoi fare a meno. Sei mia e non puoi farci niente, ti abbandoni completamente al mio fare, come una schiava senza via di scampo. Ma tu non vuoi fuggire, ma solo venire…

Continuo a levigare la tua essenza e sento crescere la spinta del tuo godere che piano piano arriva all’apice del totale appagamento. A gambe aperte accogli la mia testa, dove la mia bocca e la mia lingua dialogano decise con la tua parte del corpo più infuocata. Anche io sono bagnata, il momento fa impazzire i miei sensi.

Racconti erotici: La passione dell’Essere e Avere

Ragazze Lesbiche

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Non è facile guardarti, non è facile desiderarti. Maledico la mia contraddizione che ora non ha più senso. Non capisco perchè mi attrae così tanto la tua persona. Io donna e tu donna. Sconosciuto è in me il valore dello stesso volersi, è come amare il mio corpo inteso in lineamenti diversi. Ti osservo con il tuo erotismo che accoglie il mio bagnato, e mi muovo a sentirmi sorretta dalla tua mestrìa.

Cos’hai tu per mandarmi in delirio? Perchè sto provando queste sensazioni verso te? Chi sei tu? Chi sono gli altri? Vorrei domandarmi dove sia il cielo ora, nella sua luce più schietta, e dove arriva il buio che fino ad ora mi ha fatta incantare. Ti mostri felice e dimostri il buon senso. Mi apri i sentieri del tuo regno e mi presenti al medesimo argomento.

Come si scrivono racconti erotici di qualità?

Racconti Erotici

Avere le manette in casa non significa essere trasgressivi, se non le si usa, ma semplicemente vuol dire solo di aver fatto un acquisto! Sottolineamo che l’erotismo non è comunque una trasgressione ma una cultura profonda che per alcuni è naturale avere. Molte persone scrivono racconti erotici per far credere di essere trasgressivi e di avere notevoli potenzialità a letto, ma se le storie sono solo fantasie è bene evidenziarlo, invece di rendersi ridicoli e illudere che è tutta verità.

Specifichiamo intanto che il “vero racconto erotico” deriva dall’arte di uno scrittore e deve avere la stessa qualità di altri racconti di diverso genere, se poi vi è l’intenzione solo di masturbarsi, di cercare l’orgasmo e di cadere nel volgare e in dialoghi orrendi, allora potete permettervi di scrivere nel modo più scadente possibile.

Racconti erotici: Usata

Usata

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Come una ballerina in volo, tu non meriti di muoverti. Legata e bendata, solo i miei passi puoi sentire e il tocco dei brividi che solidi partecipano alla tua pelle. E’ mia intenzione usarti e guardarti mentre non riesci a liberarti del mio fare, mentre desideri il mio potere. Sei una schiava ribelle e selvaggia, che non ama aspettare, ma il mio addestramento ti farà bene, ma non essere troppo ubbidiente o mi stancherò presto.

Decidi delle tue forze, lasciati andare al mio abusare di te. Lo specchio riflette la tua immagine annullata dal senso. Io godo a vederti in questo stato di mio onore e orgoglio scandito. Il collare stringe in gola, mentre le mie lame e le mie piume attraversano il tuo corpo, che freme ed è attento al sentire. Non cercare di capire la tua tortura, ma goditela.

Racconti erotici: La destinazione del fuoco

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Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Non c’è impronta e banalità quando mi stringi forte e osservi il mio reagire. Voglio perdermi e bagnarmi di te, al tocco di una ricorrenza che per me è un premio, gestito su un onore di ricevere. La tua forza è il mio creare, il mio godere. Da dietro sento il tuo duro che mira sulla mia pelle, sul buco che si apre di orgoglio. Entra dentro e penetrami della tua sostanza.

Non credo che il sesso sia amore, ma possono coinvolgersi e svolgersi in diversi ritmi e momenti. Continua nel tuo fare, spingi dentro e non smettere finchè non sarò saziata. Il tuo furore delimita la mia schiena, mentre io graffio la tua, ribelle e rovesciata alla situazione di fuoco che stiamo trasmettendo.

Racconti erotici: Ghiaccio

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Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Ma io lo amo. Come una scheggia di luce che trafigge il cuore, dove l’animo non si perde, ma si ritrova. Il sesso è sintonia, ma anche rifugio nel nostro rapporto così vicino e così distante. Sola, ogni volta mollavo a svanire, ed ora mi tocco insaziabile al venire. Io desidero lui e solo lui. Il suo corpo, la sua pelle, il suo respiro, il suo odore, il suo sguardo, la sua bocca. I brividi si accendono quando sento il tocco delle sue mani, ma anche solo un mio pensiero nei suoi riguardi, stimola il movimento di impressionare.

Manchi. Desidero essere penetrata ancora e ancora da te, con il tuo fare che conosce il mio corpo e sa dove recarsi e come rilassarsi. Il nostro spasmo indiscreto, si traduce in una furia angosciante e vogliosa di ripetersi nel delirio. Desidero essere penetrata come l’apice di un fuoco che risulta memorabile alla sua luce, al rovente e rovesciato bagliore di una sosta che va oltre il semplice gradire.

Racconti erotici: La mia schiava e amante

Schiava

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Io sono la Miss e tu la mia Baby.

Ricorda che ho il potere di domarti. Ricorda che sono l’unica che sa saziarti. Ricorda che sono l’unica che sa prenderti come solo io so fare. Ricorda che sei mia e solo mia.

Ti lego di ombre, del tuo lasciarti andare alle mie mani, al mio agire, al mio volere, alle mie perversioni. Alle nostre perversioni e visioni…. Sei bella del tuo fisico e della tua altezza, e la mia eccitazione non cessa mai di venire. Ti penetro perchè solo le mie dita ti donano l’orgasmo, quello che ancora non conosci, ma che esiste in noi.

Nella mia furia di entrare e uscire, prendo la cinta vicino al letto, quella che tu mostri stretta ai tuoi fianchi, quella che io ora uso per punirti. Ti frusto, erotica e malanna, tra il mio domarti e il tuo sottometterti ai miei abusi. Il suono del tocco è letale, e i nostri sensi si dimenticano di vivere ancora.

Racconti erotici: Un tratto

bacioforte

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Candele. Chissà se la poca luce avrebbe permesso il furore del nosto stato. Il buio è un equilibrio obliquo che appare e scompare. Come la luce. Stavo usando la mia bocca che provocava i tuoi gemiti. Il tuo duro lo sentivo dentro con colpi infuocati di arroganza e di istinto. Non era il mio massimo appagamento, ma lo facevo solo per il tuo godimento. D’un tratto il tuo orgasmo viene atroce e io non resisto a inghiottire. Il tuo amico era lì con noi per un triangolo da dimenticare. Lui penetra, tu penetri, io penetro.

Baciami, perchè voglio soffocare di amarezza. Toccami perchè voglio stupirmi di certezza. In mezzo ai miei uomini sentivo entrare e uscire metalli dietro e davanti a me. I miei sensi avevano inondato il piacere ovunque. Il mio corpo era un puzzle di eccitazione. Troppa possenza maschile stava lacerando la mia perplessità, la mia voglia di rendermi sporca.