Racconti erotici: La destinazione del fuoco

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Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Non c’è impronta e banalità quando mi stringi forte e osservi il mio reagire. Voglio perdermi e bagnarmi di te, al tocco di una ricorrenza che per me è un premio, gestito su un onore di ricevere. La tua forza è il mio creare, il mio godere. Da dietro sento il tuo duro che mira sulla mia pelle, sul buco che si apre di orgoglio. Entra dentro e penetrami della tua sostanza.

Non credo che il sesso sia amore, ma possono coinvolgersi e svolgersi in diversi ritmi e momenti. Continua nel tuo fare, spingi dentro e non smettere finchè non sarò saziata. Il tuo furore delimita la mia schiena, mentre io graffio la tua, ribelle e rovesciata alla situazione di fuoco che stiamo trasmettendo.

Di bello a volte non c’è niente, se non il godere, l’euforia di corpi che entrano e escono e si placano. L’orgasmo arriva ora, troppo presto nel tardi di un volere. Spesso mi sento invasa dall’avvenire e mi rilasso al finire di un gesto. L’odore del tuo sperma rinfresca la camera e le lenzuola ne assorbono il pudore. La passione riprende il suo vizio, perchè mai vogliamo smettere di amarci e di scoparci. Io e te, siamo due anime unite dal dunque, dal senso e dal poi. In avanti cogliamo estremità che sono solo nostre.

Ti cavalco, succhio e mi faccio leccare. In senso orario e antiorario rotolo da selvaggia. Non voglio dettagli, ma sistematici dubbi. La violenza porta a rincorrerci, a non mollare e d’istinto siamo sterili al nostro artificio. Continuamo a impostare il nostro stato di vergogna. Io affamata della tua fame, mi mostro decisa e serena a smaltire.

Il fuoco ha il sapore di un flessibile ondeggiare. Noi restiamo incisi su una pietra dura a penetrare.

[N.d.a. Potete leggere altri miei “Racconti Sexisti” sul mio blog]

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