Diario di una Sexista, il racconto autobiografico di Luciana Cameli

Terry è gotica come piace a me e mi stimola davanti ballando da troietta. E’ il suo forte essere languida e piangente. La prendo per il collare a la sbatto al muro stringendo. Potevo non farla ingoiare più, invece è stato un ordine andato male. L’ho scopata sopra, sul letto, con la musica che rendeva infernale la mia furia. Vamp era a sniffare sudore.

“Diario di una Sexista” è il mio libro autobiografico e ne parlerò in prima persona. Luciana Cameli sono io, ho 29 anni e Miss è il nome d’arte da Mistress, da Sexista, da artista. Mettersi a nudo in parole è più difficile di spogliarsi di vesti, ma io sentivo di farlo, perchè un periodo della mia vita mi ha segnata, come so che ce ne saranno altri. Questo diario è la verità più pura in nomi, cose, fatti, persone, miei pensieri, sesso, erotismo, omosessualità e tanto altro. Non è uno scandalo, non credo di essere l’unica a vivere e ad avere certi pensieri, ma forse sono una delle poche a parlarne. Io ho scelto di essere libera, di pormi agli altri come sono, sia sul lavoro, che sulle amicizie, che nella mia intimità.

Racconti erotici: Attimi e istanti

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, ma in realtà io non mi aspetto mai niente. Vederli come una luce acclamata da tempo, lì davanti a me e accorgemene piano piano. E’ un osannare impressioni che non ti fanno capire e di istinto si animano a reagire. Troppi vortici insieme hanno affiancato il mio sussuro al destino. Lui, lei, due animi quasi in un unico intero, due vivaci sospiri in un’unica luce. Sto impazzendo, ma che mi succede? A me, proprio a me, sempre pronta sulla difensiva, a proteggere la mia incredulità, dove gioco con attimi e istanti, e mi avvicino e mi allontano con la stessa facilità. Lei emana bellezza e sintonia che da tempo non sentivo e lui stimola la mia mente. Le loro mani, perfette per una donna e un uomo mi hanno nutrita del mio piacere. Gli sguardi a volte sono incantesimi pronti al venire, dove gli schemi e il pensare non hanno più spazio, se non di infinito rifugio.

Racconti erotici: Il potere infetta un germoglio di senso

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Fa male vero? I miei solchi sulla tua schiena, sono germogli che nascono per donare colori di senso, in un campo dove nessuno sa e conosce, dove tutti tendono a non spogliarsi e a nascondere varie somiglianze con il mondo. La tua crocifissione è la mia maledizione, lì dove i tuoi polsi sono chiusi da manette, e lì dove tu non puoi sottrarti al mio volere… al mio potere. Le tue mani sono libere al selvaggio venire, e si muovono di spasmi in penombra, come se tutto fosse già un ordine conflitto e inflitto. Gioco con gli aggettivi che di naturale ampiezza mi donano armi. Sei girato e immobilizzato al muro, in piedi davanti a me, che attendi la mia corte, il mio lacerare di spinte. Una Mistress Sexista ha lo sguardo che ipnotizza il tuo girarti, come se nessuno vaga intorno a te, se non il mio essere.

Racconti erotici: Le tre punte

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Mi guardo allo specchio, sono una punta che cerca altre punte. Lacrime scendono quasi a venire, di un lento sussulto ne apro la bocca, quella che mi fa gemere di emozione. Sto solo pensando al momento che mi manca e non nascondo di accarezzarmi fingendo di non essere sola. Ho un ragazzo e una ragazza e ogni tanto insieme modelliamo i nostri corpi del sesso più profondo e passionale. E’ leggerezza, lo stato che sento, è un gioco che crea armi e fuoco, ma sono viscerale nel mio intendere e aspetto il mio istante, che danneggerà il mio turbamento. In sottofondo la musica di una stirpe melodica che sa di straniero, e non mento se dico che sono avvolta da lividi e brividi, che inondano la mia atrocità. Sono lieta al mio stato, e ho voglia di dominare i miei amanti assoluti, ho la certezza che apprezzeranno e io vado in delirio al solo pensiero.

Racconti erotici: Orgasmo da Poker

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Ero lì seduta a “bluffare”, con te davanti che rispecchiavi il mio utile avversario, un fucile da far scoppiare nel gioco. Mi piace vedere che cadi nella mia rete, avevamo dei conti da saldare a fine partita. Ora sono diletta al gioco con professione e circostanza, la mia abilità è una tecnica da temere e mai da capire. Istintiva e provocatrice colgo i giusti momenti a illudere chi mi circonda, avevo carte proibite, come la mia mente astuta a mentire. Ora tocca a te, l’ultima mano per scoprire la realtà del mio gioco, io sono una che partecipa per vincere, io sono una che vince, sempre… Non ti accorgi che non sei concentrato al gioco, restiamo solo io e te, nell’ultimo “testa a testa”, rassegnati perchè ora perdi, ma puoi vincere dopo.

Racconti Erotici: Giochi femminili

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Adoro portarti a giunzaglio, è il mio spiraglio di luce più onnipotente, che dona gloria alla mia grandezza di donna. Tu, piccola, indifesa e inutile schiava, ti mostri viandante e sfinita di colore. Passeggio a inoltrarti di punte al vento, mentre tu giocosa ti orgasmi di sottomissione che sei, io sono la tua Dea, unica e sola. Ti torturerò e ti farò molto male e poi ti lascerò legata al tuo ventre, senza becchi e platee, stai attenta a non rovesciare le tue idee, non pungerti di distrazioni. Bacia i miei piedi e osanna le mie mani, non stancarti di armarti della tua forza, perchè io non mi stancherò di illudermi. E’ meritevole la tua devozione per la mia persona, non temo di farti scappare, ho corde piene di atrocità, che donano momenti di straordinaria bellezza.

Combatto di luce, quella che mi appartiene e che tu vedi in me. La schiava è uno sfregio senza senso che va solo annientata. Stupida, infame, relitto addomesticato, sei solo una pulce che va schiacciata e maltrattata, una inutile schifezza che non deve reagire ma solo inghiottire. Ti soffoco con il collare e con le mie spine ti buco nel sangue. Stai tranquilla, so comandare il mio stato e non esagero a elargire, ma tollero lo svenire. Ti lego in postazione adiacente alla mia mente, tra il muro perlato e le catene affamate, il mio frustino non cede alla vergogna, se mai si donasse alla menzogna. Aperta e voltata del tuo corpo, inizio a dipingerti la schiena con assoluta mia perversione che sa di onesta partecipazione.

Racconti erotici: Iena Sexista

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Due donne, due ammiccanti deliri, bendate con strisce di diamanti e seta lievigata. Lo so che sono un astro nascente, simbolo del vostro ego, ma io mi sento solo dannata dei miei sottili tagli. Da donna voglio due donne, non una, ma due, che per me è il numero perfetto. E’ un vortice di mitraglianti solchi, quelli che di schegge vogliono prepararsi, nel diletto detto del canto. Nuda io, nude voi e più vi guardo e più vi tocco e più vi desidero. Prima di peccare dobbiamo seguire il labirinto, nostro rifugio del vuoto, dove lo spazio ha il buio, ma anche la luce. Se tu menti, io sbaglio, se tu sei pregiata, io ti faccio male. Maldestra che sei, donna sublime, lanci cieli come da terra non possono toccare. Stendetevi, ho sete di voi, la stessa fame di una iena.

Racconti erotici: Numeri Sexisti

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Non dovevi recuperare il tuo stato? Ma dove sei? E’ allettante la proposta che mi hai fatto, tutti noi soli in una stanza. Decisamente apprezzabile il miscuglio del nostro canto, fuso con ardori e odori e tepori. Ho vissuto troppo tempo chiusa dentro me stessa, ora voglio godermi lo strazio di essere padrona dei miei istinti, di farmi dominare da invadenti. Uomini e donne, per me non esiste la monotonia, per me siete solo numeri di una pazzia, uguali ma diversi. Mi sciolgo il vestito e nel buio sento troppe mani che toccano la mia pelle, e vanto l’inghiottire di umani stili. Mi sono persa, sto decidendo di abbandonarmi completamente al gioco, all’incantesimo che ora non fugge più. Godo essere apprezzata, egocentrica della mia parte più squilibrata, un uomo sta scoprendo la mia “Testa Rossa” con le sue mani, dietro di me, sento il caldo duro di un corpo in mira, così come davanti, di fianco e nel giro e in giro. Lasciatemi respirare, ma fatemi godere.