San Valentino dei fessi, amore e disamore in un libro

Il sesso è meglio del sentimento? Cupido è solo uno schifoso bugiardo?
Se avete risposto di sì a tutte e due le domande, per il 14 febbraio regalatevi un libro al posto dei soliti cioccolatini.

San Valentino dei fessi” è la nuova, dissacrante antologia pubblicata dalle edizioni 80144, che già in passato ci aveva deliziato con i racconti di I love porn. Una raccolta di storie dissacranti per fare a pezzi una delle feste più amate e più odiate del nostro calendario. Perché San Valentino è

Un evento di così forte impatto da far sentire i single come isole dimenticate nell’Oceano dell’amore, tanto che in loro soccorso è stata creata un’altra festa per il giorno successivo: San Faustinofesta dei single (che con l’occasione cercheranno l’anima gemella per festeggiare San Valentino l’anno successivo).

L’ora dei vampiri, da Twilight ai racconti erotici

La twilight-mania non si ferma ai sex toys per donna, ma si sta espandendo anche nel filone della letteratura per adulti, dove la figura del vampiro smette di essere evanescente e diventa più umana, soprattutto più carnale. Creatura diabolica e sensuale, il vampiro è protagonista di numerosi racconti erotici, che all’estero hanno dato inizio al filone conosciuto come “Vampire Erotica”. E la cosa non ci stupisce. I vampiri hanno un fascino senza tempo, un magnetismo che ha fatto il successo di libri, film, fumetti e show televisivi dove l’amato succhiasangue è il solo protagonista. Immortali, eternamente belli, forti e sexy, queste creature prendono ciò di cui hanno bisogno, rubando la forza vitale da chi ha la sfortuna di incrociare la loro strada. Ma chi verrà risparmiato, vivrà un’esperienza unica ed emozionante, anche sotto il profilo erotico.

Dai vicoli bui alla penombra della camera da letto, il vampiro ci regala sempre un brivido di terrore e di piacere, come in questo L’ora dei vampiri, una serie di racconti a cura di Trisha Telep uscita nel 2009 per la Newton & Compton. Storie di amore e morte che svelano i desideri proibiti di queste creature leggendarie intente a soddisfare la loro sete di sangue e di lussuria. Di seguito il booktrailer.

Erotica Eretica: una riflessione sulla marginalità amorosa

Erotica Eretica

Si è tenuto ieri presso la sede dell’Arci Gay di Napoli il reading “Erotica Eretica“, un incontro di voci tra poesia e sensualità, oltre le barriere e i confini dettati dalla comune morale. Con me, l’amico Andy Violet, poeta, scrittore, musicista, che ha recitato alcune poesie tratte dal suo ultimo libro “Paraventi e Magnesio”.

Lo spazio dell’Arci Gay ci ha dato occasione di presentare insieme Fetish Sex e Paraventi e Magnesio, e i ragazzi e le ragazze intervenuti hanno fornito molti spunti di discussione sulla marginalità amorosa, intesa sia come un fenomeno della sessualità più estrema (fetish, BDSM, ecc.), sia come ricerca dell’oggetto del desiderio, una ricerca che si tramuta in esperienza sensoriale e poetica, in carne e lirica intellettuale, talvolta in paura e fuga dall’altro.

Diario di una Sexista, il racconto autobiografico di Luciana Cameli

Terry è gotica come piace a me e mi stimola davanti ballando da troietta. E’ il suo forte essere languida e piangente. La prendo per il collare a la sbatto al muro stringendo. Potevo non farla ingoiare più, invece è stato un ordine andato male. L’ho scopata sopra, sul letto, con la musica che rendeva infernale la mia furia. Vamp era a sniffare sudore.

“Diario di una Sexista” è il mio libro autobiografico e ne parlerò in prima persona. Luciana Cameli sono io, ho 29 anni e Miss è il nome d’arte da Mistress, da Sexista, da artista. Mettersi a nudo in parole è più difficile di spogliarsi di vesti, ma io sentivo di farlo, perchè un periodo della mia vita mi ha segnata, come so che ce ne saranno altri. Questo diario è la verità più pura in nomi, cose, fatti, persone, miei pensieri, sesso, erotismo, omosessualità e tanto altro. Non è uno scandalo, non credo di essere l’unica a vivere e ad avere certi pensieri, ma forse sono una delle poche a parlarne. Io ho scelto di essere libera, di pormi agli altri come sono, sia sul lavoro, che sulle amicizie, che nella mia intimità.

Gang Bang, una contro seicento

Se su Google vi capitasse di scrivere gang bang, qualcosa di pornografico apparirà sul display del vostro PC. Non stupitevi: una gang bang è una sorta di orgia nella quale però è soltanto una persona, maschio o femmina, a far godere gli altri e ad essere l’unica protagonista della situazione. Durante una gang bang, l’attenzione di tutti i partecipanti sarà quindi concentrata su un solo individuo.

Cassie Wright, famosissima pornostar, vuole terminare la sua carriera con una gang bang storica: lei contro seicento uomini. Cassie vuole morire così, durante le riprese di questo porno movie, facendo in modo che nessuno più osi organizzare niente del genere. Perché? Perché Cassie vuole essere l’ultima ad aver partecipato alla gang bang più esplosiva del mondo; lei e soltanto lei può essere ricordata per una gang bang di tali dimensioni. E così seicento uomini sono pronti a scoparla. Dopo averla vista soltanto nei loro film preferiti, dopo essersi masturbati ferocemente al pensiero di lei, dopo essersene innamorati e dopo aver sognato di sposarla, eccoli lì, tutti iscritti al cast e tutti in attesa di poter finalmente realizzare il loro sogno più grande: infilare il loro pene nella vagina o nell’ano di Cassie Wright, di toccare e di farsi toccare dalla pornostar più famosa del pianeta.

La Sinfonia Scandalosa di Anna Giacomazzo

Scandalosa, mi sentivo scandalosa, forse anche immorale, probabilmente sporca dentro è un incipit che non lascia alcun dubbio sul tipo di lettura che state per intraprendere: peccaminoso. Non pornografico, non osceno e neanche vergognoso: peccaminoso è l’aggettivo giusto. Un peccaminoso, però, strettamente legato alla dolcezza di un amore. Insomma, l’incipit di cui sopra è quello di una storia d’amore peccaminosa, ecco.

Leggere Sinfonia Scandalosa è un po’ come andare a ballare una salsa o un merengue: il ritmo vi assale e non potete fare a meno di continuare a danzare, sperando che la storia di Cloe, di Beatrice e di altre donne meravigliose non abbia mai fine. La protagonista e narratrice, Cloe, è una quarantacinquenne piena di fascino e di eleganza, ma ha commesso l’errore madronale di sposare un uomo. Con lui il sesso non va perché Cloe fa l’amore con lui e sogna le mani di una donna, l’assenza di un pene e il calore dei seni femminili. Assieme hanno adottato Beatrice, che adesso è una ventenne bellissima. Forse troppo bella, tanto da aver suscitato in Cloe un desiderio che va oltre quello che di solito si instaura tra una madre e una figlia. L’amore puro qui non c’entra niente: Cloe non ama sua figlia Beatrice; Cloe ama la donna che Beatrice è diventata.

Paradoxia di Lydia Lunch, il diario di una predatrice

“Deviata dagli uomini, da un uomo, mio padre, sono diventata come uno di loro”.
E’ l’incipit dell’aggressiva e trasgressiva autobiografia di Lydia Lunch, artista a tutto tondo e donna fuori dal comune.

Nata a Rochester, New York, e trasferitasi in seguito in quel di Barcellona, Lydia ha imparato a truffare, rubare, scroccare e fottere molto presto. All’età di tredici anni già metà del suo vicinato la conosceva, in senso biblico, ovviamente. Aprire le gambe a quell’età avrebbe voluto essere per lei una via di fuga, una scappatoia dai pensieri di un padre molesto e approfittatore, di lei e del suo sesso. Ma a soli sedici anni Lydia riesce ad andar via da casa, si muove verso New York e con pochi dollari riesce a sopravvivere con piccoli trucchi che dagli anni ’70 in poi sono diventato molto comuni: primo tra tutti è la vendita di pasticche fasulle a eroinomani incalliti, e secondo è l’adescamento, di uomini vogliosi di tutte le età, disposti a tutti pur di assaggiare la carne fresca di una giovane donna.

Madonna, Louis Vuitton e tanto Sex

Se Contactmusic ha ragione, allora Madonna ha deciso di colpire, sbalordire, scuotere e sconvolgere ancora.

E’ probabile che la vedremo vestire i panni di una barista sexy, che in posa seducente indossa soltanto calze a rete, tacchi a spillo e un’enorme borsa di Louis Vuitton. Sembra che l’ormai cinquantenne pop-star sia l’icona della nuova campagna pubblicitaria di Vuitton creata da Steven Meisel, il fotografo che nel 1992 creò Sex, una raccolta di fotografie che ritraggono una Madonna sadomaso più che mai accattivante. Il libro è composto da una serie di immagini, di cui potete prendere visione nella gallery, e da alcuni scritti di Madonna, che in Sex dichiara apertamente la sua passione per uno dei peccati capitali più commessi al mondo: la lussuria.

Ed eccola lì: Madonna nuda, che con una sigaretta tra le labbra fa l’autostop; Madonna che assapora le natiche di un corpo maschile statuario; Madonna che, bendata, succhia il dito medio di una mano e con l’altro tocca il suo sesso; Madonna bellissima che si masturba allo specchio; Madonna con le gambe aperte, invitante e succulenta (YouTube avrebbe oggi molto da ridire); Madonna legata, violentata, leccata; Madonna lesbica, Madonna feticista e Madonna orgiastica. Furono molte le organizzazioni che cercarono di impedire la vendita del libro, ma in un solo giorno vennero vendute più di 150.000 copie e il successo fu clamoroso. Oggi Sex di Madonna è un pezzo da collezione e possederlo equivale ad avere, tra gli scaffali della propria libreria, un pezzo di storia di una delle donne più amate del mondo.

Classici dell’Eros, Justine o le sventure della virtù


“Sì, sono un libertino, lo riconosco: ho concepito tutto ciò che si può concepire in questo ambito, ma non ho certamente fatto tutto ciò che ho concepito e non lo farò certamente mai.
Sono un libertino, ma non sono un criminale né un assassino.”

(Marchese de Sade, Lettera alla moglie, 20 febbraio 1791)

Di sicuro conoscete il Marchese De Sade, o comunque avrete un’idea del personaggio. Donatien-Alphonse-François de Sade, meglio conosciuto come Marchese de Sade, soprannominato anche il Divin marchese è stato autore di diversi libri erotici, tanto che il suo nome è stato legato all’origine del termine sadismo. Questo perché le opere di De Sade contengono numerose scene di stupri e di perversioni sessuali, molte delle quali prevedono l’uso della violenza.
Justine, o le sventure della virtù è una sorta di testo manifesto del Marchese de Sade convinto del fatto che in un mondo cinico ed egoista sono i più buoni e virtuosi ad avere la peggio. Un capolavoro del vizio scritto dalla mano di un autentico libertino. Il libro racconta appunto di Justine, un’anima candida costretta a vivere tra corruzione e lascivia.