Erotica Eretica: una riflessione sulla marginalità amorosa

Erotica Eretica

Si è tenuto ieri presso la sede dell’Arci Gay di Napoli il reading “Erotica Eretica“, un incontro di voci tra poesia e sensualità, oltre le barriere e i confini dettati dalla comune morale. Con me, l’amico Andy Violet, poeta, scrittore, musicista, che ha recitato alcune poesie tratte dal suo ultimo libro “Paraventi e Magnesio”.

Lo spazio dell’Arci Gay ci ha dato occasione di presentare insieme Fetish Sex e Paraventi e Magnesio, e i ragazzi e le ragazze intervenuti hanno fornito molti spunti di discussione sulla marginalità amorosa, intesa sia come un fenomeno della sessualità più estrema (fetish, BDSM, ecc.), sia come ricerca dell’oggetto del desiderio, una ricerca che si tramuta in esperienza sensoriale e poetica, in carne e lirica intellettuale, talvolta in paura e fuga dall’altro.

Barthes ci insegna che il segno erotico è sempre assoluto. E’ una sorta di postulato autoevidente, incondizionato dalle categorie che pure cercano di plasmarlo, annullarlo, ripristinarlo in una minuta casistica e in manualistica dell’attrazione. Impossibile: il segno erotico è presociale, decostruito, abita il limbo della costanza, è il volto umano della velocità della luce. Per questo, è libero, anarchico: fotte le mode, fotte l’igiene sessuale, fotte le tecniche di corteggiamento, fotte il linguaggio in cui espresso, strappa le lettere all’alfabeto, e come la luce si vede, ma non si coglie, si comprende, ma non si spiega.

Cosa unisce me e Andy Violet, non è il tema dei nostri lavori, ma il modo in cui trattiamo l’amore, anche quello carnale. Permettetemi dunque una riflessione: sessualità e omosessualità sono due parole che possono venire facilmente strumentalizzate da una società bigotta che mette ai margini ciò che non capisce. Ma il corpo pensa, il corpo sceglie. Sceglie chi vuole essere, sceglie chi e come amare. Il corpo si fa mettere a nudo, esposto in bella mostra per essere declamato e raccontato senza la facile spettacolarizzazione alla quale mass-media e rotocalchi estivi ci hanno abituato, calcando oltre misura i facili stereotipi sulla cultura gay e/o fetish.

Ecco forse cosa accomuna me e Andy, la capacità di calare nel quotidiano una sessualità che molti vorrebbero restasse ai margini, lontana ed innocua. Invece il sesso – se libero – si conferma una tra le forme d’arte più rivoluzionarie che esistano, al pari della scrittura. E il sesso, come arte, ha la capacità di annulare tutte le distanze o le differenze. Pensateci.

[“Paraventi e Magnesio” e “Fetish Sex”, entrambi pubblicati da L’Orecchio di Van Gogh, li trovate in vendita anche presso la sede napoletana dell’Arci Gay. In alternativa potete ordinarli direttamente con una email a [email protected]]

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