Orgasmo femminile: i miti in circolazione

orgasmi femminile miti circolazioneParlare di orgasmo è sempre piacevole. Non solo per le sue particolari peculiarità relative al suo verificarsi nel mezzo di un rapporto sessuale, ma anche e soprattutto per i miti che quello femminile si porta dietro, quasi sempre necessitanti di essere sfatati. Nella maggior parte dei casi infatti, se corrispondessero alla realtà, il sesso per le donne non sarebbe quella attività piacevole che risulta essere nella vita reale.

Partiamo, insieme al sostegno di sessuologi di fama internazionale dal primo mito: le donne possono raggiungere l’orgasmo solo attraverso il rapporto sessuale. Falsissimo. E non solo ce lo nega ogni esperto, ricordandoci come spesso e volentieri le donne raggiungano il climax anche nel corso dei preliminari, ma ce lo ricordano in modo netto il coregasm, l’orgasmo da palestra, e lo yogasm: due tipologie di piacere raggiunte dalla donna attraverso lo sforzo fisico.

Secondo mito: se la donna non raggiunge l’orgasmo c’è qualcosa che non va in lei o nel rapporto di coppia. Anche qui si naviga in un mare di inesattezza. Se la stessa infatti è stata in grado di raggiungerlo in passato, probabilmente sono sopraggiunti dei problemi medici-ormonali prima mancanti. Se al contrario non l’ha mai provato, prima di gridare all’anorgasmia è bene accertarsi che la stessa non abbia in realtà ancora scoperto ciò che la eccita sul serio.

Terzo mito: se non si raggiunge l’orgasmo dopo 5 minuti di stimolazione del punto G o del clitoride non vi è nulla da fare. Ecco: a questo punto dotiamoci di cronometro e facciamola finita. Una donna ha bisogno di essere stimolata adeguatamente, non di essere vittima di un attacco meccanico di sfregamento. Un minimo di fantasia e savoir-affaire sono necessari.

Come sempre in ogni cosa deve esservi la giusta misura. Questi miti sono nati in passato perché spesso non ci si è soffermati a riflettere o a studiare la condizione sessuale della donna.

Photo Credit| Thinkstock

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