Videogiochi erotici: Good Lessons for Hostage

Partiamo dal presupposto che il titolo del gioco che sto per recensirvi “Good Lessons for hostage” ha davvero poco a che fare con il contenuto del videogioco erotico nella realtà. Anzi vi dirò di più, spero di riuscire a trovarne altri di questo tipo perché per quanto eccitanti potranno sembrare, specialmente ad una mente maschile, hanno quel tocco di esilarante davvero difficile da incontrare.

Partiamo dalla location: il tutto fa pensare che i nostri protagonisti si trovino in una scuola. O almeno  in  un luogo dove debba tenersi un corso. Entra un uomo, che poi è il classico tipo (non mi azzardo  a dire che sua lo stesso protagonista di altri giochi, n.d.r) alto due metri, largo altrettanto , muscoloso e dagli “attributi” generosi che abbiamo imparato a conoscere nei giochi hentai giapponesi.

Il nostro “eroe” entra nella scuola e sceglie, per la sua “lezione”, una delle ragazze presenti all’interno della stanza (l’unico ostaggio dell’intera organizzazione )che in men che non si dica si rittrova nuda, sul suo grembo e con una katana in mano, la spada tipica del Sol Levante. Il primo particolare che fa presentire che ci troviamo davanti ad un gioco diverso dagli altri è che la creatura femminile ha gli occhi sbrilluccosi a manga, mai utilizzati se non nei fumetti comici. L’uomo sa ovviamente come comportarsi per rendere inoffensiva la ragazza.

E la prima cosa che fa, nemmeno a dirlo, è lavorare alacremente il seno della ragazza, che scord, con molta probabilità anche il motivo per il quale era in quel luogo che, tra la scelta se sgozzare l’aguzzino e farsi possedere con veemenza, sceglie normalmente la seconda. L’uomo ovviamente è “gentiluomo”, scusate il gioco di parole, e prima di penetrare con un metro circa di pene la ragazza, gioca con il suo clitoride.

Tralasciando il fatto che l’intero gioco è permeato di elementi comici, vi sembra normale a voi che nel momento in cui lui viene chiamato lei rimanda prima in equilibrio sul membro e poi cada incavolata perché non è venuta?

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