I blogger cristiani attaccano 50 Shades Of Grey

Finalmente è uscito anche in Italia il libro scandalo “50 Shades of Grey” pubblicato dalla Mondadori con il titolo “50 sfumature di grigio”. Il libro, che mescola erotismo e BDSM è stato scritto da E.L. James, ha fatto impazzire l’America, ma ha pure alzato un polverone sul web, facendo arrabbiare parecchio i blogger cristiani.

Ma la polemica non ha investito solo i contenuti del romanzo erotico, piuttosto forti, ma ha sollevato anche la questione se sia giusto o meno che una donna sposata scriva romanzi erotici.

Romanzi erotici: La disposizione degli organi interni di Sofia Natella

Qual è la connessione tra istinti, sentimenti e pensieri, tra sesso, cuore e cervello? Quale disposizione degli organi interni conduce all’orgasmo?

Cuore o cervello? Questa è la domanda che troviamo ne “La disposizione degli organi interni”, romanzo d’esordio di Sofia Natella. Per noi, trovare una risposta diventa presto un’urgenza, poiché la protagonista ci confessa fin dalle prime pagine di non riuscire più ad avere un orgasmo, né vaginale, né clitorideo, e per questo motivo si sottopone prima alle accurate visite mediche di un enigmatico dottore, per poi lanciarsi alla scoperta del piacere in tutte le sue forme e le sue possibili variazioni.

Sofia Natella scrive molto bene, e in alcune parti ricorda Charlotte Roche, autrice del best seller Zone Umide. Le scene di masturbazione sono incredibilmente precise, quasi sfacciate. Tuttavia la ricerca del potenziale erotico, mescolata alle necessarie sperimentazioni per imparare a godere, non tolgono forza a un certo romanticismo di fondo, che non deluderà il pubblico, soprattutto quello di sesso femminile.

Erotismo a tinte noir: intervista doppia a Maria Silvia Avanzato e Gaia Conventi [terza parte]

Eccoci arrivati alla terza e ultima parte della nostra intervista doppia a Maria Silvia Avanzato e Gaia Conventi, scrittrici noir prestate all’erotico, che con CipriaVaniglia hanno vinto l’Eroxè Contest per il miglior romanzo erotico del 2011.

Ritengo che l’erotico sia uno dei generi letterari più complessi da maneggiare, soprattutto quando la storia è scritta a quattro mani. È stato difficile lavorare insieme?

Maria Silvia: Inizialmente mi ero misurata con il progetto da sola. Avevo un’idea di base e volevo svilupparla. Tuttavia, da dichiarata amante delle narrazioni storiche, stentavo ad aggiungere alle pagine quel tocco di erotismo che il lettore si sarebbe giustamente aspettato. Così, dall’energia strabordante della mia amica e collega Gaia Conventi, è nato l’intento di unire le forze. Lei ha portato in dote quella naturale capacità di scrivere e descrivere senza troppi peli sulla lingua, spezzando le mie lunghe narrazioni rurali. Spesso lente, perchè serve tempo e calma per descrivere una guerra. Ecco quindi che ci siamo combinate nel modo migliore e abbiamo cominciato a delineare un unico corpo del romanzo, dove io rappresentavo le nebbie e lei il fuoco. Il connubio ha funzionato. Rimane piuttosto dichiarata la mia incapacità di scrivere di sesso. Mi è capitato di sentirmi dire che scrivo un sesso “arrabbiato”, ossia tendente a decrivere violenze e soprusi, stati d’animo angoscianti, amarezze, sensi di colpa, smarrimenti. In effetti non sono tagliata per scrivere di piacere. Me la cavo sicuramente meglio con le tragedie.

Gaia: No, e sono categorica nel dirlo, lavorare con Maria Silvia non è stato difficile, si è dimostrato invece un piacevole complotto. Il libro l’abbiamo scritto a quattro mani, a distanza, in un momento in cui lei passava le giornate nel suo personale eremo – quella che in “CipriaVaniglia” è diventata la Wiege, la culla, la villa in cui si snoda la vicenda –, con una connessione traballante. E’ stato divertente, tutto è stato divertente, anche le difficoltà nel sentirci. Ci ritrovavamo alla Wiege nei week end, assieme agli amici bolognesi che sono stati il pubblico del nostro work in progress. Con loro abbiamo condiviso idee, segreti e nocino. Un’estate artistica, qualcosa che tendo a raccontare sempre nelle nostre presentazioni, perché non sempre i libri nascono e crescono nel buio studiolo di uno scrittore serioso.

Erotismo a tinte noir: intervista doppia a Maria Silvia Avanzato e Gaia Conventi [seconda parte]

Continuiamo con le domande a  Maria Silvia Avanzato e Gaia Conventi, autrici dell’erotic noir CipriaVaniglia. Se non avete ancora letto la prima parte della nostra intervista, sbrigatevi a farlo: basta cliccare qui.

In una società che mette il sesso dappertutto (pubblicità, tv show, cover magazine) ha ancora senso l’aggettivo “scandaloso” applicato a un romanzo erotico?

Maria Silvia: Credo di no. Reputo oggigiorno “scandalosi” quei testi che sollevano un polverone perchè mettono il dito nella piaga della verità. Trovo molto più scandaloso pensare che una prostituta scriva le sue memorie private facendo nomi e cognomi dei clienti e rischiando un pareggiamento di conti, piuttosto che trovarla scandalosa perchè scrive un libro interamente a sfondo sessuale. Il sesso, propinatoci ampiamente da svariati canali, non suscita stupore e non è più interpretato come un insulto al decoro. Mi piace invece pensare ai lettori di romanzi erotici. Tenuto conto dei molteplici imput visivi, delle facili occasioni, dei mille modi per trarre un senso di eccitazione da quanto li circonda, questi “illuminati lettori” recuperano un culto per la carta scritta e un’affezione verso la parola. Il metodo forse più romantico di accostarsi all’eros, il meno invasivo e il più mentale: sondare curiosamente storie messe per iscritto, affidarsi a una narrazione sensuale. Forse questo “mi scandalizza” in senso positivo. Ci sono ancora persone che chiedono all’eros una certa delicatezza.

Gaia: Ritengo non ci sia nulla di scandaloso nei romanzi erotici, a dire il vero non c’è niente di scandaloso nemmeno nelle signore scosciate dei cartelloni pubblicitari, le trovo solo un po’ ridicole, ecco tutto. Il sesso plasticato dei talkshow mi lascia indifferente, l’importante è poter cambiare canale. In un mondo dove tutto è visibile, tutto è in copertina e tutto è pronto all’uso, fa piacere poter scrivere d’erotismo con parsimonia, piano piano, senza levarsi le mutande davanti al primo che passa.

Erotismo a tinte noir: intervista doppia a Maria Silvia Avanzato e Gaia Conventi [prima parte]

Maria Silvia Avanzato e Gaia Conventi, autrici di CipriaVaniglia, l’erotic noir vincitore del concorso per romanzi erotici Eroxè 2011, hanno accettato di rispondere a una piccola intervista doppia per Cooletto. Una bella sfida, considerato che entrambe le autrici non si erano mai cimentate prima nel genere erotico. Basta questo ad incuriosirvi? Allora andate avanti con la lettura.

Avrete modo di conoscere i peccaminosi protagonisti di CipriaVaniglia e il segreto che accomuna le loro esistenze.

“Sesso senza vie di mezzo”, il galateo del sesso in un libro

“Sesso senza via di mezzo”è l’ultima avventura erotica e letteraria della scrittrice Cristiana Danila Formetta, voce narrante del sesso e dell’erotismo in tutte le sue forme, innamorata della sessualità e coraggiosa penna narrante che non ha paura di raccontare, attraverso le parole, le numerose sfaccettature del sesso, che sia questo vissuto in compagnia o in solitudine.

Cosa fanno le tue mani: un assaggio del primo video-romanzo erotico

Sarà presentato in questi giorni il primo romanzo erotico dedicato alle persone non udenti creato dall’autrice e divulgatrice scientifica Maria Giovanna Luini che in questi giorni sta presentando in alcune librerie delle principali città italiane l’innovativo video-romanzo erotico pensato anche per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo al problema della sordità, un campo spesso dimenticato dalle istituzioni e i corpi sociali del nostro paese.

Sesso, scarpe, e pesciolini: il romanzo hard che piace a Tinto Brass

sesso scarpe e pesciolini

Fabio Brigazzi è nato a Belluno negli anni sessanta ma vive da sempre a Roma, all’ombra del Cupolone.
Dall’alto del suo metro e novantacinque, possiede una visione del mondo del tutto personale, miscelando alla realtà quotidiana la sua fervida fantasia.
E’ alla sua prima esperienza letteraria, con la quale racconta di alcune vicende di vita, viste attraverso gli occhi di una donna. Ma non di una donna qualsiasi, bensì di una 50enne, che scopre l’importanza della trasgressione, quella vera, priva del romanticismo che forse appannerebbe una per una, tutte le sensazioni più autentiche e fatali.

Ciò che mi ha maggiormente -e positivamente- incuriosito in “Sesso, scarpe e pesciolini”, è l’età della protagonista: cinquant’anni.
Un’età che, salvo il caso dei diari autobiografici, è più che canonica per l’eroina di un romanzo erotico, con il rischio di relegarla automaticamente se non fuori tempo massimo, almeno borderline, ai confini della menopausa, fra le donne che, anche se ancora belle e desiderabili, l’industria culturale impietosamente bolla, per dirla con il brutale pragmatismo dei tycoon americani, come “no more fuckable!”.
E invece Marina è “still very fuckable!” (dalla prefazione di Tinto Brass)

Dal blog al libro: una escort di lusso si confessa

belle de jour

Veste Chanel, è giovane, ha una solida e ricca famiglia ebrea alle spalle. Abita a Islington, l’ex quartiere londinese di Tony Blair. Laureata con il massimo dei voti, ama leggere e parla correntemente francese e italiano. Per qualcuno della sua estrazione sociale, ha certamente scelto una professione insolita, il mestiere più vecchio del mondo: fa la “call girl“, la ragazza squillo. Come nome d’arte ha usato Belle de Jour, ispirandosi al film di Bunuel in cui Catherine Deneuve interpreta una signora della buona società parigina dalla doppia vita, ed è diventata famosa per aver messo in rete il diario dettagliato della sua attività nel suo blog, poi diventato un libro.

Ogni mio desiderio: l’autobiografia erotica di Stella Black

Ogni Mio Desiderio di Stella Black

Ogni mio desiderio” è probabilmente il libro erotico più potente che sia stato pubblicato negli ultimi anni. Il romanzo racconta la veria storia di Stella, e i dettagli della sua passione con Daddy, un uomo più vecchio di lei, un autentico dominatore, che farà attraversare a Stella affascinanti ma pericolosi territori.

Rimasta orfana, Stella è stata allevata in una tenuta di campagna in compagnia di un’amabile ed eccentrica nonna. L’assenza di un padre ha riempito la sua immaginazione, le sue fantasie si sono evolute in un desiderio sessuale verso un uomo molto più grande di lei che la protegge e insieme la domina totalmente. Quando Stella incontra Daddy (l’uomo è indicato con questo soprannome per tutto il libro), è ancora una ragazza selvaggia e spregiudicata, che vive la sua vita senza freni, senza limiti. Daddy per lei incarna la figura perfetta, il solo essere umano in grado di darle il controllo che cerca. Con lui, comincia un viaggio erotico lungo i territori proibiti del sesso e del peccato, in una relazione che alterna momenti tristi ad altri divertenti, il tutto accompagnato dalle pungenti osservazioni di Stella, che più di una volta fanno riflettere il lettore su fino a che punto il desiderio può spingere due persone.