BDSM, il Bastinado o fustigazione del piede


Nelle pratiche sadomasochiste, quando lo schiavo ha fatto qualcosa di stupido o di sbagliato, e il padrone lo vuole punire con forza e con dolore, senza però lasciare tracce evidenti della “dolce violenza” sul suo corpo, si ricorre spesso al bastinado.
Il bastinado è un metodo di tortura di origine spagnola, noto anche come fustigazione del piede, e che consiste appunto nel battere le piante dei piedi della vittima con un oggetto duro. Nel passato, il bastinado veniva praticato sui prigionieri, in varie aree del mondo, come in Cina, o nel Medio Oriente, dove era conosciuto con il nome arabo di falaqua, ed in Turchia, dove era noto con il nome falaka.

Nell’ambito BDSM, si ricorre alla fustigazione del piede in diversi giochi erotici. Per esercitare il bastinado nella maniera corretta, il Master (uomo o donna non ha importanza) solitamente si serve di una frusta, una verga, talvolta anche di una canna di bambù. Con questi oggetti, egli sferza con violenza le piante dei piedi dello Slave mentre questo solitamente è legato in modo tale da non poter spostare le gambe.

La Mistress e il ballo Trampling

Del Trampling, la pratica nella quale il sottomesso si fa calpestare dalla propria Padrona abbiamo già parlato, e sappiamo che è una pratica BDSM gradita a molti slave, ma anche a molte Mistress.
In questo video, Mistress Kora ci fa addirittura un balletto.

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Fantasie erotiche, la Mistress amazzone


Nel campo della dominazione femminile, una delle fantasie erotiche di maggior successo riguarda il rapporto che lega lo schiavo ad una tipologia di Mistress assai rara, la cosiddetta Mistress amazzone o Mistress cavallerizza. In Italia il panorama BDSM è in forte espansione, eppure le Dominatrix o Femdom italiane tendono ad apparire tutte uguali nel look, quasi sempre di stampo fetish, così come nei modi o nelle pratiche. Esistono naturalmente le eccezioni: Padrone che giocano con l’immaginario dello schiavo al punto da rivestire ruoli (e travestimenti) diversi. La Mistress può così trasformarsi nell’insegnante inflessibile, nella severa babysitter, oppure in una sadica infermiera, a seconda degli umori e del temperamento di lei.
La Mistress cavallerizza o anche Mistress amazzone è una delle figure più intriganti del panorama BDSM. Meno inflazionata della Mistress tutta “borchie e pelle nera”, la Mistress amazzone è solitamente una donna raffinata e di classe. Una donna forte, che ha imparato a domare gli uomini allo stesso modo in cui si domano i cavalli, con decisione e mano ferma.

Oggi alla Bicocca il primo convegno sul sesso sadomaso


Si terrà oggi all’Università Milano Bicocca il primo convegno sul sesso sadomaso in Italia. Il BDSM (bondage, dominazione, sadismo e masochismo) è una pratica che coinvolge quasi quattro milioni d’Italiani. Una cifra di appassionati sufficiente a giustificare lo studio approfondito di questo fenomeno, eppure nonostante l’Europa non sia nuova a simili convegni, l’iniziativa è al suo debutto qui in Italia. Il convegno è promosso dal KOB, il collettivo omosessuale studenti delle Bicocca, e verranno analizzati i risvolti sociologici e culturali di una delle manifestazioni dell’eros più controverse. Le reazioni contrarie non sono mancate: per Obiettivo Studenti, collettivo universitario vicino a Comunione e Liberazione, l’iniziativa è di dubbio valore culturale, tanto da affermare che di questi tempi “ci sono modi migliori per spendere i soldi dell´università”.
In risposta a questa polemica, il rettore Marcello Fontanesi ha subito rassicurato l’opinione pubblica, invitando gli studenti a mantenere un tono moderato e un approccio sociologico alla questione. «L’incontro non dovrà scadere in alcun modo nella pornografia» ha precisato il rettore.

Lo spanking. Cos’è?


Mademoiselle Lambercier esercitava un’autorità materna, anche nell’infliggerci la punizione dei bambini. Chi avrebbe pensato che questa disciplina infantile, ricevuta all’età di otto anni da una donna di trenta, potesse influenzare le mie propensioni, i miei desideri, le mie passioni per il resto della mia vita.

(Jean-Jacques Rousseau)

Lo spanking (sculacciare) è una pratica sessuale tra le più antiche, e consiste appunto nello sculacciare il partner allo scopo di provocare l’eccitazione sessuale di entrambi o di uno solo dei partner. Il passaggio della “sculacciata” da punizione dei bambini a preliminare erotico avvenne, con tutta probabilità, nell’Inghilterra vittoriana. A quell’epoca Londra venne invasa da numeroso materiale pornografico avente per tema proprio le sculacciate, e in città tra le prostitute erano molto popolari le “sculacciatrici professioniste”, maestre fustigatrici che si facevano pagare un prezzo molto alto per quel particolare talento. Tra i feticisti dello spanking possiamo citare nomi illustri come il filosofo Jean-Jacques Rousseau che nelle sue “Confessioni” ricorda con nostalgia le sculacciate della sua insegnante, e di come queste gli avessero procurato più piacere che dolore.

Racconti Erotici: Folle Imperfetto (parte II)


Dopo il primo assaggio ecco la seconda parte del nostro racconto erotico.

Sei bella da togliere il fiato.
Vorrei urlartelo, violentarti gli orecchi ora ipersensibili, ma so che la voce mi si romperebbe in pianto e svilirei tutti i miei sforzi, tutti gli espedienti di queste settimane. Afferro le tue cosce con entrambe le mani e stringo fino ad avere le nocche bianche. Gridi, balbetti, più per la paura di ciò che potrebbe accadere che per il dolore. Apro le mani, allungo le dita e ti graffio crudele, rigando la tua pelle sottile di fata perfetta, incolume; arrabbiata, ti mordo più volte cercando il sapore del sangue, ma senza riuscirci. La mandibola frena un attimo prima di ferirti: il cuore, maledettamente debole, piega ogni mio gesto rendendo la mente molle. Appoggio la fronte madida sul tuo pube rasato e respiro a fondo, stordita; sono libera e ti ho tra le mani, ma sono legata da corde invisibili. Alzo gli occhi e per un attimo mi sembra di vedere il sorriso beffardo del mio destino, lì, a galleggiare sulle tue labbra piene. Allungo il braccio e con il medio te le sfioro leggera; tu sorridi, ormai consapevole del tuo potere, incredibilmente forte nonostante la forzata immobilità.

BDSM, lo Slave Contract o accordo di schiavitù.

Nel BDSM, tra il Padrone e la schiava si crea un legame di appartenenza così profondo che talvolta i due possono decidere di firmare un contratto che leghi l’uno all’altra. Tale contratto, pur non avendo una valenza legale, può rafforzare l’unione tra “Master” e “slave”, appagando il reciproco desiderio di appartenenza.
Dopo la piccola “interruzione”, troverete un esempio di Slave Contract, un accordo di schiavitù tra Padrone e schiava, tratto dal sito di Master Aton.
A proposito del termine “riduzione in schiavitù”: ricordiamo ai lettori che la schiavitù è un vero e proprio reato e che termini come Padrone e schiava sono usati esclusivamente nell’ambito di un gioco erotico.

La sissification. Cos’è?


La sissification o femminilizzazione forzata, è un aspetto dell’universo BDSM ancora poco conosciuto. Il termine “sissy” deriva dal gergo inglese “sis”, a sua volta derivante da “sister” (sorella). Con sissy, generalmente si indica una ragazza, figlia o appunto sorella, che fa parte del proprio nucleo familiare. Ma sissy è anche utilizzato con significato dispregiativo, per indicare un ragazzo o un uomo effeminato, che fallisce negli atteggiamenti tradizionali maschili.
Si parla di femminilizzazione forzata, quando una persona obbliga un uomo a vestirsi e a comportarsi come una donna, quando lo costringe a truccarsi, e a svolgere compiti tipicamente femminili, come i lavori domestici. Spesso l’uomo è costretto a vestire i panni di una cameriera, e in quel caso si fa riferimento a lui con il termine di sissy-maid.
La femminilizzazione forzata è una delle pratiche più controverse del sado-maso, perché ricerca l’umiliazione e la sottomissione dell’uomo, facendo ricorso ad elementi propri del mondo femminile, come i vestiti e spesso le uniformi che richiamano le figure femminili giudicate più servili come la cameriera o la prostituta.

KinkySpace, il MySpace dei pervertiti


MySpace for perverts, un MySpace per pervertiti. Così lo ha definito Trevor Brown, controverso artista inglese, più volte accusato di oscenità per i soggetti ritratti nelle sue opere. E se lo dice lui, bisogna per forza credergli. Stiamo parlando di Kinkyspace il social network per gli adulti amanti della trasgressione. Proprio come i network più famosi, MySpace e Facebook, anche Kinkyspace offre ai suoi scritti tutti gli strumenti più comuni per costruire ed abbellire la propria pagina personale. Blog, newsgroup, calendari per gestire e diffondere eventi e appuntamenti, condivisione di foto e soprattutto tante persone da invitare come amico nel tuo space. E naturalmente anche su Kinkyspace non manca la possibilità di creare, personalizzare e rendere unico il proprio profilo. Tutto gratuitamente. Creato dagli stessi ideatori di ErosArtist, vetrina virtuale di modelle e BSDM performer, il nuovo Kinkyspace vuole essere un’alternativa libera alle “eros community” che affollano la rete, uno spazio trasgressivo creato e gestito da persone trasgressive, per conoscersi e incontrarsi, e magari andare insieme al Kinky Festival di Montreal.

E dopo il salto, naturalmente c’è la fetish gallery del Kinky Festival.

Il Cuckold: cos’é?

Con il nome di “Cuckold”, si è soliti indicare l’uomo a cui eccita essere traditi continuamente dalla propria fidanzata, compagna, o moglie. Le coppie di questo tipo, sono numerose anche in Italia, dove il fenomeno del Cuckoldismo ha subito una rapida impennata anche grazie all’aiuto di Internet, che tramite blog e forum dedicati all’argomento, ha messo in contatto un gran numero di coppie (e triangoli) che condividono la fantasia di un adulterio legalizzato.
Il Cuckoldismo infatti è una pratica sessuale dove per forza di cose bisogna essere almeno in due ma ancora meglio in tre. Nella grande maggioranza delle coppie cuckold, è l’uomo che consapevolmente e volontariamente induce la propria partner (in gergo Cuckoldress) a fare sesso con altri uomini, e spesso ai due si aggiunge un amante fisso, chiamato Bull, cioè toro, una chiara allusione alla prestanza fisica di questi animali. Alle volte, la Cuckoldress e il Bull possono avere, oltre che rapporti sessuali, anche una relazione sentimentale. Ma il carattere “sessuale” del rapporto resta in primo piano.