Sesso nell’harem: coppia licenziata per blasfemia

sesso harem coppia licenziata blasfemiaSesso all’interno del Topkapi. Cosa c’è di meglio che farlo in un antico harem dismesso? Deve aver pensato questo la coppia beccata in flagrante all’interno del maestoso e famosissimo monumento turco, ad Istanbul, scoperta  mentre impegnata in un rapporto sessuale all’interno di una delle stanze del complesso, storicamente usato dal sultano come “dimora” per le sue mogli e concubine.

I tempi sono però maturati, il sultano non vi dimora più e le usanze sono cambiate. Almeno su carta, visto che ad essere stati colti con i pantaloni abbassati sono stati due dipendenti del museo ad esso correlato. Questa “camporella” storica è però costata cara ai due protagonisti, licenziati in tronco. La motivazione? Sono stati tacciati di blasfemia e la loro storia è stata ampiamente diffusa nei media.

Per secoli le stante del Topkapi hanno ospitato le donne più belle del mondo, talvolta giunte di propria volontà, talvolta rapite per essere utilizzate come merce di scambio e di favore con il sultano. Delle vere e proprie schiave sessuali che venivano sottoposte ad interminabili cure e insegnamenti di seduzione per favorire e dare piacere al sultano che su di loro aveva potere di vita o di morte.

Ovviamente l’episodio avvenuto ad Istanbul recentemente ha tutt’altro sapore. La coppia di giovani lavoratori infatti è stata scoperta mentre impegnata in un rapporto sessuale in una delle sale del palazzo tra quelle esponenti delle reliquie religiose. E’ stato quest ultimo particolare a fare della notizia uno scoop presto diffusosi in tutto il mondo, ma soprattutto la causa del licenziamento a causa dello  scandalo creato.

Immaginate queste sale opulente e ricche di decorazioni, per anni teatro di rapporti sessuali di ogni genere, seduzioni maestose e profumi afrodisiaci. Chissà che la coppia non si sia lasciata trasportare semplicemente dalla fantasia… Di sicuro, in futuro prima di lasciarsi andare all’istinto… ci penserà almeno due volte.

Photo Credit| Thinkstock

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