Scatti bollenti per Lola Ponce nel nuovo calendario di Max

Lola Ponce è bionda, morbida e carnale. E’ giovane, e naturalmente è Argentina. Sono queste le qualità che hanno conquistato il cuore degli italiani. Le stesse qualità l’hanno poi catapultata sulle prime pagine di Max, tanto che il magazine ora le dedica un calendario tutto suo.

Cantante, attrice, e adesso anche modella: l’ascesa di Lola Ponce sembra inarrestabile.

Lola Ponce è nata a Capitàn Bermùdez in Argentina nel 1982. Figlia di un musicista e con un nonno di origini genovesi, fin da piccola dimostra uno spiccato talento e una voce interessante. Già da giovanissima, partecipa a diversi festival del suo paese e inizia a recitare in alcune serie televisive argentine, abbandonando completamente gli studi universitari per dedicarsi solo all’attività artistica. Nel 2001 incide il suo primo album, Inalcanzable, e nel 2002 partecipa al casting spagnolo di Notre Dame de Paris, venendo scelta da Riccardo Cocciante, produttore dell’opera, che le affida la parte di Esmeralda.

Lola si trasferisce così in Italia per la preparazione artistica e linguistica dell’opera che riscuoterà un successo in tutto il mondo. Nel 2003 registra il disco Fearless e nel 2004 pubblica il singolo cantato in inglese I can do it. Nel 2005 partecipa come ospite al Festival di Sanremo con la canzone Sleep. Nel 2006 debutta come attrice nel film italiano, Polvere, con la regia di Massimiliano D’Epiro e Danilo Proietti, nel quale interpreta anche la colonna sonora.

Kim Kardashian, un calendario anche per lei


Kim Kardashian occupa un posto di rilievo nella top ten delle star che sono famose ma non se lo meritano. Però, noi di Cooletto, diamo un voto di merito all’ex amica di Paris Hilton, almeno nella classifica dei calendari 2009 delle celebrità.

Forte del suo fascino carnale ed esotico, ecco alcuni scatti del calendario in cui l’ereditiera di origine armena è protagonista assoluta.

Il calendario 2009 di Jennifer Aniston, la gallery

Carina, sexy, elegante, semplice, divertente, maliziosa, accattivante, erotica, mascolina, allegra, spensierata, artistica. Con quanti aggettivi è possibile definire Jennifer Aniston? Noi ne abbiamo usati dodici, ma per descriverla e per mostrarla in tutto il suo splendore c’è qualcosa di meglio: il calendario 2009.

Non c’è che dire. Jennifer Aniston vuole far parlare di se e mai come in questo periodo sembra esserci riuscita. Ha deciso di lasciarsi alle spalle l’ormai lontano matrimonio con Brad Pitt e di urlare al mondo i suoi trentanove anni per dimostrare che, in fondo, avvicinarsi ai quaranta non è poi così male, anzi, la maturità portata in questo modo sembra essere davvero affascinante.

Racconti erotici: L’erotismo del solletico

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Ero assorta nei miei pensieri, in attesa dell’arrivo del mio uomo. Stasera avevo voglia di essere accarezzata da piume e da delicate mani. Le dita possono confondersi nelle linee del gioco. Lui sa che a me piace essere cullata, mi fa eccitare molto e riesco anche a raggiungere l’apice dei miei desideri. Arriva in ritardo e si scusa del tempo perso. Si spoglia della sua nudità e mi spoglia piano piano della mia fatalità. Ho piume di lodi e le sue mani morbide. Difficile trovare un uomo delicato e morbido. Inizia dai miei piedi con la piuma in bocca. Io sono legata ai polsi e lui è il mio erotismo, il mio solletico meschino che nutre la mia eccitazione. Decanto di estremità, di mite forma di sostanza, è un’ossessione tingermi di sussurri. Mi muovo di piccoli lividi, e il tocco leggiadro inonda il mio piacere, tra le gambe, nella mia intimità e ai seni. Lui insiste nel donarmi la perplessità di quella sua arte fragile e si eccita di duro nel vedermi ipnotizzata da quel fare, da quel dare, da quell’avere. La fretta aspetta nel godere. Ansimo al cullare sottile, dove ora la piuma non c’è più, e sento le sue dita premere come tasti dolenti. Un fuoco acceso dentro di me si scaglia di calore. I nostri respiri sono più acuti, e ho il contatto del suo corpo che spinge su di me. Le sue dita esplorano la mappa del mio corpo, a tratti godo anche di morsi e baci. Lui appoggia sul mio nudo, le sue armi da uomo, e non vi è penetrazione, non vi è attenzione, ma solo la sensazione di un’eccitazione che provoca il venire.

Il tickling, da tortura a gioco erotico

L’ennesima frontiera del sesso si chiama tickling, una specie di solletico erotico che piace molto agli appassionati del fetish. Il tickling è una forma di tortura lieve, un gioco sessuale molto diffuso anche in Italia, e praticato durante sedute di bondage o party a tema soft-fetish. Fin dal medioevo, il solletico era una forma di tortura, praticata soprattutto alle donne che venivano denudate e immobilizzate mediante corde o catene. Queste, venivano cosparse di miele nei punti più delicati, e a questo punto, l’animale domestico di turno (spesso una capra o un cane) cominciava a leccare.
Il passaggio da supplizio a gioco erotico avviene intorno al 1700, e si deve ai costumi lascivi della corte di Francia. Da lì, il tickling si è diffuso in Europa e nel mondo, non più come tortura ma come attività sessuale. Ad esempio, nella cultura giapponese il solletico è considerato oggi un preliminare fondamentale del rapporto sessuale.

Solleticare le zone strettamente erogene non è necessario. Già la stimolazione di gambe, pancia, fianchi, e piedi innesca un effetto di disinibizione fortemente erotico, che comincia con la risata, e termina con una serie di movimenti più o meno scomposti e lascivi, che accendono la libido in chi subisce la tortura, ma anche in chi la pratica.
L’importante è che il solletico venga fatto in modo graduale e lento, perché l’attesa è la parte più eccitante del gioco.

Il tickling è di frequente associato al feticismo del piede.

Racconti erotici: La libertà dei corpi

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Mi tagliavo di regi, ed ero lì a confessare il mio peccato.

Ero decisa a partecipare a quel ballo. Il vestito che dovevamo indossare era il nostro unico corpo, nudo di verità, e all’entrata del locale, ognuno sceglieva un’arma, oggetto o giocattolo Sexista. Io, decisa nel mio andare, prendo una spada, degna di me e della mia femminilità. Curiosa e devastante era la mia voglia di farmi toccare da maschere e nutrirmi di sessualità. Il sesso aveva voci quella sera, mi parlava di intonanti divinità, di sistematiche anfore che declinavano il passato distruggendo dissapori, avvolgendo il potere di preziosi valori. Ero ad una festa Sexista, dove pudore, limiti, tabù e pregiudizi non esistevano, ma le uniche regole erano, libertà, sesso e il rispetto dei limiti altrui. Manti senza colore ci coprivano di pudore, pronti a scorgere luce alla prima delicata amarezza. Sciolta, osservavo il ballo dei retti, e chi ne consumava degnamente il pasto sessuale. Sconcia, volevo trovare il mio pudore, deciso a mettersi sotto gli occhi di tutti. Dietro di me all’improvviso, sento due mani che mi prendono i fianchi… oso gemere di impazienza.

Uomo o donna che tu sia, ti voglio ora.

Il Viagra verrà sostituito da un chip del sesso

Ben presto il Viagra potrebbe essere sostituito da un chip del sesso.

Alcuni ricercatori di Oxford hanno notato che un chip utilizzato per curare il morbo di Parkinson stimola i centri del piacere presenti nel cervello. Concentrando la loro attenzione sulla corteccia orbifrontale, hanno infatti dedotto che da questa si potrebbe partire per curare quel disturbo correlato alll’incapacità a provare piacere, l’anhedonia.

Tempo fa, il chip è stato impiantanto nel cervello di una donna con un bassissimo desiderio sessuale e l’ha trasformata in una pantera del materasso. Per rendere ufficiale la scoperta bisognerà però attendere ancora una decina d’anni perché si dovrà trovare il modo di impiantare il chip del sesso anche ai pazienti con pacemaker.

Nel frattempo però, Stuart Meloy, medico americano, sta lavorando sull’Orgasmotron, una macchina che potrebbe regalare alle donne attimi di incredibile piacere.

La voglia di sesso può provocare uno starnuto?

Se starnutisci, con tutta probabilità il tuo cervello sta elaborando una fantasia sessuale.

Il dott. Mahmood Bhutta, medico specialista delle orecchie, della gola e del naso al John Radcliffe Hospital di Oxford, si è così espresso dopo aver osservato un paziente che starnutiva ogni volta che un pensiero a sfondo sessuale gli sfiorava la mente. Lo starnuto è provocato solitamente da un’irritazione nasale. Questa, il più delle volte, scatena un riflesso che ci costringe ad espellere aria a una velocità di 90 miglia all’ora. Anche il sopracciglio può farci starnutire perché stimola un nervo, detto trigemino, che dà origine ad alcune strane sensazioni del viso.

Mahmood Bhutta ha però usato molta cautela nell’esprimersi al riguardo, perché in realtà non ha alcuna prova evidente del legame tra sesso e starnuto. Crede però che un intreccio di segnali del sistema nervoso potrebbe causare, in un momento di lieve eccitazione sessuale, un improvviso “raffreddore” e il disturbo, se così lo si può chiamare, potrebbe essere genetico.