Jaime Pressly, scatti vintage di Playboy

La conoscete? Jaime Pressly, il suo nome. Due nomination agli Emmy e una vittoria come migliore attrice di serie comica emergente. E ancora un libro, una linea di moda e una carriera avviata, oltre a un fisico mozzafiato.

A ricordarcelo è l’edizione italiana di Playboy che ci ripropone alcuni scatti del 1998. Jaime appariva su Playboy Usa senza veli. Lunghi capelli biondi e un fascino che l’allora 21enne continua oggi a custodire. Il salto nel passato, a quanto pare, non ha fatto altro che confermare la sua innegabile bellezza. E per chi non lo sapesse, questa ragazza del North Carolina ha anche un gran cervello. Ma accontentatevi per adesso di perdervi tra le sue forme.

Sesso orale, i giovani lo scelgono come prima esperienza

Sì, possiamo considerarla come una sorta di iniziazione sessuale. I giovani che si lanciano per la prima volta nell’intricato mondo della sessualità, scelgono il sesso orale. Quel sesso che la scienza, fino a qualche mese fa, non considerava atto vero e proprio. Tempo sei mesi, poi, e si arriverebbe direttamente a letto. O almeno è ciò che affermano i ricercatori dell’Università della California.

Altro giro, altra conferma: quella della dottoressa Bonnie Halpern-Felsher, pediatra e autrice dello studio che ha coinvolto oltre 600 studenti di scuola media e superiore.

Una vagina perfetta in Repubblica Ceca

C’è chi vuole essere perfetta in ogni parte del suo corpo. La labioplastica non è certo una novità, ma si apprende in questi giorni che la tendenza a intervenire chirurgicamente sulla propria vagina va sempre più di moda. Soprattutto in Repubblica Ceca.

La conferma arriva da Svatopluk Svoboda, chirurgo plastico specializzato in chirurgia genitale. Nel 1998 si recò in Brasile per una docenza e qui conobbe per la prima volta un universo a lui sconosciuto: gli interventi sulla vagina. Una sorta di colpo di fulmine che lo portò a proporre la novità anche alle donne del suo Paese. E tra scetticismo e tormenti, alcune vollero dargli fiducia.

Porno parodie, Avatar fa sold out

Chi l’avrebbe mai detto? Una porno parodia che fa sold out, un vero boom. Al Festival dell’Hard di Berlino, This Ain’t Avatar XXX è andato letteralmente a ruba. Il dvd , insomma, ha riscosso un successo notevole che forse gli stessi produttori della Hustler non immaginavano.

Fatto sta che alla regia di questa porno parodia, tra i più costosi film mai realizzati prima, c’è anche una personcina capace. Tale Axel Braun, figlio di Lasse, uno dei pionieri del mondo della pornografia. Cosa dire poi dei protagonisti, Nicki Hunter e Misty Stone?

Expo Erotik, nuova edizione a novembre

Dopo il successo dell’edizione primaverile ampiamente commentata sulle pagine di Cooletto, Expo Erotik si prepara a tornare nei locali del polo fieristico Expo di Ospedaletto, in provincia di Pisa.

L’appuntamento è dal 25 al 28 novembre. Un cast d’eccezione – Elena Grimaldi, Evita Pozzi, Victoria Best, Symba, Nausica, Nataly Cool – l’animazione sadomaso, il tunnel dell’amore con spettacoli lesbo, sex machine, sexy shop, e ancora il ristorante erotico, le riviste e molto altro ancora.

Kamasutra, nel 2011 la versione aggiornata e tascabile

La bibbia del sesso sta al passo con i tempi. Difficile crederci, eppure il kamasutra si appresta a diventare tra qualche mese una guida sullo stile di vita dell’uomo e della donna moderni. Arriverà infatti pochi mesi dopo il debutto del 2011 la nuova versione edita dalla casa editrice Penguin. Una pubblicazione per la prima volta abbandona illustrazioni e disegni espliciti per preferire una proposta solo text e tra l’altro tascabile.

Merito dello studioso indiano e traduttore di testi sanscriti A.N.D Haksar e delle intenzioni appunto dell’editore:

Il Kamasutra moderno vuole porsi come un manuale di classe che copre ogni aspetto dell’amore e delle relazioni.

Pamela Anderson torna sulla copertina di Playboy

È un ritorno alle origini quello di Pamela Anderson. La procace bionda, infatti, poserà di nuovo per la rivista Playboy. Appuntamento con la copertina, la tredicesima, a gennai, per un omaggio a “La Dolce Vita”. Nuda come una sirena in piscina, Pamela imiterà Anita Ekberg nella famosa scena della fontana di Trevi nel film di Fellini.

Dopo ben 21 anni, dunque, la Anderson – qui la gallery – non ha certo paura di mostrarsi senza veli sulla rivista che l’ha resa celebre. La primissima cover risale infatti al lontano 1989.

Guccione, alti e bassi di un personaggio eccentrico

L’America dà l’addio in queste ore a Bob Guccione, il fondatore di Penthouse. Un personaggio eccentrico la cui vita è stata caratterizzata da ombre, crisi, riprese.

Nato a Brooklyn da una famiglia cattolica di origini siciliane e tentato a un certo punto dal sacerdozio, oltre a Penthouse Guccione lanciò una serie di riviste di tutt’altro genere. In primo luogo quella di scienza Omni, oltre a Forum, Variations e Penthouse Letters.

Fammi il piacere, party erotico a Firenze

Non prendete impegni per sabato 23 ottobre. E se già li avete, cancellateli subito. Un party erotico sta per prendere vita presso il Lochness, in via dè Benci a Firenze. Il titolo è tutto un programma: Fammi il piacere.

L’evento è tendenzialmente indirizzato alle donne che, postfemministe o no, rivendicano la bellezza del piacere rosa. Ma non solo. Il party è suddiviso infatti in due tranche.

Morto Bob Guccione, il papà di Penthouse

Bob Guccione, il fondatore della rivista Penthouse, si è spento questo mercoledì all’età di 79 anni. Secondo una dichiarazione della sua famiglia, Guccione era da tempo malato di cancro. Con lui si chiude l’epoca d’oro della pornografia, poiché lo stesso Guccione era un po’ il simbolo dell’hard “duro e puro”, meno sofisticato, insomma, di quello che campeggiava sulla rivista concorrente Playboy diretta dall’amico/rivale Hugh Hefner.

Infatti la rivista Penthouse, da lui fondata nel 1965, era una specie di lontano parente trash di Playboy. Se per Playboy si spogliavano le dive del cinema e ci scrivevano nomi famosi, ad attirare i lettori di Penthouse non era il gossip pruriginoso ma il sesso, nella sua forma pura (e soprattutto impura). Anche Penthouse aveva dalla sua parte alcuni scrittori importanti, ma nessuno dei suoi abbonati ha mai affermato in maniera convincente di comprare la rivista solo per gli articoli. Naturalmente le foto di Penthouse erano meno glamour di quelle di Playboy, più crude ed esprimevano alla perfezione il “credo” di questo ragazzone newyorkese (ma di origini italiane) per niente timido o impacciato, che amava le belle donne, tutte quante, a dispetto della leggenda che lo racconta chiuso in seminario per buona parte della sua gioventù.