Morto Bob Guccione, il papà di Penthouse

Bob Guccione, il fondatore della rivista Penthouse, si è spento questo mercoledì all’età di 79 anni. Secondo una dichiarazione della sua famiglia, Guccione era da tempo malato di cancro. Con lui si chiude l’epoca d’oro della pornografia, poiché lo stesso Guccione era un po’ il simbolo dell’hard “duro e puro”, meno sofisticato, insomma, di quello che campeggiava sulla rivista concorrente Playboy diretta dall’amico/rivale Hugh Hefner.

Infatti la rivista Penthouse, da lui fondata nel 1965, era una specie di lontano parente trash di Playboy. Se per Playboy si spogliavano le dive del cinema e ci scrivevano nomi famosi, ad attirare i lettori di Penthouse non era il gossip pruriginoso ma il sesso, nella sua forma pura (e soprattutto impura). Anche Penthouse aveva dalla sua parte alcuni scrittori importanti, ma nessuno dei suoi abbonati ha mai affermato in maniera convincente di comprare la rivista solo per gli articoli. Naturalmente le foto di Penthouse erano meno glamour di quelle di Playboy, più crude ed esprimevano alla perfezione il “credo” di questo ragazzone newyorkese (ma di origini italiane) per niente timido o impacciato, che amava le belle donne, tutte quante, a dispetto della leggenda che lo racconta chiuso in seminario per buona parte della sua gioventù.

Una vita intensa quella di Guccione, che lascia dietro di sé quattro mogli, cinque figli, e un numero incalcolabile di Penthouse Pets che oggi lo salutano per l’ultima volta. E con la morte di Bob Guccione muore anche il simbolo di quell’America che aveva visto nella pornografia una strada rivoluzionaria per raggiungere più in fretta la liberazione sessuale.

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