Cara ti è piaciuto?


E’ capitato a tutte le donne, almeno una volta nella vita, magari dopo un periodo di astinenza. Un viaggio di lavoro del fidanzato, una vacanza con le amiche: quale sia la causa, non importa. Quello che conta sono le conseguenze, che vi vedono ancora una volta alle prese con maglie, camicie, polsini da slacciare, gonne da sfilare in tutta fretta, calze che si smagliano e mutande che volano via come passerotti. La lontananza ha ravvivato il fuoco della passione, ma vi scoccia ammettere quanto vi è mancato. Così ce l’avete messa tutta per apparire fredde e distaccate. Non avete indossato quella mini troppo corta, né quella blusa troppo scollata. Vi siete sforzate di non pensare al suo odore o al tocco delle sue mani. Siete perfino riuscite a starvene buone, sedute sul divano, mentre lui finiva di guardare ControCampo. Ma approfittando di uno stacco pubblicitario lui vi ha sfiorato il collo, una delle vostre zone erogene, prima delicatamente, poi con un vigore da unno che lasciava intravedere tutto il desiderio. Allora vi siete saltati addosso reciprocamente ,e avete raggiunto in fretta la camera da letto, dove un esplosione di sensi vi ha tenuto compagnia fino al culmine dell’orgasmo. Il sesso è stato fantastico. Lui è stato fantastico. Peccato che sul finale vi spari a bruciapelo la domanda… Cara, ti è piaciuto?

Lui, lei, e il Vibratore


Macché indignazione, macché imbarazzo. Un vibratore può diventare un ottimo compagno di giochi (erotici) per due, un piacevole diversivo con cui sperimentare cose nuove, e magari ridare smalto ad un’appannata vita di coppia. Insomma il vibratore è il terzo uomo che tutte le donne sognano: discreto e soprattutto instancabile. All’inizio può capitare di essere un po’ diffidenti verso il nuovo arrivato, vuoi perché l’uomo riesce ad essere geloso anche di un pezzo di plastica, vuoi perché la donna potrebbe non apprezzarne l’odore (ahimé, sa un po’ troppo di lattice), oppure la forma, o addirittura il colore. Perché dal vibratore classico, siamo giunti oramai ad una gamma vastissima di giocattolini (sex toys, appunto) che vanno dai falli più realistici a quelli con dimensioni decisamente “impegnative”, per non parlare poi dei doppi falli, dei vibratori anali, di quelli per il clitoride, da scegliere in ogni sfumatura di colore.

Il Kamasutra da automobile, la guida illustrata

Come promesso, ecco per gli amici di Cooletto la guida al perfetto Kamasutra da automobile, che vi insegnerà a fare sesso in macchina (anche la Smart) senza ritrovarvi per forza con un braccio slogato e il corpo pieno di lividi.

Posizione: Ti voglio Adesso!

Pro: la decisione improvvisa di fare l’amore sarà una una bella sorpresa per la tua ragazza.
Contro: se hai dimenticato di mettere il freno a mano la sorpresa l’avrete tutti e due.

Posizione: Scuola Guida

Pro: unisce l’utile e il dilettevole, la scuola guida col sesso.
Contro: lei parcheggia malissimo.

Sesso in auto, ecco la guida per farlo bene


Il sesso e l’automobile sono compagni di viaggio ideali per molte coppie di fidanzati e amanti clandestini che, per ragioni pratiche, non possono fare l’amore nel proprio letto. Ma il sesso in auto è anche una delle trasgressioni più praticate dalle coppie sposate, che in barba ai divieti, al letto coniugale preferiscono ancora la macchina, meglio se dotata di impianto stereo e climatizzatore. In America, il fenomeno del sesso in auto è in aumento, e coinvolge sia gente comune che affermate star hollywoodiane come Hugh Grant o Eddie Murphy, più volte paparazzate durante le effusioni su quattro ruote. Perfino Nicole Kidman di recente ha affermato che fare l’amore in macchina è una sua fantasia ricorrente, tanto da dare il via ad un fenomeno di costume, che ha prodotto libri e manuali su come far bene l’amore in macchina. Il più famoso è forse Carma Sutra, 82 pagine di consigli e illustrazioni per fare sesso tra cambio e volante. E ce n’è per tutti i gusti.

Il Cunnilingus: Cos’è?

Il cunnilingus, ovvero il sesso orale praticato da un uomo ad una donna, è una pratica sessuale diffusissima (e divertente, mi verrebbe da aggiungere), e in alcuni paesi – come gli Stati Uniti – il numero di donne che pratica la fellatio, cioè il sesso orale in cui il protagonista è il sesso maschile, (la “variante sessuale” più diffusa), è quasi equivalente al numero di uomini che pratica il cunnilingus.

Il sesso orale è stato considerato un tabù in gran parte delle nazioni occidentali sin dall’inizio del Medio Evo, in particolare a causa dello stretto ed esclusivo nesso fra sessualità e procreazione, imposto dal cristianesimo di quell’epoca. In funzione di questa connessione, ogni altro tipo di sessualità, non collegata alla riproduzione, risultava quindi impura e perciò severamente proibita.

Grazie al cielo oggi le cose sono completamente diverse anche se a volte questa pratica intimorisce i maschietti. Non tutti gli uomini avvicinano in modo disinvolto il proprio viso alla sessualità femminile, forse per paura di fare brutte figure, o forse per l’odore. Viceversa anche le donne a volte hanno paura di non essere apprezzate dal partner, di non essere abbastanza attraenti; e da qui parte spesso il disagio nei confronti del proprio sesso.

Mettiamola come volete, di qualsiasi pratica orale stiamo parlando (fellatio, deep throating, facesitting, sessantanove, anilingus e, appunto, cunnilingus), ci vuole una perfetta igiene intima.

L’uomo con tutta la delicatezza di questo mondo deve accarezzare la donna, accarezzare il sesso, con dolci baci dati con delle labbra delicatamente inumidite, carezze date con lo sguardo, voglia fatta trapelare dal respiro. Lentamente, delicatamente avvicinarsi alle gambe della partner (significherà non guardarla negli occhi), comunicando in ogni mossa la propria disponibilità e confidenza con quello che si sta facendo. Lei si rilasserà. E inizia la fase dell’intimità reale.

Il trampling: Cos’é?

Quando si parla di sesso, soprattutto in un contenitore come Cooletto, non c’è limite alla fantasia.  Giochini hot, pratiche BDSM, dirty talking, l’importante è essere adulti, liberi e aperti alla sperimentazione. Se poi una cosa non piace, come dice quello, si può sempre cambiare, no?

Una disciplina interessante è il trampling (dall’inglese “to trample”, calpestare), che consiste proprio nel farsi calpestare dalla partner (si tratta di una fantasia sessuale prevalentemente maschile) a piedi nudi ma anche (e soprattutto) con i tacchi.  L’eccitazione viene raggiunta dalla combinazione del dolore con l’umiliazione di essere sottomessi dal partner. Abitualmente viene praticato da un partner che domina (solitamente la donna, sadica o “Mistress”) ed un altro sottomesso (l’uomo, masochista o  “slave”).

La scelta della zona da calpestare può svelare molte informazioni sulle preferenze sessuali della persona, infatti ogni trampler ha la sua zona preferita da farsi calpestare, solitamente si tratta dei genitali, dei capezzoli, della schiena, del dorso e del palmo della mano. Nel trampling il dolore varia in base al tipo di scarpa usata: ovviamente un tacco a spillo produrrà un effetto diverso rispetto ad un piede nudo.

Zone erogene…conosciamole meglio

Le carezze ci mandano in estasi; conosciamo le nostre zone erogene e quelle del nostro compagno. Tuttavia, qualche volta ci sentiamo insoddisfatte e non riusciamo a raggiungere l’orgasmo. Questo perché – forse – il nostro partner non ha usato bene “tutte le armi a sua disposizione”. E magari anche noi avremmo potuto fare quel “qualcosa in più”.

Facciamo attenzione che la pigrizia non diventi un’abitudine, perché si potrebbe rischiare di rendere il rapporto monotono. Anzitutto: cercate di non andare “subito al sodo”, saltando i preliminari (che soprattutto a noi donne piacciono molto): Uomini, volete un consiglio per farla impazzire? La buona regola, vecchia come il mondo, è quella di rallentare, indugiare nei preliminari, esplorando il corpo palmo a palmo. Le donne, si sa, non aspettano che piegare la testa all’indietro e lasciarsi andare. Non andate di fretta e fermatevi sul mento. Riprendete e concentrate le vostre attenzioni sulla fronte, con tocchi leggeri. Sappiamo che le zone erogene più conosciute sono i genitali ed i capezzoli ma c’è molto altro da sapere per piacere e stare bene.

Infatti è il cervello la zona erogena per eccellenza: è proprio da “lui” che dipende l’aumento del desiderio e la conseguente crescita del piacere. La nuca contiene molte terminazioni nervose e mordicchiarla è un potente afrodisiaco.

Passiamo al collo, che deve essere massaggiato con lentezza, vicino all’attaccatura dei capelli. Passate poi all’orecchio (e questo vale sia per la donna che per l’uomo), che dovrà essere stimolato con la lingua ed ovviamente con la bocca. Ah, la bocca! Altro punto caldo. Che deve essere baciata continuamente: lungamente e profondamente. E poi scivolare piano fino all’ombelico, parte poco esplorata..ma che andrebbe invece scoperta.