Sex Games Box, ti va di giocare un po’?

Siete davanti al computer, nel buio della vostra stanza e avete voglia di qualcosa di piccante che non sia necessariamente un film pornografico? Beh abbiamo senza dubbio un suggerimento da darvi che calzerà a pennello. Avete mai sentito parlare di giochi erotici?

Il portale Sexgamebox rappresenta essenzialmente ciò che un geek sessuomane definirebbe il paradiso in terra. Scherzi a parte, si tratta di un grandissimo e completo archivio di giochi hot suddivisi in categorie a seconda delle nicchie di appartenenza.

Sesso in rete, via libera al dominio XXX

Se n’è parlato per anni, e negli ultimi mesi la diatriba era diventata molto più serrata e pubblica rispetto ai tempi passati. Ora finalmente la decisione: nasce il dominio di primo livello XXX.

Si tratta di un dominio specificatamente pensato per raccogliere sotto di sé tutti i siti pornografici del Web. Questo almeno a livello teorico, dato che l’utilizzo di questo particolare suffisso non è legato ad un’obbligatorietà, ma ad una volontarietà da parte dei siti.

Incontri online: solo per fare sesso

Quando si parla di incontri on-line, molta gente spesso ancora archivia tutto sotto un modo come un altro di avere la possibilità di incontrarvi l’anima gemella. Non che questo sia sbagliato, ma nella maggior parte dei casi, i siti che più hanno successo, sono quelli riguardanti gli incontri di tipo esclusivamente sessuale.

Inutile prendersi in giro, la maggior parte delle persone quando va in rete, cerca qualcuno con il quale passare qualche ora di divertimento, e non un semplice appuntamento davanti una tazza di caffè.

Geek Sex: il sesso spiegato ai geek

Si è tenuto qualche giorno fa il South by Southwest Interactive Festival (chiamato anche SXSW, come tanto piace agli americani), e tra nuovi software, nuovi strumenti di hardware e App per tablet e smartphone, il mondo della tecnologia ha affrontato un argomento piacevole ma molto, molto spinoso, soprattutto per quella razza tanto affascinante quanto complessa come quella dei geek: il sesso.

Vsex.com: quando il servizio cam comprende le sex machine

Di siti erotici cam ne esistono a bizzeffe. Si tratta di un settore della pornografia molto particolare, dove l’interattività è una delle componenti principali, anche se, la stessa, è ovviamente limitata: l’attrice o l’attore si trovano in un posto e il cliente in un altro.

E’ su questo che Vsex.com rappresenta un esempio unico nel suo genere e come tale merita di essere conosciuto. Attraverso la registrazione è infatti possibile per colui che si trova dall’altra parte dello schermo, interagire con attrici, più o meno professionali, gestendo direttamente le sex machine alle quali le stesse si sottopongono.

XXXChurch: missione antiporno

Eccola qua, la chiesa che salverà tutti noi estimatori del porno dal finire bruciati all’inferno: parliamo della XXXChurch. Una chiesa nata on-line per salvare tutti coloro che cadono invischiati nella peccaminosa rete della pornografia.

Craig Gross, il fondatore, ha deciso di fare qualcosa contro “il problema che sta distruggendo le famiglie la chiesa”: la dipendenza da materiale hard.

Porno a pagamento? Non sempre…

Dove sta scritto che i siti porno debbano essere per forza a pagamento? Non è detto che i portali che offrono video gratuiti siano per forza sinonimo di violazione di diritto d’autore e materiale scarso. Soprattutto bisogna smettere di considerarle come una minaccia nei confronti delle grandi case di produzione pornografiche.

A sancirlo c’ha pensato una sentenza della corte d’appello della California, mettendo fine ad una causa intentata nel 2009 da un imprenditore di Los Angeles, tale Kevin Cammarata, che aveva richiesto la chiusura del sito porno gratuito Red Tube, creato nel 2006 dalla Bright Imperial Limited, società con sede ad Hong Kong, quindi fuori dagli Stati Uniti.

Il sesso si consuma sui Social Network

Un tempo le liaison sessuali si intrecciavano nelle chat room, stanze virtuali nelle quali conoscersi, scambiarsi qualche coccola e ammiccamento erotico, ed eventualmente, ridarsi poi appuntamento nei giorni successivi per approfondire la conoscenza virtuale o reale.

E oggi com’è cambiato l’approccio in linea?

Alle pornostar non piace Facebook

E’ un dato di fatto che tutte le pornostar amano Twitter: chattano con i fan, twittano foto e wishlist dei regali, mentre il numero dei followers continua a crescere. Al contrario, alle pornostar non piace Facebook, perché a Facebook non piacciono le pornostar.

Secondo il Daily Beast , Facebook si è dimostrato un territorio ostile alle star del cinema per adulti, perché ha cancellato più volte i loro profili, per motivi futili e senza fornire spiegazioni. Per esempio la pornostar Andy San Dimas si è vista cancellare l’account perché un fan aveva postato una sua foto nuda in bacheca.

Diaspora, il sesso che vuoi tu

Da poco mi sono iscritta a Diaspora, un social network da molti indicato come l’anti-facebook, libero, gratuito, e open source. Questa libertà si respira già al momento dell’iscrizione, quando ci viene chiesto di compilare il profilo, e arrivati al campo gender, comunemente tradotto come genere ma anche come “sesso”, ci viene chiesto di compilare un campo di testo anziché scegliere tra le opzioni maschio o femmina.

Su Diaspora il sesso è solo una parola, è questa parola sei tu a sceglierla, non il padrone o l’amministratore del sito.