Videogiochi erotici: Library Debt

Quando si ha a che fare con videogiochi erotici, specialmente a base hentai, si corre il rischio di imbattersi sempre nelle solite storie e nelle solite azioni. Non è il caso di Library Debt, che sebbene sia degno esempio della tipologia di gioco della Fuck Town, merita davvero una menzione di onore per la capacità dei programmatori di far divenire un gioco erotico una occasione per verificare la preparazione in letteratura dei giocatori. Non ci credete? Provate voi stessi.

A parer mio già questo unico fattore fa di Library Debt un gioco da scaricare e giocare. Rende il tutto così difficile ( se non si ha una certa cultura, n.d.r) e davvero così simpatico che non vi nego di essere scoppiata a ridere mentre rispondevo alle domande che la ragazza poneva. Parliamo di letteratura internazionale, praticamente dal rinascimento fino ad oggi. Ed attenzione, le gambe della ragazza rimarranno strette in modo eccezionale se non sarete in grado di rispondere. Per rendere la donna porca quanto piace a voi, quello dell’interrogazione è un passo imprescindibile da affrontare. Ed attenzione, sebbene le domande rimangano quasi sempre le stesse, ad ogni gioco nuove “interrogazioni” vengono sostituite.

Per quanto riguarda la grafica, diciamocela tutta, la situazione che si para davanti ai nostri occhi è più che ottimale. Abbiamo a che fare con dei disegni che se non sono in HD davvero poco ci manca. Certo, a differenza di quelli che io definisco i giochi da tunnel carpale, dove il rapporto sessuale, a prescindere dalla tipologia, inizia subito,  il percorso da affrontare è un tantino ostico. Non solo per via delle domande, ma per via del fatto che per andare avanti nel gioco, il protagonista ha l’estrema necessità, nelle opzioni di dialogo date, di muoversi sul filo sottile che intercorre tra la malizia e l’educazione.

Va da se che una volta superati tutti gli ostacoli e raggiunto il momento fatidico, ogni sforzo viene ripagato. peccato, semplicemente, per un piccolo errore di grafica. Nel doggy stile infatti, l’uomo sparisce, lasciando solo il membro, venoso e rosato, a compiere il tutto da solo. E’ così palesemente un errore da rendere divertente l’intera scena.

 

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