Spettrofilia: sesso con i fantasmi per un Halloween erotico

C’è chi per Halloween non si accontenta più di ragnatele finte, sangue al ketchup e travestimenti horror-sexy ma sceglie di andare oltre i banali festeggiamenti e chiudersi in casa per concedersi del sesso sfrenato con un paio di aitanti fantasmi. Follia pura? No, spettrofilia.

Avete capito bene, la spettrofilia è la convinzione (che alcuni credono reale) di poter fare sesso con i fantasmi e di provare orgasmi intensi e più completi rispetto al sesso con uomini e donne in carne ed ossa. Un’avventura che sembra essere alla portata di tutti coloro che godano di una fervida immaginazione e che sta facendo spesso comparsa in molti talk show americani.

Gli spettrofili, all’apparenza gente comune e rispettabile, amano raccontare on line e in tv le loro esperienze sessuali con i fantasmi spiegando al curioso pubblico di aver iniziato questa pratica un po’ per caso e senza essere desiderata perché erano proprio loro, i fantasmi, a cercarli e a coinvolgerli in questa esperienza soprannaturale.

Ma come si fa sesso con i fantasmi e da cosa derivano le sensazioni che i protagonisti dicono di provare? Abbiamo letto e ascoltato un paio di interviste americane e i racconti sono più o meno gli stessi; gli spettrofili dicono di essere raggiunti dai fantasmi durante il sonno e di essere pervasi da un calore che avvolge tutto il corpo, una sensazione fortissima che i costringe a svegliarsi e ad accogliere questa presenza. Il fantasma inizierebbe poi a far sentire una pressione sul corpo dello spettrofilo abbracciandolo e toccandolo nelle parti intime: ha così inizio il rapporto sessuale, una lunga sex session durante la quale gli spettrofili giurerebbero di sentire il cuore del fantasma battere senza sosta, quasi come se grazie a quel rapporto l’anima perduta ricominciasse a vivere.

Molte delle vittime erotiche di queste entità avrebbero ormai accettato la cosa e, a sentire loro, pare che nessuno di noi sia davvero al sicuro… Ripensandoci, le ragnatele finte non sono poi così male.

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