Da vagina niente orgasmo: errate le disfunzioni sessuali?

Molti ricorderanno, in particolare le donne, il nome del dott. Vincenzo Puppo per essere uno dei maggiori esponenti di quella che potremmo definire una battaglia vera e propria: quella di sfatare miti e problemi del mondo del sesso, in particolare quelli delle donne. Diciamo questo perché fu lui a parlare della inesistenza del punto G. Oggi ci spiega che l’alta diffusione di disfunzioni sessuali femminili sarebbe da addurre a un questionario errato.

Spieghiamo meglio, per disfunzioni sessuali in questo caso si intende la problematica piacere/orgasmo, e non vagina/pene come  tale documento sul quale i medici si basano : su questo punto il sessuologo è lapidario. Questa confusione infatti, come spiega sul un noto quotidiano torinese, da adito a male interpretazioni che porterebbero a diagnosticare maggiori disfunzioni di quelle realmente esistenti.

Il problema, secondo l’esperto, risiederebbe nello sbagliato concetto di considerare la vagina come organo in grado di far raggiungere l’orgasmo: anche in caso di penetrazione, secondo il sessuologo sarebbe il clitoride ad essere chiamato in causa attraverso una diversa stimolazione. Senza nulla togliere al dott. Puppo, alle sue ricerche ed alle sue tesi, ovviamente lecite,  l’interrogativo che mi pongo sempre è quello di capire se noi donne effettivamente siamo sessualmente visionarie. Visto che alcune di noi raggiungono l’orgasmo con la stimolazione clitoridea esclusivamente ed altre con quella vaginale. Insomma, possibile che nel caso del clitoride una stimolazione di riflesso sia più “valida” di una diretta?

Dove è la verità, nel mezzo? E per ciò che riguarda il sesso anale, in che misura bisogna regolarsi a livello orgasmico? Si dice sempre che l’orgasmo della donna, la sua eccitazione siano anche un fattore di testa… quando penso a tutto ciò non posso fare altro che immaginare la caricatura di una donna con un mini-clitoride in testa.  A mo’ di interruttore.  Accendi-spegni e tac: l’orgasmo è servito.

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