Racconti erotici: Tradimento Sexista

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Non avevo mai tradito il mio ragazzo, ma quella volta il peccato mi indusse a mentire. Il mio fidanzato aveva un amico molto intrigante e mi attraeva tantissimo, e neanche a lui sembrava dispiacere le mie attenzioni. Una sera, alla fine di un concerto, il mio ragazzo riporta altri suoi amici a casa, con la sua auto, e mi dice di andare con Marco, dato che abitavamo sulla stessa via del ritorno alla meta. Io già ero una scintilla e in preda a un fuoco di litigio e inganno verso di me. Sapevo che se ci avesse provato non mi sarei tirata indietro. Avevo un vestitino corto e le bretelle che modellavano i miei seni. Lui con i pantaloni stretti lasciava intravedere un pacco regalo che avrebbe reso felice la mia instabilità.

Racconti erotici: Una Sexista per due

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Non lo avevo mai fatto con due uomini insieme, ma volevo provare. Ho scelto due uomini maturi dai quaranta ai cinquant’anni. Ho un debole per le persone più grandi di me. E’ come se stavolta volessi dipingere un soffitto e raggiungere l’alto senza una scala di appoggio. Vengono a casa mia e tra una chiacchiera e l’altra, iniziamo a spogliarci. All’improvviso ho più mani sul mio corpo, e due bocche che mi baciano e leccano ovunque. Mi piaceva già parecchio il momento, la vista non era poi cosi offuscata. Uno giocava con i miei capezzoli e l’altro era arrivato già alla mia “Testa Rossa”…

Intanto io accarezzavo il duro di uno di loro.

Racconti erotici: Dominatrici Sexiste (Seconda e ultima parte)

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(continua daDominatrici Sexiste (Parte I)

La flessibilità che hanno i nostri occhi, non accetta nessuna forma di creato, ci si avvolge in segreti che solo io e lei possiamo intuire. Il nostro peccato ci illumina di un volere reciproco, che esclude qualsiasi altro tipo di pensiero, spazio e tempo. Le due mistress sono lì a cullare un’assurda e profonda sacralità. Esploro il corpo di lei con i miei tocchi, i miei morsi, le mie carezze, i miei baci. Non mi sarei mai permessa di fare qualcosa che potesse infastidirla, la sua pelle è il mio stimolto di piacere. In quel momento tutto si ferma, solo noi abbiamo senso. I nostri odori devono fondersi di perplessità. I suoi tatuaggi adoravano i miei e dopo il lungo mio presagio incantato, arrivo alla sua bocca, quelle labbra che ho lasciato al tempo, ma che ora vorrei assaggiarne il sapore. I nostri sguardi danno brividi di follia, di pazza voglia di possederci. Ci baciamo di intima onestà, con uno struggente trasporto nel muoverci. Non sento più i minuti, non ascolto più il miraggio, evito di sostenere il cambiamento. Lo schiavo osserva e divora i nostri emendamenti.

Racconti erotici: Dominatrici Sexiste (Parte I)

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Un taglio alla gola avrei preferito stasera, pugnali taglienti di quelli che mi piacciono corteggiare. Aspettavo lui e lei… Ho fatto arrivare prima il mio schiavo, volevo evitare di restare sola con lei, si è creata troppa sintonia e arrivate a questo punto non riesco più a resistere a certe sensazioni. Lei è una Mistress come me, ma ama di più le armi, io gioco con le mie spade. Due Mistress non possono andare d’accordo, ma noi si e forse anche troppo. Lui è il nostro schiavo, quello che trafigge il nostro sudore, il testimone di un’esplosione di paura. Io divento aggressiva quando non ho maschere. Io non ho mai maschere, ma le amo. Una cera sciolta è una candela che muore? Per me è un inizio di un finire. Lui arriva di costanza e poco dopo si presenta lei, di una possenza dannata e decisa, come la fragilità che si sente persa e accudita. L’attrazione che ci avvolge è una miscela di acuti abbagli, semplici sospiri che soffochiamo. Lei rende tutto più difficile. I nostri sguardi non smettono un istante di incrociarsi, abbiamo voglia l’una dell’altra. Iniziamo a punire un pò il nostro schiavetto, senza sfiorarci. Lui, è nudo di istanti e eccitato di essere umiliato da due vere Mistress.

Racconti erotici: Sexista, linee di donne (Anteprima II)

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Pam guardava foto su internet di uomini, a lei piacciono giovani e muscolosi. Nel frattempo stava facendo eccitare anche un tipo in chat. Era lodevole come riusciva a farlo, che sia stato per lavoro o per piacere. Mi sono sempre chiesta quanti orgasmi riusciva a dare ogni giorno e quanti ne venivano a lei, e vederla in azione era delirante. Mi piace spiarla e osservarla, è come dialogare con il vento, perchè lei respira con i suoi movimenti ed è docile il suo essere in cam. Confortevole mi dilettavo a giocare con Elton quando lei da brava mamma guadagnava i suoi soldi. Sissy arriva a casa con il suo ancestrale ritardo e con lei ci sono anche Deon e Zion, la coppietta lesbica che si ama dalla nascita. Deon mi mostra dei nuovi disegni di tatuaggi, lei lo fa per lavoro al suo studio e Zion la aiuta a fare piercing. Sissy è epilettica del tempo e non riesce a darsi pace neanche se viene a sapere che può abbandonare il suo triste presagio. Lei fa la Mistress professionista e insegue il sogno di diventare una brava attrice di teatro. Siamo tutte volte e rivolte all’arte, ma chi gode di tanta speranza? La coppietta gioca con il piccolo e io aiuto la donna infettata, giocando con la sua memoria e concentrazione.

Racconti Erotici: Sexista, linee di donne (Anteprima I)

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I giorni hanno colori, sono pieni di grazia quando ci alziamo a guardarli, e non mento se dico che posso scorgere ancora il sole e aver voglia sempre di farlo. Mi sveglio da Miss, quella che tutti conoscono, che apparentemente rendono grande. Io sono piccola quando mi muovo, non ho rumore se non a volte dei miei tacchi. Stamattina vorrei godere del mio corpo e uscire in giardino solo della mia naturalezza. Dipingo idee se posso realizzarle tutte. Elton gira per casa, è il figlio di due anni e mezzo di Pam, la mia amica che abita con me. Tutti e tre siamo sorvegliati da Perla, il nostro gelosissimo dobermann. Quando faccio sesso nella mia camera, lei è di guardia sulla porta. Dovrei trafiggere Roma in questo momento ma non me la sento di uscire, cerco di scrivere qualche racconto e pubblicarlo. Mi arriva un messaggio di Sissy, dicendomi che sarebbe passata nel pomeriggio che dovevo aiutarla a imparare un copione. Tra amiche ci chiamiamo tutte con nomi abbreviati o nick vari, io neanche mi ricordo i loro veri nomi. E’ strano che io sono già in piedi, stanotte ho fatto tardi, ho fatto sesso con Daniele, ma poi me ne sono tornata a casa. Ci sono dei momenti che non amo dormire a casa degli altri, sono strana di complessità.

Racconti Erotici: Linee Sexiste

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Hai voluto farmi una sorpresa, forse perchè ti sei accorto delle mie linee. Sono sempre la stessa, ma tu non hai mai voluto vedermi come un desiderio infiammato. Nonostante ti avessi manifestato la mia voglia di osare, di esplorare, di tingermi di peccato, tu, mio prediletto compagno, forse di vita, non hai mai pensato di usarmi di vitalità, forse per vergogna, forse per paura. Ma ora sei deciso e ti sento eccitato. Sei ritornato a casa sicuro di te e pieno di speranza, folle della tua eccitazione. Hai comprato delle manette e mi hai ordinato di vestirmi da porca. Accontentare il mio uomo è una bellezza che scalpita, la passione non si spegne se dai i giusti colori. Mi hai detto di fare in fretta che l’orgasmo non avrebbe aspettato molto.

Eccomi, vestita di autoreggenti, tacchi, un vestitino cortissimo e truccata da donna vogliosa di essere dominata. Inizio a fare uno spogliarello davanti ai tuoi occhi, tu, già nudo di necessità, mostri il tuo duro alla mia densa palpitazione. Mi tocco e mi masturbo da infuocata amante, e accorgendomi del tuo limite, inizio a modellare la tua arma che viene del primo round. Avverto un sapore diverso nell’aria, c’è differenza tra essere moglie e amante, lo sento. Ora io sono moglie e amante.

Racconti erotici: Mistress Sexista

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“Nessuno ti ha detto ti aver fiato e di farmi sentire la tua voce, sono io che comando e non farmi irritare o dovrei punirti in modo ostinato e feroce”. Avevo con me una schiavetta, quella di turno che non può fare a meno del mio possederla, dei miei giochi a spirali. Lei impazzisce solo a pensarmi e nel vedermi già si inonda di piacere. Le ordino di spogliarsi nuda, le metto il guinzaglio al collare e inizio a passeggiare con lei, umiliandola. E’ solo una cagnetta senza senso che subisce il potere, una nullità che a lei piace sentire, perchè gode del suo marcire. A tratti si ribella della mia padronanza, io aggressiva di volontà la prendo per i capelli e la sbatto al muro, facendole sentire la mia lama preferita, un taglio che in gola può essere fatale. Immobile e in piedi, lei sembra gradire il mio intervento e percorro con la lama del mio pugnale, il suo corpo delicato e indifeso. Continuo la linea arrivando al mio corpo, lasciandomi un segno di sangue, perchè lei deve leccare la mia ferita e nutrirsi del sapore del mio rosso. La sua lingua deve toccare la mia, la mia densità ha spore di cui non posso privarmi.

Racconti erotici: Show Sexista

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Sono salita sul palco con aria contraddittoria, vestita di tacchi, tanga e i miei tatuaggi. Sputare veleno era la mia arma seducente, e di scatti dovevo nutrire il mio esilarante show. Con la voce di Peggy Lee, ho danzato sulle note di “Fever”, toccandomi i colori del mio corpo. Le mie mani potevano apparire crudeli, che graffiano melodie esilaranti, e ben presto si sarebbe sentita la mia ironia. Il pubblico mi acclama, la loro Mistress non può aspettare e di delirio si deve osannare. Perpetui ritmi inondo me stessa con movimenti densi di osare. Sono degna di essere unica e sola in questa armonia che ci circonda. A me piace essere guardata e ammirata, mi da sollievo a distanza. Il ballo è parte di me e finita la canzone, cerco uno schiavetto.

Molti ai miei piedi si gettano per assaggiare la mia sostanza, il più pallido faccio salire sul palco intimandolo a spogliarsi sulle note di Erotica. Nudo, appare più magnetico, e lo faccio rimanere solo con i boxer. In ginocchio lo comando di agire e di nervi devo colpire. Metto il collare al mio coraggioso aitante e lo mostro di spettacolo al pubblico badante. Gli lego i polsi e prendo la mia frusta, deve leccare i miei tacchi, quelli densi di stupore e deve trafiggermi di viralità. Sento il tocco deciso della sua lingua che arriva anche ai miei nudi piedi e cosi deve seguire il ritmo per tutto il corpo. I miei tatuaggi vanno in orgasmo quando vengono accarezzati. L’intimo maschio osserva e attraversa la mia bellezza, conosce il sapore, quello di una dannata consorte.