Racconti erotici: Le tre punte

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Mi guardo allo specchio, sono una punta che cerca altre punte. Lacrime scendono quasi a venire, di un lento sussulto ne apro la bocca, quella che mi fa gemere di emozione. Sto solo pensando al momento che mi manca e non nascondo di accarezzarmi fingendo di non essere sola. Ho un ragazzo e una ragazza e ogni tanto insieme modelliamo i nostri corpi del sesso più profondo e passionale. E’ leggerezza, lo stato che sento, è un gioco che crea armi e fuoco, ma sono viscerale nel mio intendere e aspetto il mio istante, che danneggerà il mio turbamento. In sottofondo la musica di una stirpe melodica che sa di straniero, e non mento se dico che sono avvolta da lividi e brividi, che inondano la mia atrocità. Sono lieta al mio stato, e ho voglia di dominare i miei amanti assoluti, ho la certezza che apprezzeranno e io vado in delirio al solo pensiero.

Racconti erotici: Orgasmo da Poker

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Ero lì seduta a “bluffare”, con te davanti che rispecchiavi il mio utile avversario, un fucile da far scoppiare nel gioco. Mi piace vedere che cadi nella mia rete, avevamo dei conti da saldare a fine partita. Ora sono diletta al gioco con professione e circostanza, la mia abilità è una tecnica da temere e mai da capire. Istintiva e provocatrice colgo i giusti momenti a illudere chi mi circonda, avevo carte proibite, come la mia mente astuta a mentire. Ora tocca a te, l’ultima mano per scoprire la realtà del mio gioco, io sono una che partecipa per vincere, io sono una che vince, sempre… Non ti accorgi che non sei concentrato al gioco, restiamo solo io e te, nell’ultimo “testa a testa”, rassegnati perchè ora perdi, ma puoi vincere dopo.

Racconti erotici: Numeri Sexisti

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Non dovevi recuperare il tuo stato? Ma dove sei? E’ allettante la proposta che mi hai fatto, tutti noi soli in una stanza. Decisamente apprezzabile il miscuglio del nostro canto, fuso con ardori e odori e tepori. Ho vissuto troppo tempo chiusa dentro me stessa, ora voglio godermi lo strazio di essere padrona dei miei istinti, di farmi dominare da invadenti. Uomini e donne, per me non esiste la monotonia, per me siete solo numeri di una pazzia, uguali ma diversi. Mi sciolgo il vestito e nel buio sento troppe mani che toccano la mia pelle, e vanto l’inghiottire di umani stili. Mi sono persa, sto decidendo di abbandonarmi completamente al gioco, all’incantesimo che ora non fugge più. Godo essere apprezzata, egocentrica della mia parte più squilibrata, un uomo sta scoprendo la mia “Testa Rossa” con le sue mani, dietro di me, sento il caldo duro di un corpo in mira, così come davanti, di fianco e nel giro e in giro. Lasciatemi respirare, ma fatemi godere.

Racconti erotici: Miss Sexista

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Stavo firmando autografi e conosco un mio fan, un giornalista pazzo per le mie parole. Era molto educato e ironico, una persona che non tira discorsi scontati, ma destreggia il punto. Mi offre un aperitivo e io ammiravo la sua eleganza nel suo fare e ci immergiamo in discorsi di poesia. Mi accompagna in hotel e io da scenica provocatrice gli porgo l’intesa di seguirmi. Mi sentivo leggera e delicata e quella sera avevo una sensazione di purezza. Entriamo in camera, lo guardo di intensità e mi avvicino toccando le sue labbra con le mie, mi piaceva il suo sapore e iniziamo a giocare con la nostra lingua. Lui mi stringe a se prendendomi i fianchi, con tocco deciso da cacciatore che cattura la sua preda. E’ difficile stupirmi, lui c’era riuscito con estrema morbidezza.

Racconti erotici: Libertà Sexista

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Mi ero riscoperta selvaggia e malvagia nei confronti del mio animo sessuale. Sentivo che il mio corpo lasciava onde di gocce alterne, come se qualcosa dovesse inondare il mio spazio, ed io avrei nuotato nell’acqua che mi avrebbe bagnata. Mi sentivo aggressiva e pericolosa, sono stupita delle mie stesse azioni ma non ho paura, non ho timore di agire, perchè io sono così, istantanea alla scoperta. Alla festa c’erano tutti e due, lui e lei, che mi cercavano, che erano lì per me, per rivolgere atteggiamenti opachi di infermità. Volete cogliere il mio senso? Sarete puniti per volervi avvicinare a me, sono selvaggia e maldestra, calma e sfinita, semplice e complicata nella mia particolare esistenza. Lui cercava l’attesa, lei viene incontro alla mia tolleranza e mi bacia infinita di orgoglio. Ho la sensazione di essere allagata, stordita d’un tratto e di ritrovarmi sola, con solo il buio intorno.

Racconti erotici: Istinto Sexista

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Apro la porta, non ti aspettavo e mai avrei voluto farlo. Rimani lì in piedi davanti a me, che sono vestita di indumenti fino al collo, ricordi che non amo il freddo? Cosa c’è, che sei venuto a fare? Vorrei spazzarti via dalla mia mente, dai miei sogni, dalla mia visceralità, vorrei non averti mai incontrato nel mio percorso di vita. Inizi a parlare tra il buio di un pianerottolo e l’eco dello spazio. A bassa voce mi stai ancora corteggiando, risvegli quell’istinto che tu hai forza di attirare.

Ho voglia di distruggerti, di farti male con le mie stesse mani. Ho voglia di fare sesso con te, di una continuità che non immagini…Dovevo stare attenta a non farmi toccare o il freddo mi avrebbe abbandonata. Cerchi di avvicinarti, ma io vorrei evitare la tua presenza e decisa ti dico di sparire. Tu sai leggermi negli occhi e cerchi le mie debolezze, tu conosci troppo di me.

Racconti erotici: Il Giorno Blu – tratto da “Il Diario di una Sexista”

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

(scritto alle ore 23 e 32) Il giorno non esiste.

Oggi è il giorno blu, quello che sa di colore cupo, oscuro, tra la noia e la banalità. Mi sono svegliata presto, amareggiata dal sogno notturno e la prima veglia è stato il mio amato caffè che lento si apprestava a disfarsi di me. Ho sempre la mia casa buia, come un eclettico sfregio che mi circonda di doni e ogni giorno mi presenta ai colori che vedo fuori. Non amo molto la luce, solo quella della speranza vorrei sempre vedere. Appena ho il caffè pronto, mi siedo a sostare. Lo faccio raffreddare, non mi piace molto caldo. Amo il calore di altre cose. Oggi è il giorno blu, è un altro giorno Sexista.

Mi sono resa conto di essere Sexista, troppo tardi, ma ne sono felice, ne sto assaporando il piacere. Io sono gelosa del mio corpo, ne acclamo l’incanto solo quando schivo la mia sessualità. Una Sexista non ha mai un corpo perfetto, le imperfezioni sono stupende beltà. Io sono una semplice complessità. Stamattina mi è venuto in mente l’incontro di stanotte, un tizio che aveva timore di parlare con me dopo che aveva saputo che scrivevo racconti erotici. Ma perchè tanto timore? Mica do lezioni di sesso, ne parlo solo. E’ tutta una questione mentale, se ci si blocca lì è la fine. I minuti traboccano da vasi di sogni, siamo noi a infrangerne il profumo. Oggi sapevo cosa dovevo fare. Nel primo pomeriggio c’era l’incontro con Sam, in italiano Samuele. Amo storpiare nomi che a me rendono facile la vita e la pronuncia.

Io non ricordo mai i nomi ma l’odore si.

Racconti erotici: Triangolo Sexista

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Piena di se fltrava con il suo ragazzo. Belli e sensuali negli andamenti, mi avvicino e cerco di mostrarmi. Erano seduti in un tavolo appartato, forse per cogliere un pò di intimità, ed io ero li davanti a loro in un altro angolo. Mi attraevano molto, tutti e due, ed ero stata notata. Tra un sorriso e l’altro mi invitano al loro tavolo, facendomi sedere in mezzo. Iniziamo a parlare, mentre lei fa scendere la sua mano sotto la mia gonna e lui avvicinandosi, tenta di baciarmi e ci riesce. Un fuoco percepisco dentro di me e la determinazione non sarà più salva. Lei istintiva e distinta, infila le sua dita dentro la mia “Testa Rossa” e ne assapora il bagnato. Lui continua a baciarmi e mi accarezza i seni. Disinvolti del momento, io ero furiosa del mio cedimento. Mi propongono di andare a casa loro e io accetto.