Squirting, un mito che persiste

C’è stato un periodo che di squirting forse se ne è parlato anche troppo. Era il periodo nel quale il porno online è esploso a tutto campo. Ancora oggi è un mito che persiste sebbene se ne parli di meno.

Rapporto tra squirting e orgasmo

E non si può dire se sia un bene o sia un male. In fin dei conti parliamo di una realtà esistente ma non così diffusa nel palesarsi come si vorrebbe. Il tema dell’orgasmo femminile è da sempre scottante. Soprattutto perché spesso e volentieri non viene approcciato in modo corretto. Lo squirting è sempre piaciuto, soprattutto agli uomini fruitori di porno, perché esempio bagnato e dirompente del piacere femminile.

Lo squirting non è qualcosa che si può fingere, di conseguenza riuscire nell’impresa di stimolarlo è sempre stato visto dagli uomini come una battaglia da vincere e una ricompensa da ottenere. L’orgasmo femminile, sebbene lo squirting possa essere collegato più o meno a una eiaculazione della donna, non dipende da quest’ultimo.

È quindi un peccato quando, affrontando questo particolare fenomeno nella voglia di celebrarlo adeguatamente, si fa ancor più confusione sul piacere femminile. Eppure basterebbe poco per avere un approccio sereno e serio anche a questa parte molto particolare del mondo del sesso. Il problema è che la maggior parte delle persone più che altro va a cercare dei video che lo riproducano e non informazioni su come stimolarlo.

Dubbi sulla tipologia di liquido

Lo ripetiamo, non è qualcosa proprio di tutte le donne. Tecnicamente è un liquido che viene espulso dall’uretra sul quale ancora vi è perplessità per quel che concerne l’origine. L’Istituto di sessuologia clinica di Roma in passato ha affrontato il tema, sottolineando come le ipotesi siano differenti. C’è chi parla di secrezione delle ghiandole di bartolino o delle ghiandole di skene, chi ancora di iperlubrificazione vaginale. Ma c’è anche chi pensa che siano secrezioni della prostata femminile o emissione involontaria di urina legata all’iperfunzionamento del muscolo detrusore.

Insomma, c’è ancora un po’ di confusione. Quel che è certo è che sia collegato a un orgasmo particolarmente intenso e che risulti un atto davvero liberatorio per la donna. A quanto pare, statisticamente parlando, lo squirting si palesa nelle donne in percentuali che vanno dal 10 al 40%.

È difficile pensarlo come una perdita di urina dato che anche nel caso delle donne si parla di un liquido biancastro e ogni tanto vagamente latte e vinoso. A quanto pare sarebbe coinvolta la parte iniziale della vagina, sulla parete anteriore che poggia sulla vescica. Lo squirting avverrebbe quindi attraverso la stimolazione di quella parte specifica. Fattore questo che ne fa qualcosa che può essere ottenuto dalle donne con la stimolazione manuale, nel corso della masturbazione.

Condividi l'articolo: