Sesso in TV, è fatto bene?

Quando parliamo di sesso in TV di solito pensiamo a telefilm come Sex and the City e altri pochi esempi di una rappresentazione più o meno realista. Ma se guardiamo oggi l’ex tubo catodico cosa notiamo?

Vogliamo sesso in TV non volgarità

La prima cosa da fare quando si parla di sesso in TV e fare una netta distinzione tra eventuali spettacolini poco edificanti rappresentati dal look estremamente volgari senza la necessità che lo siano e le scene di sesso che possiamo incontrare.

Sebbene da questo punto di vista i maggiori pionieri siano ancora i servizi di streaming, va detto che la situazione sta cambiando rispetto al passato. Con soddisfazione del pubblico e con rodimento di fegato da parte dei bigotti. Ci spieghiamo meglio: rispetto al passato senza dubbio possibile imbatterci in scene, ovviamente soft, che coinvolgono sia coppie eterosessuali che omosessuali.

Per quanto riguarda quest’ultime spesso è più facile che siano quelle formate da due donne a non cadere sotto la censura tipica del sesso in TV. Ma ci accontentiamo, perché un simile sdoganamento in passato sembrava essere solo una chimera.

La TV generalista si sta muovendo più che altro combaci e materiale molto soft, ma anche qui i passi in avanti sono state fatti. Sebbene vi siano pennivendoli sostenuti da editori bigotti che attaccano qualsiasi approccio di uguaglianza da questo punto di vista.

C’è ancora abbastanza da fare

Ed è un peccato, perché quando si tratta di sesso in TV sembra che sia più facile far passare come normalità la volgarità o addirittura il porno eterosessuale piuttosto che un approccio realistico.

Senza nulla togliere alla pornografia che rappresenta un importante mercato dell’intrattenimento e che non deve chiedere scusa per la sua esistenza. Va detto però che il bigottismo dilagante tende spesso a portare la presentazione di questo elemento, a essere sbagliata. Anche quella considerabile canonica.

Per quanto anacronistica ormai è particolare anche rispetto al contesto storico, Sex and the City non viene nominato per caso. È stata la prima serie che ha affrontato il sesso più o meno a 360 gradi. Portando la televisione a dover scendere a patti con il fatto che si tratta di qualcosa di esistente è rappresentabile. E non per forza in maniera romanzata.

Un tempo una delle cose più particolari in TV erano scene d’intimità di Uccelli di rovo. Quello che vediamo oggi e che ci offre il sesso in TV è fatto bene? Di certo quando riesce a non cadere vittima delle critiche di tipo oscurantista è più che accettabile. Soprattutto perché sempre di più gli sceneggiatori si basano sulla realtà. E danno ai propri attori la possibilità di parlare con consulenti che li mettano a proprio agio nel corso delle riprese.

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