Racconti Erotici: Una domenica di fine luglio

L’estate è appena terminata, ed ecco a voi un delizioso racconto erotico selezionato dai migliori newsgroup e blog.

Una domenica di fine luglio

Ho lasciato Parma nel primo mattino, in compagnia di Giusy, con l’intenzione di trascorrere questa domenica di fine luglio distese sulla sdraio a prendere la tintarella, lasciando alle nostre spalle ansie e preoccupazioni.
Un leggero vento marino trascina verso la spiaggia un gradevole profumo di salsedine. L’odore va a mischiarsi alla nauseabonda puzza che proviene dalla pineta dove qualcuno sta arrostendo carne e pesce sulla griglia dei barbecoue. La musica della radiolina fa vibrare le membrane dei minuscoli auricolari che ho applicato alle orecchie. Il fracasso delle persone che mi circondano è continuo. Le loro grida sovrastano la musica delle emittenti radiofoniche. Da ogni direzione giunge insistente, a intervalli regolari, il trillo di qualche cellulare. Uno strepitio di voci, suoni, imprecazioni ed urla mi tiene compagnia in questa domenica al mare. Afferro il flacone di ambra solare e mi metto seduta sulla sdraio. Applico il latte idratante sulle braccia e lo spalmo, senza fretta. Sono in topless, la parte superiore del costume l’ho tolta dopo che sono scesa in acqua per darmi una rinfrescata. Indosso ho un tanga nero così minuscolo da farlo sembrare invisibile. Giusy si alza dalla sdraio, prende dalle mie mani il flacone di crema solare e inizia a cospargermela sulla schiena. Adoro il contatto delle sue mani sul mio corpo. Le dita frizionano con delicatezza i muscoli nella parte posteriore del collo.
Giusy ripete più volte la stessa manovra massaggiandomi con accortezza. E’ rilassante il contatto delle sue mani. Mi corico supina sulla sdraio. Giusy lascia cadere alcune gocce di ambra solare su miei seni. Con le dita cosparge la crema sulle sporgenze carnose che si elevano al centro delle mammelle.
L’insistente contatto delle dita mi provoca l’inturgidimento dei capezzoli.
Distribuisce il latte idratante su tutta la superficie di entrambi i seni agendo con cura e discrezione.
L’azione simultanea delle mani sulla mia pelle mi fa trasalire.


Sono trascinata in un vortice di eccitante passione scatenato dai movimenti delle dita, mosse con maestria sulla pelle del mio corpo.
E’ piacevole abbandonarsi a lei.
Le mani mi esplorano il ventre fino raggiungere il pube.
Con dovizia spalma l’unguento in ogni segreto recesso e piega del mio corpo.

Ho dei sussulti, brevi, ma inconsulti.
Intorno a noi la gente sembra non interessarsi ai nostri giochi amorosi, ai più devono sembrare gesti innocenti quelli di Giusy.
Nella spiaggia le persone sono tutte impegnate a fare qualcosa.
I Vu-Cumprà offrono la loro mercanzia, i bambini giocano a nascondino rincorrendosi fra la selva di sdraio che occupano la spiaggia, gli anziani giocano a carte all’ombra degli ombrelloni, i cellulari squillano, le radioline gracchiano.
Tutti sono in attesa del pranzo di mezzogiorno..
– Bomboloni…bomboloni… bomboloniii…
– Gelati…cornetti… ghiaccioli…
– Cocco…cocco…coccooo….
Divarico le cosce.
Giusy spruzza il latte idratante sulla parte del mio corpo che si estende dalle anche verso le ginocchia.
Strofina le dita sulla pelle massaggiandola.
I suoi gesti sono leggeri, delicati.
Le mani seguono un percorso dall’esterno verso l’interno infilandosi fra le cosce fino a raggiungere l’inguine.

Infine sfiora con l’apice delle dita la passerina.
Il massaggio è tonificante.
Tengo gli occhi socchiusi e non oso guardarla, altrimenti correrei il rischio di abbracciarla, davanti a tutti, senza ritegno.
L’unguento ha per sua natura un’azione idratante, serve ad evitare che si verifichino noiose scottature sulla pelle, su di me svolge soprattutto un’azione umidificante sulla fica che sento bagnata di umore.
Giusy prosegue nella sua opera detergendomi il liquido sulle gambe, fino a raggiungere le falangi dei piedi che strofina con infinita passione solleticandomi gli alluci.
Il modo in cui stuzzica la superficie plantare dei miei piedi con l’azione delle sue dita stimola più di quanto non abbia già fatto in precedenza il clitoride.
Lo sento pulsare in maniera consistente più che in precedenza.
Ritraggo i piedi scostandoli da una parte.
Lei si allontana e va a distendersi sul lettino che sta al mio fianco.
Prima d’immergersi nella lettura di un libro, lancia un ultimo sguardo allusivo nella mia direzione e sorride.
Resto col fiato sospeso.

Lascio che lo stato di eccitazione che mi pervade sbollisca poco per volta.
Inforco gli occhiali da sole e, prima di riprendere la lettura del romanzo la cui lettura ho interrotto in precedenza, mi guardo intorno protetta alla vista degli altri dalle spesse lenti di colore scuro che porto a protezione degli occhi..
Alcuni ragazzi transitano dinanzi la postazione dove sto coricata.
Senza alcun ritegno osservano, compiaciuti, il mio corpo nudo, impudicamente esposto ai loro sguardi.
La pelle abbronzata e lucida riflette i raggi solari e sembra attrarre il loro interesse.
Una coppia di anziani, semi addormentati, che presumo essere marito e moglie, sta coricata sopra le sdraio a poca distanza dai miei piedi.
Accendo la radiolina.
Le vibrazioni della voce di Jennifer Lopez sollecitano i timpani delle mie orecchie.

Condividi l'articolo: