Racconti erotici: Ali di fuoco

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Il bar resta sempre spento quando finisce una partita di calcio, le mie gonne sono roventi al desiderio. Tanti uomini, tutti intenti e guardare il match e la mia femminilità. La mia strategia è un plateale scorgo all’unisono. Amo provocare, amo gli uomini più grandi di me. Sposati, divorziati, scapoli disperati, siedono al mio onore. L’ultimo caffè servito, oggi è stato degno di un altro mio rifiuto. Secondo me da un po’ girano scommesse sul primo che riesce a scoparmi. Vediamo chi vince…

Tu sei sempre l’ultimo ad andartene, e sicuramente il primo ad avermi. Mi eccita vederti intento a corteggiarmi solo per una penetrazione rovente al mio sesso. Dici che stai divorziando da tua moglie ma io non ci credo ma neanche mi interessa saperlo. Stasera però, ho deciso di godere e di farlo miserabilmente con te. Ti lancio un segnale di una donna decisa nel suo fare, nel suo essere. Tu accogli il mio segno a non fraintendere rifugi e mi aspetti fuori mentre io chiudo il bar.

Mi prendi la mano e mi fai entrare nella tua auto. Una lunghissima e pregiata macchina, ti trasporta ovunque, sicuramente sarebbe stata il nostro nido euforico. Ti dirigi verso un punto appartato senza parlare e iniziando ad accarezzarmi le gambe. Siamo entrambi eccitati e il tuo duro inizia a far sentire il suo sfogo. Ti piacciono le ragazzine vero? Sentirti dominatore di una bellezza algebrica e naturale ti appaga vero? Fermi la macchina e ti slacci i pantaloni, desideroso che io modelli la tua arma, mentre tocchi la mia “Testa Rossa”, furiosa al venire.

Infilo la tua possenza dentro la mia bocca, e l’andamento diventa veloce nell’entrare e uscire e tu dirigi le danze tenendomi per i capelli e dicendo parole perverse nei miei confronti. Arriva l’orgasmo, il tuo orgasmo, che preferisco non bere. Mi dici di spogliarmi e piano piano, con fare seducente, eseguo il tuo ordine e dipingo la sfera del nostro piacere. Sei sudato e ti sbottoni la camicia mostrando i tuoi peli superflui di uomo. Il tuo odore è magnetico all’aria, pesante di intensità. Ti metti sopra di me e già neutro di speranze, mi infili dentro i tuoi colpi, decisi e egoisti al mio stare.

Sei preso da un’eccitazione travolgente, sento il tuo corpo, vibrare di contenuti e sostanza. Me lo fai sentire tutto dentro e sei veloce nel tuo spingere. Ti stringo a me, ti graffio la schiena e ti mordo di reazione. Tu continui a escogitare frasi di godere, ti piace sentirti vivo nell’estremo gesto vero? Mi baci con le tue labbra salate e sottili. Spingi dentro ancora e ancora di insaziabile armonia.

Io godo a sentire un uomo che mi annienta di volere. I tuoi muscoli si fondono con il tuo fisico vissuto, sento pulsare il tuo sesso. Mi apri le braccia e mi blocchi con il tuo peso, le tue mani immobilizzano il mio rilassarmi. Le mie gambe sono accentuate a stringerti forte, per sentire meglio il tuo trafiggermi. Stavolta l’orgasmo attende a venire, e insieme ci rivolgiamo al nostro più placato inondare.

Sparisci, ora basta con questi giochetti. Hai avuto ciò che volevi, l’unica e sola volta. Ricordala.

[N.d.a. Potete leggere altri miei “Racconti Sexisti” o acquistare il mio libro “Diario di una Sexista” sul mio blog]

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