Missouri, sexy shop lasciato “all’asciutto” dall’amministrazione comunale

Talvolta ci sono delle notizie, soprattutto in materia di sesso,  che ti portano a pensare, a prescindere dal tuo punto di vista: “solo in America può accadere una cosa del genere“. E non perchè gli americani abbiano qualcosa che non vada. Ma semplicemente perchè gli Stati Uniti hanno da sempre rappresentato  il luogo dell’impossibile che diventa possibile. In questo caso il comune di una cittadina di 5mila abitanti, ha lasciato all’asciutto, ovvero senz’acqua, il sexy shop cittadino.

Il tutto perchè, udite udite, il negozio e ciò che lo stesso vende, sono ritenuti immorali. Io non so voi, ma quando leggo queste cose in merito alla reazione che molte persone hanno ancora nei confronti dei sex toys, sviluppo delle fantasie tristissime e paurosissime alla “Carrie, Lo sguardo di Satana” che davvero fanno cadere ogni velleità eccitatoria. Come se chiunque “osasse” comprare un vibratore, o un lubrificante dovesse passare attraverso un rogo purificatorio.

Boutade a parte, che servono anche per sdrammatizzare, il sexy shop è ormai senza acqua da settimane. Fortuna che la clientela, nonostante tutto, non sembra mancare.  Anche perchè, il Pure Pleasure Center, nonostante venda compendi sessuali commestibili e non, giochi e lingerie, non ha installato al suo interno nessun commercio di materiale pornografico. E su tale assunto basa la sua intera “difesa” rispetto all’amministrazione comunale. Partendo, di concerto, in attacco con delle denunce federali per via del taglio dell’acqua.

Il giudice statale ha dato ragione al commerciante, che già possiede altri cinque sexy shop in tutto lo stato. Ma gli assessori e gli “estremisti” della cittadina non ci stanno a diventare per tutti “l’uscita dell’autostrada dove c’è il sexy shop”. E quindi non solo è stata ritirata l’autorizzazione alla vendita, ma sono partiti anche alcuni sit-in  (poco frequentati rispetto alla clientela, n.d.r.) nei quali è stata richiesta vocalmente la chiusura dell’esercizio.

L’uomo ovviamente non ha intenzione di cedere, attendendo le prossime decisioni della magistratura e fornendo ai propri clienti, l’utilizzo in caso di bisogno, dei bagni chimici.

Photo Credit | Thinkstock

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