Felching: il liquido…è protagonista

Felching: una parola che dietro di se racchiude un mondo. Di perversione più che altro. Ma essendoci persona alle quali questa pratica, attivamente o passivamente piace, bisogna parlarne. Anche per dare ad un qualsiasi lettore una visione totale del mondo del sesso. Sotto questo nome si intende la pratica di succhiare il liquido seminale fuoriuscito dall’ano o dalla vagina dopo l’eiaculazione. In alcuni casi al posto dello sperma si usa latte, opportunamente immesso negli orifizi attraverso dei clisteri.

Si tratta di una pratica che ha un certo successo specialmente in un tipo particolare di pornografia hardcore. E non di rado la stessa viene utilizzata quando si parla di scene di sesso lesbo o di masturbazione. Parliamo di una pratica che ricalca in qualche modo quella della coprofagia, anche se nella maggior parte dei film prodotti dallo showbiz per adulti non si utilizza nemmeno lo sperma se non nella parte di finale della scena.

Ad essere utilizzati con maggiore stimolo sono il latte ed i suoi derivati, come la panna. In quest’ultimo caso, a meno che non si sia degli amanti di questa perversione, difficilmente si riesce a sostenere con nochalance la visione di un filmato del genere. Perché se il latte, quasi sembra comico utilizzato in un contesto del genere, la panna ha una consistenza troppo… “consistente” per poter essere facilmente digerita.

Di solito al felching si appaia il creampie, altra pratica per stomaci forti. Non cadete nell’errore di considerarli la stessa cosa. Vi è sempre quella differenza sostanziale ( in questo caso materiale) che li distingue. Spesso e volentieri nei film esso viene contrapposto ad una situazione quasi di innocenza, ma ancor più facilmente in contesti nei quali a farla da padrona sono i giochi tra donne correlati da falli finti.

Si tratta di una pratica che mette al centro più che la vagina,  l’ano per la sua capacità di trattenere e rilasciare “materiale”.

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