Diario di una Sexista diventa un film

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I lettori più fedeli di Cooletto conoscono già il nome di Luciana CameliMiss Lucy – un’artista eclettica, scrittrice, attrice e performer, che proprio qui si è messa a nudo con i suoi racconti sexisti. Adesso la sua autobiografia erotica Diario di una Sexista (Sangel Edizioni) sta per diventare un film che uscirà il prossimo anno. Luciana interpreterà se stessa, ripercorrendo i passi più importanti del suo Diario.

Il romanzo percorre un 2008 all’insegna dell’esplorazione erotica e sessuale femminile, inseguendo la felicità. Un’amicizia forte e pericolosa che è quella tra Miss (Luciana Cameli), Terry e Vamp, tra notti romane a ritmo di erotismo, feticismo, sesso, mistress e schiavi, omosessualità, e amori a volte impossibili. Come ogni inizio che si subisce, vi è sempre un continuo e una fine.

Fetish Sex, racconti erotici per un nuovo femminismo

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Chi nasce schiava muore schiava.
E non date retta a chi dice il contrario: vi sta mentendo. Vi sta mentendo perchè la schiavitù non è una scelta, non è uno stile di vita, non è un vestito che s’indossa solo qualche ora al giorno. La schiavitù è insieme una condanna e un vanto. È un castigo che sei fiera di meritare. È il dolore di un amplesso brutale, che ti forza al piacere. È la voce del tuo Padrone che ti ordina cosa fare. È l’impronta delle Sue dita che ti frugano tra le gambe fino a farti male. È il piacere, che attraverso il dolore, ti costringe a gridare.

Il fetish non è un’invenzione degli ultimi anni. Le sue origini sono molto più antiche, risalgono addirittura agli anni ’20, quando per reagire al proibizionismo, l’America meno puritana decise di rincorrere un divertimento anche più pericoloso del consumo di alcolici. In questo clima di repressione sociale e sessuale, il fetish attecchì e si diffuse in fretta, proprio come un’erba cattiva, soprattutto negli ambienti di quella borghesia meno moralista e più aperta alle nuove idee, che annoverava tra i suoi ranghi uomini di elevata cultura ed istruzione, tutti frequentatori abituali di “casini”.

Gli anni ’20 furono anche gli anni in cui, per la prima volta, alle donne fu riconosciuto il diritto di voto, evento che permise al movimento femminista di lasciarsi alle spalle quegli ideali di pietà, purezza, sottomissione e domesticità che aveva relegato la donna al governo della casa come rifugio dalle tentazioni di tutti i giorni. Perciò non deve stupirci che fra i primi sostenitori della cultura fetish, si ritrovino anche molte donne. Anzi, il fetish, come moda e come stile di vita, era visto come un segnale di quell’emancipazione femminile tanto agognata.

Giappone, gli hotel dell’amore in un libro

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In Giappone le famiglie sono numerose, le case sono piccole e la privacy è rara. Di conseguenza gli alberghi a ore si trovano d’appertutto, per soddisfare il bisogno di intimità che colpisce non solo le coppie clandestine, ma anche quelle unite regolarmente in matrimonio. Proprio queste sembrano essere le più esigenti, le più desiderose di fare nuove esperienze, anche bizzarre e trasgressive. Così sono nati gli “hotel dell’amore“, spesso arredati con stanze a tema per soddisfare le fantasie più diverse.

Ora tutte queste stanze si possono ammirare nel libro di Misty Keastler, dal titolo “Love Hotels: The Hidden Fantasy Rooms of Japan” che raccoglie più di 70 fotografie di camere d’albergo a tema erotico. Stanze arredate come uno studio medico, per gli appassionati di medical fetish, come vagoni della metropolitana, biblioteche, stanze fornite di gabbie ed accessori sadomaso, oppure con una giostra per bambini per i cultori dell’ageplay. E per finire c’è addirittura un igloo. Ma altri esempi li trovate nella nostra piccola gallery.

Un libro per dire, fare, l’amore

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Devo ammettere che non ho mai nutrito molta simpatia né per i libri autoprodotti, né per gli autori che si nascondono dietro uno pseudonimo, per due motivi. Il primo si basa sulla costatazione che molte autoproduzioni letterarie sono caratterizzate da una bassa qualità di scrittura. Il secondo, invece, è più squisitamente personale. Anche io scrivo, e su ogni racconto o romanzo, bello o brutto, ci ho sempre “messo la faccia”, insomma la mia firma, nero su bianco. Ma per ogni cosa c’è sempre l’eccezione che conferma la regola, come nel caso di questo piccolo, prezioso libro dal titolo “Dire, fare l’amore”. L’autore si chiama Marco, ma in rete è più conosciuto come Inachis Io.

Inachis Io è il nickname di un professionista dell’editoria, uno di quelli che chiameremo “addetti al settore”, uno che narra di desideri forse incompatibili con l’immagine seria di chi lavora in campo editoriale. Inachis Io, infatti, è anche il nome di una farfalla, simbolo di leggiadria e libertà. Proprio la libertà, intesa come respiro ampio dell’Eros, è il filo conduttore delle storie che compongono “Dire, fare l’amore”, frizzanti racconti post-erotici nati sull’omonimo blog dell’autore.

Dal blog al libro: una escort di lusso si confessa

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Veste Chanel, è giovane, ha una solida e ricca famiglia ebrea alle spalle. Abita a Islington, l’ex quartiere londinese di Tony Blair. Laureata con il massimo dei voti, ama leggere e parla correntemente francese e italiano. Per qualcuno della sua estrazione sociale, ha certamente scelto una professione insolita, il mestiere più vecchio del mondo: fa la “call girl“, la ragazza squillo. Come nome d’arte ha usato Belle de Jour, ispirandosi al film di Bunuel in cui Catherine Deneuve interpreta una signora della buona società parigina dalla doppia vita, ed è diventata famosa per aver messo in rete il diario dettagliato della sua attività nel suo blog, poi diventato un libro.

Lettera aperta ad un amante, le confessioni erotiche della scrittrice Tinta

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Ossessione, perversione, passione, schiave di se stesse e degli altri, desiderio infinito. Questo e altri argomenti, sono presenti nel libro “Lettera aperta ad un amante” (Wip Edizioni) della scrittrice Tinta. Una lunga lettera, sentita, senza limiti e tabù, la passione di lei, la freddezza di lui come solo il carattere di una vera donna e di un vero uomo possono avere. Due figure diverse, opposte, che si attraggono ma non si capiscono. La protagonista vive tra erotismo, sesso perverso, e paure, timore di sbagliare o non essere all’altezza. Ci sono schegge che hanno il colore del rosso, Tinta sa bene cosa vuol dire desiderare qualcuno che non è come vorrebbe.

Nero Fluorescente, il libro erotico di Erika Polignino

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Ispirato a una storia vera. Viola è una sorda disoccupata. Visoni e ideali in uno specchio rotto. Feticismo e protesi acustiche fustigano. Fin dentro il vostro cuore.

La poesia si fonde con il racconto tormentato di una cruda realtà. Un percorso di vita fatta di paura, timori di non essere capace di fare, solo perchè la società ci fa sentire inferiori ad altri. Non esiste sensibilità e opportunità, quando ti manca almeno uno dei sensi che ogni essere umano deve avere. Ci si blocca e ci si distrugge. “Nero Fluorescente” è il libro della scrittrice Erika Polignino, pubblicato dalla Giraldi Editore, è una pugnalata al petto che ti trafigge e nella profondità cattura gli stati d’animo. Viola è una ragazza che prova, cade, si rialza e alla fine con il timore di essere felice, si accontenta di ciò che la vita le offre, per vivere e sopravvivere.

Ogni mio desiderio: l’autobiografia erotica di Stella Black

Ogni Mio Desiderio di Stella Black

Ogni mio desiderio” è probabilmente il libro erotico più potente che sia stato pubblicato negli ultimi anni. Il romanzo racconta la veria storia di Stella, e i dettagli della sua passione con Daddy, un uomo più vecchio di lei, un autentico dominatore, che farà attraversare a Stella affascinanti ma pericolosi territori.

Rimasta orfana, Stella è stata allevata in una tenuta di campagna in compagnia di un’amabile ed eccentrica nonna. L’assenza di un padre ha riempito la sua immaginazione, le sue fantasie si sono evolute in un desiderio sessuale verso un uomo molto più grande di lei che la protegge e insieme la domina totalmente. Quando Stella incontra Daddy (l’uomo è indicato con questo soprannome per tutto il libro), è ancora una ragazza selvaggia e spregiudicata, che vive la sua vita senza freni, senza limiti. Daddy per lei incarna la figura perfetta, il solo essere umano in grado di darle il controllo che cerca. Con lui, comincia un viaggio erotico lungo i territori proibiti del sesso e del peccato, in una relazione che alterna momenti tristi ad altri divertenti, il tutto accompagnato dalle pungenti osservazioni di Stella, che più di una volta fanno riflettere il lettore su fino a che punto il desiderio può spingere due persone.