Bondage? Amato dai giovani

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I giovani amano il sesso. Ed il bondage. Più quest’ultimo quasi che il tradizionale rapporto sessuale. Niente di male e viva la fantasia a patto che, ovviamente, si conosca la materia e che non ci si spinga più in la di quel che si conosce. I legamenti non sono uno scherzo: per godere e farlo in sicurezza bisogna essere preparati.

Sarà stata E.L James con le sue Cinquanta Sfumature di grigio, sarà che ci siamo intorpiditi un po’ tutti, ma il bondage sta andando come non mai in questi ultimi tempi. Il che non è affatto male: di sicuro la sessualità, l’eccitazione, la voglia di fare sesso si vivono in modo decisamente migliore  e più libero rispetto al passato. Ma soprattutto se parliamo di questa pratica la sicurezza deve essere messa al primo posto. Il bondage come termine parla di costrizione fisica. Chi lo pratica però, ama la libertà di sensazioni che la privazione del movimento reca al corpo, amplificando il piacere. Sono diverse le tecniche di bondage che vengono insegnate o tramandate. Focalizzatevi su queste due parole: non si può inventare la propria esperienza. Bisogna apprendere, vivere e mettere in pratica.

Un foulard stretto alle caviglie ed ai polsi non può essere considerato pericoloso: un legamento della tecnica shibari mal eseguito sì, con conseguenze devastanti. Ricordate la ragazza morta un paio di anni fa? Rischi ed imprevisti non calcolati e piuttosto che l’orgasmo con il “breath control”, si rischia purtroppo di raggiungere l’aldilà. Personalmente pensare che i più giovani amino il bondage più di ogni altra pratica sessuale, mi spaventa. Per la scarsa attenzione che solitamente impegnano in questo campo: non si riesce a fargli fare del sesso sicuro, figurarsi il bondage! L’unica speranza è che partano dalle basi, informandosi, iniziando con il bondage dolce fino ad arrivare al sesso più estremo attraverso una vera consapevolezza.

Photo Credit | Thinkstock

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