Asessualità e il rispetto che merita

Il concetto di asessualità qualche anno fa era difficile da comprendere: la scarsità di informazioni e confronto pesava molto. Ora è possibile comprendere con più facilità questo tassello della sessualità umana, dandogli il rispetto che merita.

Capire l’asessualità fino in fondo

Capita spesso che se qualcosa suona di diverso da quello che è considerato come abituale che si tenda proprio a non volerlo capire. Nel caso dell’asessualità è un approccio sbagliato. E la ragione sta nel fatto che prendere in considerazione questa parte dello spettro della sessualità può far comprendere a noi stessi molto di più di quello che pensiamo su di noi.

Un problema che non hanno spesso i giovani della generazione Z che più aperti sul tema e sulla sessualità in tutte le sue salse non hanno paura di accettare la propria fluidità tanto quanto quella di non provare libido o attrazione per gli altri. Il sesso è importante nella vita delle persone, ma non è detto che debba per forza essere parte della coppia. Un asessuale può avere desiderio ma avere voglia di fare solamente da solo, attraverso la masturbazione.

Ed essere asessuali non significa poter avere una storia solo con persone asessuali. È necessario comprendere che le sfumature di ciò che noi siamo sono molte e si può essere ad esempio demisessuali (quindi provare attrazione solo quando subentra un forte legame emotivo) e panromantici e quindi provare coinvolgimento a prescindere dal genere.

La prima caratteristica è parte dello spettro asessuale.

Niente è tutto nero o bianco


Niente è tutto nero o bianco quando si parla d’amore e sesso ed è possibile trovare dei compromessi per avere delle relazioni importanti e felici. Sempre che lo si voglia. La maggiore consapevolezza del concetto di asessualità ha portato i più giovani soprattutto a non fare sesso per forza. Ad accettare di non avere desiderio e quindi a non sforzarsi per forza se non hanno voglia. C’è maggiore dialogo, i propri desideri si mettono sul “tavolo delle trattative“. E c’è quindi maggiore rispetto tra le parti.

A seconda dell’espressione dell’asessualità ci sono esperti che la considerano una sessualità al pari dell’eterosessualità e delle altre. E c’è chi pur non negando tale approccio sottolinea che potrebbe avere influenza il percorso di personalità fatto o una certa predisposizione biologica. In tutti i casi tutti sottolineano che non ha niente a che fare con l’astinenza sessuale. E che l’importante è comprendere se stessi e stare bene con se stessi.  Senza costringersi a esperienze che non si vogliono fare.

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