Vajacial, il trattamento di bellezza per la vagina

Dopo il vajazzling, la tecnica di applicazione di brillanti e strass ideata per rendere più brillanta la propria vagina, ecco approdare ora in tutti i centri estetici americani il vajacial, un trattamento estetico completo studiato appositamente per rendere più tonica e giovane la propria vagina.

Il vajacial, l’equivalente di un trattamento di bellezza facciale, è stato lanciato da poche settimane nei centri estetici americani e britannici guadagnando un ottimo successo grazie all’esigenza, sempre più vicina, di sfoggiare una zona bikini sexy e perfetta, libera dai rossori e dalle irritazioni tipiche delle cerette inguinali più feroci.

Ma come si svolge un trattamento vajacial? Abbiamo visitato per voi i siti web di qualche centro di bellezza e, tra una testimonianza entusiasta e qualche fotografia di facce (e vagine) rilassata e soddisfatte, abbiamo scoperto che il vajacial si attua grazie a una maschera di bellezza alla papaya stesa sulla pelle della vagina subito dopo la depilazione brasiliana; un momento di detersione che dura circa 50 minuti e che regala, al termine del trattamento, una pelle libera dai rossi e dai peli incarniti permettendo alle donne di sfoggiare una vagina tonica, profumata e perfettamente depilata. Un sogno.

Le donne che hanno provato la vajacial non hanno dubbio sulla sua efficacia e una delle donne che hanno creato questo trattamento e ancora oggi una delle estetiste più famose, Katherine Goldman, ha dichiarato che la pelle della vagina ringiovanirà di molti anni sfoggiando una morbidezza e una tonicità unica: insomma, come dice la stessa signorina Goldman, “grazie al trattamento vajacial la vostra signora vi ringrazierà a lungo e vi saprà ripagare di ogni sofferenza patita durante la depilazione brasiliana. Il vajacial è una vera e propria rinascita”.

In attesa che il vajacial arrivi in Italia siete pronte a sminuzzare frutti di papaya e frullarne la polpa per una maschera di bellezza rigenerante?

Photo Credits | Thinkstock

Condividi l'articolo: