Testosterone alto? Le donne preferiscono la masturbazione

Preferite la masturbazione al sesso? Amate la sessualità maschile ma il desiderio di toccarvi vi coglie spesso durante la giornata? Preferite il vostro tocco a quello del vostro compagno? Forse avete un livello molto alto di testosterone.

Vagina parola proibita: si cercano sinonimi

La parola “vagina” è stata proibita dal governo del Michigan che, durante una seduta dedicata all’interruzione di gravidanza, ha visto due sue rappresentanti femminili utilizzare la parola incriminata. Il termine, pronunciato durante una comune riunione, sembra aver offeso le sensibili orecchie dei rappresentanti repubblicani maschili che, in tutta risposta, hanno deciso di bandire le due donne dall’assemblea e bandire per sempre la terribile parola dalle pudiche aule governative.

Dimmi come cammini e ti dirò quanti orgasmi hai

Un paio di tacchi che fanno rumore sull’asfalto, due gambe che si muovono svelte e una gonna che si muove assecondata dai passi e dal vento: la camminata di una donna affascina, cattura gli sguardi e svela anche la passionalità con cui si muoverà sotto le lenzuola. Gli scienziati belgi hanno lavorato a lungo per comprendere la relazione tra modo di camminare e orgasmi avuti a letto, una ricerca un po’ bizzarra che pare però abbia ricevuto numerose conferme da parte degli uomini.

Orgasmo vaginale o clitorideo? Lo rivela la forma delle labbra…

La scoperta ha davvero dell’incredibile e, con un po’ di studio e appplicazione, potrebbe davvero farvi guadagnare qualche punto con la donna che state corteggiando. Pensate di incontrare una ragazza meravigliosa a un bancone del vostro bar preferito: lei è molto bella, ha un fisico mozzafiato e capelli lunghi e morbidi. Le guardate il seno e salite con lo sguardo fino alle sue labbra che, quasi parlandovi, vi suggeriscono la stimolazione migliore per un piacere che toglie il fiato. Fantascienza? Lo psicologo e professore universitario Stuart Brody giura: è tutto vero.

Sssh.com: il primo sito erotico per donne

Finalmente un sito erotico dedicato esclusivamente alle donne, un luogo virtuale dove poter trovare le immagini che piacciono alle donne e i video che sono stati creati appositamente per eccitarle, un sito web creato da chi crede fermamente che tra la pornografia maschile e quella femminile ci siano moltissime differenze. E in effetti, basta aprire un qualsiasi sito pornografico destinato agli uomini e dare un’occhiata a Sssh.com per notare che, in effetti, tra i due ci sono davvero moltissime differenze.

Quando gli orgasmi sono troppi

troppi orgasmi

Signore, a sentir parlare di donne che hanno continuamente orgasmi senza il minimo sforzo sale un pò d’invidia. Molte di noi sperimentano miliardi di posizioni sperando di concludere il rapporto con un gran finale degno di tanta fatica mentre ci sono poche elette che con una semplice vibrazione del treno raggiungono l’orgasmo. Ma saranno davvero così fortunate? Se interpellassimo Jeannie Allen probabilmente non sarebbe nemmeno incline a scherzarci su e risponderebbe con un no secco.

Jeannie Allen è stata la prima donna a dichiarare, nel 1995, di avere orgasmi spontanei al di fuori del rapporto sessuale. La donna lamentava stati di eccitamento continui, indipendenti da qualsiasi immagine sessuale o stimolo fisico. I primi medici a cui si è rivolta le hanno consigliato lo psicologo, il suo ginecologo le ha fatto i complimenti per essere il sogno erotico di ogni uomo, ma nessuno ha pensato potesse trattarsi di una malattia. Con il tempo si è scoperto che gli orgasmi, per lei e per le altre donne che soffrono dello stesso disturbo, sono l’effetto collaterale della sindrome P.G.A.D. ossia la persistent genital arousal disorder (anche nota come P.S.A.S: Persistent sexual arousal syndrom). Questa particolare sindrome rende le attività banali come prendere un caffè con gli amici, andare al cinema o lavorare, piuttosto complicate e provoca nelle donne che ne soffrono stati d’ansia, frustrazione e depressione. La medicina d’altronde non ha ancora dato risposte concrete, le cause di questa bizzarra malattia sono ancora ignote e le cure lontane.

Come sono nati i primi sex toys? Una breve storia tra scienza e superstizione.

dildo per il trattamento dell'isteria femminile

Anche se è difficile crederlo, i primi sex toys sono molto antichi. Molto diffusi nell’antica Grecia, venivano chiamati “Olisboi” e venduti sulla rotta del Mediterraneo come “aiuto alle signore sole“. Gli Olisboi erano un semplice pezzo di cuoio o di legno, da spalmare con olio d’oliva per lubrificarli. Erano, insomma, una versione primitiva degli odierni dildo, ed ebbero subito un discreto successo, anche se il loro commercio veniva fatto sottobanco. Ma il carattere di segretezza cresciuto attorno ai sex toys, perdurò molto a lungo. Fino all’epoca vittoriana, infatti, la sessualità femminile non era propriamente riconosciuta come tale, e trattata quasi come una malattia.

Il primo vibratore vide la luce nel 1869. Il suo inventore fu il medico psichiatra George Taylor, che costruì una sorta di aggeggio molto rudimentale alimentato dal vapore, che serviva al trattamento di quella che all’epoca era chiamata “isteria femminile“. Essere donna e nutrire un forte desiderio sessuale era infatti considerato un disturbo della mente, ed il massaggio della vulva serviva appunto a dare “sollievo” a quelle povere sfortunate.

Il sesso dopo il divorzio non è un tabù

sesso dopo il divorzio

Quando ci si sposa è normale pensare che sia per sempre. Purtroppo in alcuni casi, l’unione che vorremmo eterna si rivela solo un affetto temporaneo, con le conseuenze che noi tutti sappiamo. Il divorzio è un trauma per molte donne, soprattutto per quelle che hanno passato molti anni insieme ad un’altra persona e poi sono state lasciate. Le abitudini, anche sessuali, sono difficili da abbandonare, e l’idea di ritrovarsi a letto con un altro uomo può dare più paura che piacere. E’ difficile immaginare di aprire il proprio cuore a un altro, ma se si vuole godere pienamente della propria sessualità, è necessario buttarsi il passato alle spalle e accettare l’idea di ricominciare con una persona diversa.

Dopo il divorzio possono verificarsi due situazioni: o si perde interesse per il sesso, almeno per i primi tempi, oppure si sente il bisogno di una forte carica di erotismo. Ma in tutti e due i casi, il sesso dopo il divorzio è in parte un mezzo per ritrovare l’autostima che va in pezzi quando una relazione finisce. Ciò non vuol dire che bisogna fare sesso occasionale per tornare a stare bene, piuttosto è meglio non perdere mai di vista quanto una donna può essere attraente anche senza un uomo al suo fianco. Ma come si fa a capire che si è pronte a fare sesso dopo il divorzio? Chiariamo subito che non esiste una regola per determinare il momento giusto per fare il grande passo.