Come sono nati i primi sex toys? Una breve storia tra scienza e superstizione.

dildo per il trattamento dell'isteria femminile

Anche se è difficile crederlo, i primi sex toys sono molto antichi. Molto diffusi nell’antica Grecia, venivano chiamati “Olisboi” e venduti sulla rotta del Mediterraneo come “aiuto alle signore sole“. Gli Olisboi erano un semplice pezzo di cuoio o di legno, da spalmare con olio d’oliva per lubrificarli. Erano, insomma, una versione primitiva degli odierni dildo, ed ebbero subito un discreto successo, anche se il loro commercio veniva fatto sottobanco. Ma il carattere di segretezza cresciuto attorno ai sex toys, perdurò molto a lungo. Fino all’epoca vittoriana, infatti, la sessualità femminile non era propriamente riconosciuta come tale, e trattata quasi come una malattia.

Il primo vibratore vide la luce nel 1869. Il suo inventore fu il medico psichiatra George Taylor, che costruì una sorta di aggeggio molto rudimentale alimentato dal vapore, che serviva al trattamento di quella che all’epoca era chiamata “isteria femminile“. Essere donna e nutrire un forte desiderio sessuale era infatti considerato un disturbo della mente, ed il massaggio della vulva serviva appunto a dare “sollievo” a quelle povere sfortunate.

Nel 1882, il medico britannico Joseph Mortimer Granville disegnò uno strumento simile a quello di Taylor, ma molto più piccolo, quasi tascabile, e alimentato a batteria, dotato di un congegno che serviva a variare le vibrazioni. Questo, nelle intenzioni di Granville, avrebbe facilitato lo studio delle sensazioni dei pazienti. La nota curiosa è che Grenville rifiutava decisamente l’ipotesi che il suo apparecchio venisse usato nel trattamento dell’isteria femminile, mentre incoraggiava il suo utilizzo tra gli individuidi sesso maschile, come semplice massaggiatore per alleviare la stanchezza muscolare. La popolarità dei vibratori, però, aumentò grazie ad altri fattori.

Tra il 1900 e il 1920, in Europa e in America, la maggior parte delle case erano fornite di energia elettrica, e il vibratore diventò uno dei primi “elettrodomestici” presenti nelle case. Il segreto del suo successo si deve soprattutto agli astuti pubblicitari, che incoraggiavano i mariti a comprarli per le loro mogli, con la scusa che un uso costante le avrebbe mantenute sempre giovani e belle. Questa astuzia permise al vibratore di acquistare il carattere di sex toy, di giocattolo sessuale, invece di rimanere ancora classificato come dispositivo medico.

Dal pezzo di legno intagliato, fino al moderno vibratore di ogni forma e dimensione, sono trascorsi diversi secoli. Ma voi amiche di Cooletto, che ne dite? Non siete contente che i tempi siano cambiati?

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