Racconti erotici: Tradimento Sexista

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Non avevo mai tradito il mio ragazzo, ma quella volta il peccato mi indusse a mentire. Il mio fidanzato aveva un amico molto intrigante e mi attraeva tantissimo, e neanche a lui sembrava dispiacere le mie attenzioni. Una sera, alla fine di un concerto, il mio ragazzo riporta altri suoi amici a casa, con la sua auto, e mi dice di andare con Marco, dato che abitavamo sulla stessa via del ritorno alla meta. Io già ero una scintilla e in preda a un fuoco di litigio e inganno verso di me. Sapevo che se ci avesse provato non mi sarei tirata indietro. Avevo un vestitino corto e le bretelle che modellavano i miei seni. Lui con i pantaloni stretti lasciava intravedere un pacco regalo che avrebbe reso felice la mia instabilità.

Sesso di gruppo, coscienza e rispetto

Il sesso di gruppo, è un’attività sessuale con 3 o più persone. Si può usare anche la parola orgia o gang bang, ma hanno varianti differenti. Il sesso collettivo c’è sempre stato fin dai secoli passati, oggi purtroppo a volte viene associato a violenza carnale di una donna. La violenza sessuale avviene quando una o più persone che decidono di svolgere questa pratica sessuale non sono coscienti di ciò che fanno o si usa la forza per raggiungere i propri scopi. Nell’ambito di gang bang, durante la pratica sessuale possono avvenire penetrazioni multiple, cioè l’intervento contemporaneo di più soggetti maschili in una donna, penetrata nella vagina, nell’ano e in bocca. Gli uomini possono anche, a turno, contendersi la donna in questione, e masturbarsi guardando le scene di sesso. In queste situazioni, la donna è la protagonista assoluta dell’attenzione maschile. A volte però il rapporto sessuale può avvenire con un solo uomo e due donne, invertendo i ruoli delle prestazioni. In situazioni di Bdsm, spesso viene praticato il tickling, cioè la tortura erotica o il solletico.

Racconti erotici: Natale Sexista (Parte II)

Domani vi aspetta l’ultima parte di “Natale Sexista”

Mi alzo, bendo la mia schiavetta, eccitata di vergogna, intrepida di sentire il mio tocco. La torturo un pò, con una rosa bianca coperta di spine. Colleziono tratti del suo corpo femminile, delicato di natura e scalfito di premura. Scopro le sue rotondità e ne lascio ferite di passaggio. Lei si muove e geme di piacere, ed io le faccio sentire anche il profumo di quel fiore che è bianco come lei e ora rosso come i suoi segni. Accarezzo la sua intimità, bagnata e vogliosa di stile. Lascio decidere alla mia arma quale sarà la mossa vincente e la bacio mentre mi sento possente. Mi scaglio di superiorità su di lei, punendola per atti impuri. Premo con le spine come simbolo di speranza, in una dolce persuasione che rende dolente l’attesa. Io sono la Miss, la regina del peccato, la maldestra giocatrice di destini. Improvvisamente con la mia amata piuma e con la mia bocca, le curo le ferite, medicando ciò che è passato. La tocco con le mie dita penetranti e inizio a sentire il sapore della sua intimità con la mia lingua, e lì afferro il mio giro alla sua venuta. E’ un brindisi che devo fare per calmare la quiete.

La Sexista Gloria, schiava del gioco

Appuntamento ogni domenica con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

E’ un gioco delizioso animare la serata, potrei svegliarmi ed accorgermi di essere felice. Io mi sono descritta sempre come una ladra che fugge con il bottino, una menzogna che raccoglie falsità, una peccatrice che ama giocare e fare la dama di corte. Lui mi era davanti e sembrava volesse scivolare in me qualcosa di sensato. Mi lega le mani dietro, mi benda e mi mette in ginocchio.

I miei sensi ora erano confusi, erano senza colori. Potevo immaginare solo di esistere ancora, di avere voglia di giocare alla “Schiava e Padrone”. Domare la mi virilità tende a non avere mai abbastanza di me. Sento che lui mi gira intorno, nudo del suo essere, duro del suo avere. Io sono eccitata e seminuda di intimo. Sono momenti in cui io apprezzo tutto ciò che è limite, pur non avendoli. Mi sfiora con le sue mani in tutto il corpo.

Mi sfiora le labbra con la sua arma, umida e calda di sapore. Sentire l’odore di un uomo che sta decidendo per il tuo bene mi fa impazzire di divinità. Non distinguo più la mia disponibilità. Me lo mette in bocca, voleva farmi bere della sua imminente venuta e io eseguo l’ordine di leccare e schermire quella rotondità. Gestisce lui i movimenti, apro la bocca e inizia ad entrare e uscire dal mio palato, sorreggendomi la testa per dettare gli stessi schemi a ritmo del tempo. Il suo odore e la sua padronanza mi rende impotente al piacere e godo di attrazione. Mi viene in bocca e pretende ogni sua goccia dentro di me.

Obbedisco da brava sostenitrice e ne voglio ancora. Lui decide di riprendere il gioco e io sono già all’opera per far ritornare il suo duro. D’un tratto ci alziamo, senza slegarmi e bendarmi, mi strappa il tanga e inizia a spingermi da dietro. Io sono appoggiata al muro e non avverto distanze tra me e lui, ma solo spazi pieni di sessualità.

Perché diamo importanza alla verginità?


L’atto di perdere la verginità, prima di essere catalogato come una delle tante esperienze sessuali, è comunemente considerato dalla cultura occidentale come un importante rito di passaggio. Questa concezione è stata spesso enfatizzata da molti romanzi e film destinati al pubblico adolescente (basta ricordare il cult per teenager “American Pie”), ma in generale la perdita della verginità può essere vista o come un evento di cui vantarsi oppure come un fallimento di cui vergognarsi, a seconda delle percezioni culturali e del proprio orientamento religioso. Storicamente, il valore attribuito alla verginità è fortemente influenzato dalla percezione dei ruoli di genere. Vale a dire che per il maschio la perdita della verginità viene considerata quasi sempre come motivo d’orgoglio, mentre per la donna il non essere più vergine è spesso visto come qualcosa di cui vergognarsi, tanto che in passato le donne non più illibate erano guardate con disprezzo perché portavano addosso il disonore.

Dall’Inghilterra arriva il kit per il sesso orale


Non fatevi ingannare dall’aria vintage della confezione, dai colori zuccherosi e dall’acconciatura deliziosamente anni ’50 che porta la donna in fotografia. Sono lontani i tempi in cui alla mogliettina, se non gioielli, almeno si regalavano tovaglie, presine e guanti da forno. Oggi per farla felice si deve osare di più. Un compleanno? Un anniversario? Un’occasione speciale? Festeggiate con questo meraviglioso Kit per il sesso orale e regalatevi una notte piccante senza però rinunciare all’ordine o alla pulizia. No, non è uno scherzo. Il sex toy che vi presentiamo è stato pensato per soddisfare tutte le esigenze di una donna moderna che ci tiene al suo look, alla sua immagine.

Fumetti Erotici: Savita Bhabhi pornostar indiana

Savita Bhabhi

Prendete una donna dalle curve perfette, stile Monica Bellucci, e disegnatele i tratti tipici delle donne indiane: pelle color oro e ciccolato, occhi da gatta e lineamenti sensualissimi. Immaginatela sposata, ma talmente innamorata del sesso da non riuscire a resistere a nessuno degli uomini che incontra. Insomma, una porca a tutto tondo se vogliamo essere espliciti e, aggiungerei, leggermente volgari.

La donna che dovreste figurarvi, se avete seguito attentamente le istruzioni, si chiama Savita Bhabhi, è indiana e non esiste: è soltanto la protagonista di un fumetto erotico che, pubblicato sul Web, da marzo di quest’anno spopola tra gli abitanti della rete.

Savita è la classica femme fatale, sogno erotico di tutti gli uomini del mondo, e sa di esserlo. Qualsiasi scusa è buona per darsi a chi le mette gli occhi addosso . Da brava mogliettina, dopo aver provocato con il suo seno prorompente e con il suo sedere perfetto, per un minuscolo istante si tira indietro, ricordando a chi in quel momento sta godendo del suo sesso che è una donna sposata e che suo marito potrebbe rientrare da un momento all’altro. Niente paura: il cornutissimo marito non la scopre mai e l’atto sessuale è sempre visibile in tutto il suo splendore e in tutta la sua completezza.

Lui, lei, e il Vibratore


Macché indignazione, macché imbarazzo. Un vibratore può diventare un ottimo compagno di giochi (erotici) per due, un piacevole diversivo con cui sperimentare cose nuove, e magari ridare smalto ad un’appannata vita di coppia. Insomma il vibratore è il terzo uomo che tutte le donne sognano: discreto e soprattutto instancabile. All’inizio può capitare di essere un po’ diffidenti verso il nuovo arrivato, vuoi perché l’uomo riesce ad essere geloso anche di un pezzo di plastica, vuoi perché la donna potrebbe non apprezzarne l’odore (ahimé, sa un po’ troppo di lattice), oppure la forma, o addirittura il colore. Perché dal vibratore classico, siamo giunti oramai ad una gamma vastissima di giocattolini (sex toys, appunto) che vanno dai falli più realistici a quelli con dimensioni decisamente “impegnative”, per non parlare poi dei doppi falli, dei vibratori anali, di quelli per il clitoride, da scegliere in ogni sfumatura di colore.

Il Kamasutra da automobile, la guida illustrata

Come promesso, ecco per gli amici di Cooletto la guida al perfetto Kamasutra da automobile, che vi insegnerà a fare sesso in macchina (anche la Smart) senza ritrovarvi per forza con un braccio slogato e il corpo pieno di lividi.

Posizione: Ti voglio Adesso!

Pro: la decisione improvvisa di fare l’amore sarà una una bella sorpresa per la tua ragazza.
Contro: se hai dimenticato di mettere il freno a mano la sorpresa l’avrete tutti e due.

Posizione: Scuola Guida

Pro: unisce l’utile e il dilettevole, la scuola guida col sesso.
Contro: lei parcheggia malissimo.

Il Cunnilingus: Cos’è?

Il cunnilingus, ovvero il sesso orale praticato da un uomo ad una donna, è una pratica sessuale diffusissima (e divertente, mi verrebbe da aggiungere), e in alcuni paesi – come gli Stati Uniti – il numero di donne che pratica la fellatio, cioè il sesso orale in cui il protagonista è il sesso maschile, (la “variante sessuale” più diffusa), è quasi equivalente al numero di uomini che pratica il cunnilingus.

Il sesso orale è stato considerato un tabù in gran parte delle nazioni occidentali sin dall’inizio del Medio Evo, in particolare a causa dello stretto ed esclusivo nesso fra sessualità e procreazione, imposto dal cristianesimo di quell’epoca. In funzione di questa connessione, ogni altro tipo di sessualità, non collegata alla riproduzione, risultava quindi impura e perciò severamente proibita.

Grazie al cielo oggi le cose sono completamente diverse anche se a volte questa pratica intimorisce i maschietti. Non tutti gli uomini avvicinano in modo disinvolto il proprio viso alla sessualità femminile, forse per paura di fare brutte figure, o forse per l’odore. Viceversa anche le donne a volte hanno paura di non essere apprezzate dal partner, di non essere abbastanza attraenti; e da qui parte spesso il disagio nei confronti del proprio sesso.

Mettiamola come volete, di qualsiasi pratica orale stiamo parlando (fellatio, deep throating, facesitting, sessantanove, anilingus e, appunto, cunnilingus), ci vuole una perfetta igiene intima.

L’uomo con tutta la delicatezza di questo mondo deve accarezzare la donna, accarezzare il sesso, con dolci baci dati con delle labbra delicatamente inumidite, carezze date con lo sguardo, voglia fatta trapelare dal respiro. Lentamente, delicatamente avvicinarsi alle gambe della partner (significherà non guardarla negli occhi), comunicando in ogni mossa la propria disponibilità e confidenza con quello che si sta facendo. Lei si rilasserà. E inizia la fase dell’intimità reale.