Sesso virtuale, è boom con l’estate

La stima viene lanciata come allarme, noi intanto ve la proponiamo come dato. Il 20% dei navigatori del web, complice la bella stagione ed il caldo che poco predispone ad una maratona del sesso,  esprime la propria eccitazione attraverso il sesso virtuale.  Dipendenza da web o semplice noia? Dipende dai punti di vista anche se per molti la situazione è più grave di ciò che sembri.

I dati vengono infatti lanciati come monito dal dott. Federico Tonioni, il direttore del centro per le psicopatologie dal web del Policlinico Gemelli della Capitale. Secondo il luminare infatti  il sesso virtuale può essere sinonimo di una dipendenza dalla rete e dai suoi strumenti che potrebbe arrivare a manifestarsi anche con una certa ed inaspettata violenza.

Durante la bella stagione aumentano i malati di sesso virtuale, il 20% di chi usa la rete. Soprattutto  gli over 30 stregati dalla pornografia in rete, complice l’eccitazione delle giornate passate in spiaggia.

Non solo, a “soffrire” di tale condizione anche i più giovani che non solo propendono sempre di più per un divertimento “tecnologico” ma non riescono a staccarsi da Facebook, il noto social network. Continua Tonioni:

Segnaliamo anche l’aumento nella nostra struttura della presenza dei genitori che ci chiedono informazioni e consigli su come affrontare il problema dei figli che non si staccano mai da Facebook. Spesso questi padri e madri vengono da noi prima di aver parlato con i ragazzi. Cercano di preparare il terreno a una eventuale richiesta di aiuto e di consulenza.

Seppure un certo allarmismo può essere comprensibile, non bisogna cadere nell’errore di prendere lucciole per lanterne in ogni caso. Spesso il sesso virtuale, tramite la webcam, rappresenta per le coppie  momentaneamente distanti un modo per coccolarsi e condividere un intimità lontana al fine di rafforzare il rapporto.  Demonizzare questa tipologia di intercorso sessuale non serve a nulla.

Photo Credit: Jenna Jameson Virtual sex machine

 

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