Sesso equo solidale in Svezia?

Sesso equo e solidale? Quando sembra di averle sentite tutte sul tema qualcuno ne tira fuori delle nuove davvero interessanti. Questa volta è accaduto con il governo svedese ed una legge in via di sviluppo sull’ “Ars Amandi”.

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Il sesso, secondo il ministro della salute svedese Gabriel Wikoström, dovrebbe entrare nel bilancio statale ufficiale come bene di “fair trade”. In realtà sotto questo “sforzo” di trasformare il tutto in qualcosa di equo solidale vi è la voglia di tutelare la pornografia in modo serio, portando a considerare il sesso e le forme di business collegate allo stesso come qualcosa che apporta un beneficio all’essere umano anche dal punto di vista culturale.

Non deve stupire, addentrandosi un tantino nella storia del sesso nella cultura e cronaca svedese, notare che sia il ministro della Salute ad occuparsi di ciò: la proposta di legge in tutto ciò è abbastanza chiara. Si sta cercando di riformare qualcosa che al momento non lo è affatto per tutelare la salute delle persone. A partire quindi dalla tipologia di porno, che dovrà sottostare ad alcune specifiche ben precise, fino ad arrivare ai sex toys, la cui qualità deve essere testata in modo adeguato.

Addio misoginia e materiali scadenti, insomma. Ed in base alle analisi ed indagini che il ministero della Salute proporrà verranno studiate anche soluzioni per migliorare il sesso dei cittadini svedesi. I tempi per rendere il sesso equo e solidale alla fine, non saranno brevi. Ma si punterà ad un sesso ben fatto e ben vissuto, in modo da lasciare tutti quanti pienamente soddisfatti.

Photo Credit | Thinkstock

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