Sesso e blog: quanti raccontano vita reale?

Il mondo del sesso è ampio e variegato. E fino a qui ci siamo. La gente in linea di massima, coperta da un nickname dice praticamente di tutto, raccontando talvolta per filo e per segno ogni singolo e minimo dettaglio della propria vita sessuale, sapendo di poter contare su un approccio decisamente voyeuristico dei propri lettori. (In fondo chi di noi non lo è?). Ma mai in particolare come in questi ultimi tempi mi viene da chiedermi quanto di veritiero ci possa essere.

Inutile prendere il discorso forum, vengono scritte delle cose così aberranti dal punto di vista della lingua italiana che verrebbe voglia di dire loro: “ Se magari l’unica lingua di tua conoscenza non fosse quella del tuo/a partner e quella utilizzata per il cunnilingus…”; insomma, si comprende al volo che non si tratta di qualcosa di artefatto. E lo stesso si può dire di molti blog, che appaiono decisamente “ruspanti” e difficilmente legati ad un contesto letterario.

E’ la naturalezza della quale si parla del sesso, dei rapporti sessuali, delle pratiche che più si amano a dare prova della genuinità. Ed anche la scelta del social sul quale farlo. Difficilmente ci si imbatte in fake su Tumblr. Difatti ciò che volevo portare alla vostra attenzione sono le storie che ci propone un noto settimanale, che non voglio nominare, e che possiede ovviamente un apposita sezione virtuale. In questo luogo a cadenza davvero serrata vengono date alla “stampa” storie di sesso di ogni tipologia, dal feticismo al sadomasochismo.

Ed ancora prostituzione, trans e voglie più o meno peccaminose espresse sotto forma di diario. In tutti i casi, nessuno escluso, lo stile è lo stesso, il grado di “porcaggine” è lo stesso. Ora, anche volendo alla base un buon servizio di editing delle lettere che giungono in redazione qualche differenza vi dovrebbe essere. Ed invece: zero. Nada de nada. Tutto uguale.

E l’attenzione, così come l’appeal delle storie si appanna. E da l’impressione (solo?) di un totale fake.

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