Cunnilingus: l’arte vista… dalla rete

Il titolo incuriosisce vero? Eppure è nato così per gioco. In attesa di spulciarmi qualche novità interessante da proporvi ho provato a fare un gioco a sfondo seo e mi son chiesta: cosa succede se inserisco nel motore di ricerca di Big G. il verbo “leccare”? Sicuramente niente, mi sono risposta.  Ovviamente mi sbagliavo. Si è aperto un mondo di risultati, tutti ovviamente legati al cunnilingus.  Diamine!

kamasutra I risultati nello specifico poi sono una vera perla di ignoranza grammaticale  e spacconeria. Passiamo, e perdonatemi i francesismi, da un volgare “leccare la fica”, primo risultato prodotto da questa apparentemente innocente ricerca fino ad arrivare al più elegante “leccare la patatina” che fa tanto venire in mente il nostro caro Rocco Siffredi in un altrettanto famoso spot. Tutto quello che c’è in mezzo è una serie di risultati “forumeschi” dove il popolo della rete esprime tutta la sua sapienza. Senza peli (ovvio) sulla lingua.

Ma prima di passare a questo mondo “inesplorato” di “artisti” vorrei parlarvi dei semantici. Di coloro che puntano a stordire con le parole altro modo, (talvolta più nobile) di usare la lingua. Ecco quindi imbattersi in colui che ci spiega che quando si parla di vulve e vagine, piuttosto che leccare sarebbe più giusto utilizzare lappare, termine dallo steso significato riferibile agli animali. Perchè quando si parla di sesso orale, specialmente nei confronti di una donna, la tecnica suggerirebbe l’utilizzo di tale significato.

O colui ancora che tira fuori un probabile (va dato atto) kamasutra for dummies, per spiegare ai lettori che, a prescindere dal sapore, bere dalla fonte del piacere della propria donna, è il top dell’esperienza. Ben vengano i saggi che proclamano tale assunto, ce ne son sempre troppi che ne vogliono di sesso orale, ma pochi che ne danno a profusione.

Tornando ai nostri curiosi forumisti, la maggior parte di loro condivide l’esperienza avuta, spiegando tecniche più o meno probabili e condividendo sapori e ed impressioni. Il top: quando la chiamano micia.

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