Sesso con cadavere: la proposta scandalo in Egitto

sesso con cadavere proposta scandalo egittoSesso con la propria metà…morta? In Egitto ci stanno pensando e, a quanto pare ben presto se non cambieranno le cose, gli uomini di questo magnifico stato sul mediterraneo potranno fare l’amore con il corpo della propria moglie.  A patto, recita la proposta di legge, che la stessa sia morta entro le sei ore dal rapporto sessuale. Un attacco in piena regola di necrofilia sembra essersi impossessato degli egiziani.

Ora, sebbene l’ironia sia facile e le battute da fare sarebbero tante, scherzare sui morti proprio non è pratica auspicabile. Ancor meno solamente immaginare di potere fare sesso con un cadavere. Comprensibile l’amore, comprensibile il dolore del distacco, ma la sveltina cadaverica proprio sfugge da ogni umana comprensione. E’ il Daily Mail a darne notizia, spiegando che il disegno di legge, contenuto in un pacchetto di norme giunte recentemente al Parlamento egiziano, verrà votato a breve.

Il nome di questa normativa?  “Rapporto d’addio“. Tristemente, tra le altre norme in discussione, sebbene non tutte legate al sesso, vivono purtroppo di luce propria la proposta dell’abbassamento dell’età matrimoniale a 14 anni e l’eliminazione del diritto per le donne di avere istruzione e impiego.

C’è chi sostiene che sia un falso, e chi parla di macchinazioni di fedeli di Mubarak. Quel che è certo è che le associazioni di donne ed i media si sono schierati apertamente contro l’intero pacchetto. Tentando di vedere la questione “sesso con il morto” da un punto di vista più leggero mi viene in mente la scena di un film anni 80, “Weekend con il morto” dove il defunto Bernie Lomax riesce (non si sa come) a fare sesso da urlo con la sua amante gelosa. Portando i due protagonisti a  sottolineare come l’uomo riesca a scopare più lui da morto che loro da vivi.

Tornando doverosamente seri, la speranza è quella che un disegno di questo genere non diventi mai legge, non solo perché fare del sesso con un cadavere significherebbe profanare senza giustificazioni il corpo di una donna morta, ma anche per proteggere le donne (quelle vive) da violenze e soprusi che in questo modo non si fermerebbero nemmeno nell’aldilà.

Photo Credit | Thinkstock

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