Sesso, amante “surrogata” combatte per la liberalizzazione dell’orgasmo

sesso amante surrogata combatte per liberalizzazione orgasmoIn America esiste una figura molto particolare, quella della “sex surrogate“, l'”amante surrogata”. Parliamo di donne spesso preparate in sessuologia, che mettono a disposizione le loro conoscenze ed il loro corpo per aiutare le persone a venire a contatto con la propria sessualità e dare sfogo ai loro desideri. Una di loro, la californiana Mare Simone sembrerebbe essere intenzionata a combattere per una sorta di “liberalizzazione dell’orgasmo“.

Diciamola tutta: quando parliamo di surrogate del sesso la prima cosa che ci viene in mente è che la signora in questione di professione faccia la peripatetica e che abbia trovato una maniera semplice e legalizzata di vendere il proprio corpo senza subire alcuna conseguenza. In realtà quello delle “sex surrogate woman” è un mondo un tantino più complicato, che lavora sul filo della legalità e che spesso aiuta, sebbene possa sembrare assurdo anche a risolvere matrimoni.

La liberalizzazione dell’orgasmo è inerente proprio a questo aspetto della professione: il rischio della detenzione per del piacere procurato a dei clienti come terapia, non può comportare una conseguenza penale. Motivazione per la quale la donna ha deciso di farsi portavoce di questo problema con la stampa, raccontando come è il lavoro delle professioniste del piacere e quali sono le pratiche che più di sovente vengono messe in atto oltre al sesso tantrico.

Faccio una marea sconfinata di “azioni” intime. Molto raramente partecipo ad un rapporto sessuale. Talvolta massaggio i genitali, altre l’ano. Altre volte ancora massaggio il perineo o l’area prostatica. Prendo le mani di un’altra persona e le guido verso il raggiungimento del proprio risveglio sessuale. La cosa più difficile è rimanere dalla parte della legalità. E’ una linea davvero sottile.

Combattere per un piacere “libero” ed ottenerlo porterebbe a discreti cambiamenti nella vita di queste terapiste, regolarmente riunite in un albo, che potrebbero in questo modo portare avanti il loro lavoro senza problemi.

Photo Credit | Thinkstock

Condividi l'articolo: