Preservativi elettrici per dare la scossa a letto

preservativo in bocca a donna

In tanti si lamentano dell’utilizzo del preservativo, dimenticandosi di quanto possa essere utile ed importante utilizzarlo per dar spazio alle lamentele del decremento di sensibilità. Cosa direbbero gli stessi se dicessimo loro che è stato messo a punto un condom in grado di “dare la scossa” per aumentare il piacere?

Vi sembra incredibile? Eppure è proprio quello che è stato messo a punto dagli scienziati dello Georgia Tech negli Stati Uniti ed a noi ancora una volta ci viene voglia di inchinarci davanti a tanta perversa inventiva, soprattutto perché riuscita ad essere applicata praticamente in campo medico. Ora, immaginatevi la scena: vi infilate il preservativo, iniziate a fare sesso con la vostra dolce metà e Boom, uno di voi due tocca un tastino sul controller legato al preservativo ed una scarica ovviamente leggera di corrente vi attraversa il pene grazie agli elettrodi apposti sul condom. Gli scienziati che lo hanno messo a punto sostengono che il piacere provato è intenso… ci viene da chiedere se lo hanno sperimentato su loro stessi.

E’ spettacolare tentare di comprendere tutti i ragionamenti che vi possono essere dietro alla decisione di mettersi a lavorare su un simile progetto. Dico:  vi lamentate della perdita di sensibilità, del materiale utilizzato quando addirittura si è passati al grafene che è l’equivalente del non portare nulla…e poi siete disposti a mettervi degli elettrodi per tutta la lunghezza dell’asta? E andiamo su… Ora se vogliamo intenderlo come il sex toys all’avanguardia visto che a quanto pare gli scienziati che lo hanno inventato hanno fatto anche in modo che potesse venire regolato tramite smartphone, possiamo essere sulla stessa lunghezza d’onda. Ma vederlo come possibile sistema anticoncezionale è decisamente esagerato oltre misura.  Sareste effettivamente disposti a rischiare la scossa? Se la vostra risposta è positiva… siamo contenti per voi. Da questo punto di vista noi preferiamo rimanere sul tradizionale.

Photo Credit | Thinkstock

 

 

Condividi l'articolo: