Pene, lunghezza ridotta dallo smog

Chissà se almeno il fatto che il pene risenta dello smog porterà le persone a prendersi maggiore cura del proprio ambiente e dell’aria che si respira: proprio così, l’inquinamento è in grado di ridurre le dimensioni del membro maschile.

Il quale di media, rispetto a 15 anni fa, è più corto. E per quanto sia vero che l’importante è saperlo utilizzare bene al momento giusto, va detto che un po’ più di attenzione all’ambiente circostante non può che fare bene se sempre più studi internazionali sottolineano come geneticamente ci siamo messi nei guai da soli per ciò che riguarda la lunghezza del pene. E questo è accaduto perché con lo smog gli interferenti endocrini hanno avuto modo di alterare l’equilibrio e la funzione degli ormoni. A provarlo un nuovo studio italiano pubblicato sulla rivista di settore Human Reproduction.

Non solo meno spermatozoi, ma anche meno centimetri e non solo nel pene visto che ad essere interessati, come spiegato dall’endocrinologo Carlo Foresta a rimetterci sono anche i testicoli. Lo studio, condotto su mille ventenni veneti, ha mostrato una riduzione del numero di spermatozoi prodotti e una variazione della grandezza dell’apparato genitale esterno che non avverrebbe solo all’interno dell’utero:

Tutti questi segni depongono per una interferenza da parte dei composti chimici ambientali sulla attività degli ormoni testicolari nel maschio. Queste interferenze possono manifestarsi sia durante lo sviluppo della fase embrionale che durante la fase adolescenziale fino all’età adulta, portando quindi a possibili conseguenze negative sul potenziale di fertilità dei giovani uomini.

Forse è bene imparare a rispettare l’ambiente sul serio.

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