Nymphomaniac, la critica: porno mal fatto

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Ve lo aspettavate anche voi che Nymphomaniac ricevesse delle critiche delle abbastanza pesante da coloro che lo hanno visto? Noi un pochino si è ci è bastato vedere il trailer per pensarlo. Il nostro atteggiamento era di curiosità più altro: il termine “porno mal fatto” utilizzato da alcuni critici non ci era passato minimamente per la testa. Eppure è saltato fuori anche questo.

Ricordate quando vi abbiamo presentato il trailer parlando di come la censura si stava per abbattere in modo crudele e che qui in Italia al momento di speranze di vederlo non ne avevamo? Su una cosa forse avevamo soprasseduto o comunque non eravamo entrati nello specifico: quando parlavamo di trailer NSFW  non vi avevamo raccontato proprio tutto quello che vi avevamo visto anche se l’immagine scelta per il nostro post era forse la più “pulita” estraibile per farvi capire di che film si trattasse. Stellan Skarsgård, uno dei protagonisti, continua giustamente a difenderlo. Definirlo pornografia è sbagliato secondo lui. Quel che ci sentiamo di rispondergli è che non si può parlare di porno mal fatto o di classica pornografia, ma fare finta che Nymphomaniac non abbia al suo interno scene di sesso esplicite quanto quelle che trovi gratis o a pagamento in rete è una balla belle e buona. Poi che in alcuni casi siano state utilizzate pornostar come controfigure da alcuni… è ancora un discorso differente.

Ovviamente il film ha una trama, una di quelle strazianti l’animo in diecimila modi diversi, ma la ha rispetto ad un classico porno. Ma rimangono le threesome, i pompini, carrellate di peni random e sesso anale. Tanto tanto sesso in generale che se venisse usato come materiale da masturbazione la faccenda non ci scioccherebbe affatto.  Nell’anteprima privata, ci sono volute 4 ore ai presenti per completare il film, intramezzate da cibo e acqua per riprendersi. Sarà un successo ai botteghini? Non sappiamo. Di sicuro farà parlare di sé.

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