Il nuovo punto G? Le caviglie

nuova zona erogena?Buoni tutti: morto un punto G se ne è fatto subito un altro. E che punto…. Nemmeno il tempo di metabolizzare il lutto per l’ennesima morte del punto misterioso del piacere femminile, che gli scienziati ci regalano qualcosa a cui pensare, e sul cui, diciamocela tutta, ridere un pochino. Sarebbe stato individuato infatti un nuovo “punto G” sulle caviglie.

Ora, per cortesia, prima di lasciarvi andare a stimolazioni con il vibratore g-spot o tentare di convincere il vostro partner a strusciare il suo pene su questa particolare parte anatomica per vedere se funziona davvero e riuscite a provare l’orgasmo più intenso della vostra vita, è necessario sottolineare una cosa. Il nuovo punto del piacere è stato scoperto da una squadra di ricercatori della Wake Forest School of Medicine del North Carolina, negli Stati Uniti.

Ed è stato individuato nel corso di una ricerca dermatologica. Non eccitatevi troppo quindi. Si è infatti scoperto, provocando un forte prurito su caviglia, avambraccio e schiena “con una pianta dotata di piccoli peli irritanti”, che grattando subito dopo in maniera adeguata la parte colpita, il piacere provato dalla persona è paragonabile a quello sessuale, parimenti di un orgasmo come si deve.

Grattarsi è piacevole? Secondo i partecipanti alla sperimentazione farlo sulla caviglia è il massimo. E sarebbe la maggiore esposizione che si fa di questa parte del corpo rispetto al passato a farne una parte tanto sensibile. Specialmente se si aspetta del tempo prima di  “grattare” il prurito in questione.

Non è fantascienza, non preoccupatevi, semplicemente a livello fisico la caviglia (sia maschile che femminile) dimostra di avere una maggiorata sensibilità. Al tal punto di paragonare il piacere nello “smanettamento” della stessa a quello dell’orgasmo. E chissà che ulteriori studi non indichino anche delle stimolazioni in grado di rendere questa parte del corpo una zona erogena in tutti sensi.

Nel frattempo… accontentiamoci di esserci fatti qualche risata.

Photo Credit | Thinkstock

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