Fighting dirty 2: video guida o videogioco?

Quello che sto per recensirvi non è un gioco vero e proprio nel senso del termine. E più che un hentai quasi potrebbe essere catalogato sotto la dicitura di semplice animazione pornografica. Vi parlo di Fighting dirty 2. Non ho mai avuto a che fare con il primo capitolo, ma se tanto mi da tanto, di certo deve essere divertente come ciò che sto per raccontarvi.

Definirlo in poche parole è possibile: si tratta praticamente di una sorta di guida al sesso illustrata. Non perché si fregi di comportarsi a mo’ di enciclopedia, ma perchè affronta uno dopo l’altro, secondo una sequenza temporale ben precisa, diverse tipologie di rapporto.

Prima di iniziare ad elencarvele, non si può fare a meno di spiegarvi i protagonisti. Sono due donne. Una però nasconde una sorpresa, è un trans dotato di un membro che a misurarlo probabilmente consta in mezzo metro. Stuzzicando un po’ la sua compagna, riesce a porre sul suo clitoride un anello d’oro. Grazie a quello la donna diventa immediatamente la sua schiava del sesso.

Nel suo essere pornografico, questo “video-cartone” è decisamente femminista. Prima di tutto la protagonista dotata di membro pensa al benessere della sua compagna, producendosi in un sesso orale che la nostra “eroina” trova decisamente soddisfacente. Dopodiché si passa allo scambio delle parti: ed è l’ora del blowjob. In entrambi i casi i protagonisti mostrano un certo impegno e non hanno bisogno dell’intervento del giocatore. Il tutto si svolge automaticamente.

Una volta che entrambe le parti dimostrano di essere soddisfatte, parte il rapporto sessuale vero e proprio, che finisce con un tanto sospirato orgasmo.

La grafica è decisamente scadente, ma contemporaneamente, anche se sembra poco probabile, curata nei minimi particolari: gli amplessi vengono sempre ripresi in primo piano. Insomma, un gioco che si sente film, disclaimer compreso che ti avverte che se non stai vedendo il gioco sul sito di origine, lo stesso è stato sottratto in maniera non corretta.

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