Fantasie erotiche, desiderato il sesso sul luogo del lavoro

sesso a lavoroIl luogo di lavoro non è solo il posto in cui ognuno di noi trascorre la maggior parte della giornata, ma è anche il posto in cui tutti sogniamo di avere una storia di sesso e di passione da consumare con un collega di lavoro…

Secondo un’ultima ricerca americana sarebbero moltissimi gli uomini e le donne che sognerebbero di avere una relazione sul posto di lavoro, un modo per spezzare la routine e dare un po’ di pepe alla giornata lavorativa.

Ai primi posti nella classifica delle fantasie erotiche più desiderate vi è infatti la relazione sessuale sul posto di lavoro, un desiderio che accumuna molti lavoratori, impegnati e non. La fantasia erotica sarebbe così desiderata da aver fatto ammettere ai lavoratori di voler avere il coraggio di confessare al datore di lavoro di cambiare il regolamento interno aziendale e poter accettare ogni tipo di relazione, anche di tipo sessuale, all’interno dell’azienda.

Alla fantasia erotica sembra però esserci una regola sulla quale nessuno desidera rinunciare: secondo le persone intervistate, infatti, nessuna donna o nessun uomo dovrebbe fare sesso con il proprio capo o la propria responsabile, una relazione sessuale che non è apprezzata dai lavoratori dell’ufficio e che potrebbe mettere a serio rischio l’armonia dell’ufficio.

Ma quali potrebbero essere i luoghi perfetti per soddisfare sessualmente il proprio collega, o la propria collega, di lavoro? Per chi non intendesse rinunciare al sesso (a proposito, nessuno degli intervistati ammette di voler rendere partecipe il capo delle Risorse Umane!), i luoghi migliori per fare sesso sono la scrivania, la toilette (solo se promiscui e quindi non divisi per genere!), il parcheggio (per gli amanti del sesso nei luoghi pubblici), il magazzino merci, lo sgabuzzino e la sala delle fotocopie, una delle più amate anche grazie all’ampio margine di scuse da inventare in ufficio per giustificare il ritardo… “Perché ho fatto tardi? Eh, quella dannata stampante non funziona mai!”.

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