Chirurgia sessuale, la maggior parte degli interventi è sugli uomini

Volete sapere su 200 interventi di chirurgia genitale nel 2010 quante operazioni sono attribuibili ai signori uomini? Ben il 70%. Ora, lungi da noi parlare di operazioni relative a patologie, ci mancherebbe… Qui si parla di veri e propri interventi estetici e di ringiovanimento del piccolo soldatino dei nostri cari maschi. Se dovessimo creare una battuta da commedia scriveremmo: “Effettivamente, giusto di un lifting avrebbe bisogno”, disse la donna  scuotendo la testa pensando che il pacchetto regalo dovrebbe preoccuparsi di muoversi bene piuttosto che farsi colpire dalla “sindrome dello spogliatoio”.

Scherzi a parte, l’uomo è si è fissato sulle dimensioni, come se il proprio pene di normale lunghezza non bastasse più. Una sorta di corsa alla virilità guardata con occhio sornione dalle donne, che un po’ ridendo, un po’ sbuffando pensano che in fin dei conti la loro vagina sempre di 7 cm circa rimane e che l’importante è che funzioni la persona dietro il membro maschile, senza bisogno che si tenti di raggiungere l’Everest in lunghezza.

Il problema è che, come spiega il prof. Alessandro Littara, andrologo e fondatore del Centro di medicina Sessuale di Milano, l’uomo ha portato questo disagio ai suoi estremi  ed un intervento estetico, nonostante tutto, sembra portare il suo approccio alla sessualità in un range di normalità. Il paziente tipo è un libero professionista dai 35 ai 55 anni, con un grado di istruzione medio alto, e solitamente sofferente di tre problemi specifici: impotenza, eiaculazione precoce e dimensioni del pene.

E se parlando di impotenza e eiaculazione precoce si intuisce come tali problemi possano sembrare insormontabili da affrontare, quando si parla di dimensioni, sembra che le persone che si approcciano all’intervento di allungamento siano circondati nel corso della loro normale esistenza a degli autentici John Holmes.

In questo caso ovviamente prima si parte con un consulto psicologico, dopodiché se il problema è effettivo, si agisce chirurgicamente. Per “soli” cinquemila euro, a seconda delle strutture, gli uomini possono veder crescere il proprio pene dai 2 ai 4 centimetri.

 

Condividi l'articolo: