The Penis Museum: vota il pene più bello

PeneConsideratelo un po’ un concorso di bellezza genitale se volete, ma vincere il titolo di “World’s Favourite Penis” (“Il pene migliore del mondo”) dev’essere davvero una bella soddisfazione pensando che per il primo premio sono in palio ben 2.500 dollari senza contare l’enorme valore simbolico della vittoria…

The Penis Museum, tradotto il “Museo del Pene”, non si può propriamente considerare un semplice museo perché ad arricchire lo stanze virtuali del sito ci sono soprattutto le foto dei partecipanti che, scegliendo di inserire la propria foto on line (senza che vengano forniti scatti che possano renderne riconoscibile il proprietario) decidono di mettersi alla mercé del visitatore e di venire votati con più o meno stelline di gradimento (l’adone viene premiato con 7 stelline).

Chitarra e sesso: un piacere da condividere

OhMiBod GuitarAnche se le donne spesso se ne vergognano spesso continuando a negarlo anche al proprio partner è noto che una delle cose che maggiormente fa eccitare il partner è l’idea che la propria donna ricerchi il piacere anche da sola, soprattutto se a lui è richiesto ad assistere assumendo il ruolo di muto, ma eccitatissimo, spettatore.

Ma cosa succede se la musica, e la passione per uno strumento a corde come la chitarra, si fonde per un sano voyeurismo da fidanzati? Per appagare lei e per distrarre lui (se la partner ha qualche difficoltà nel mostrarsi in un momento così intimo) nasce il vibratore da strumento a corde che, grazie ad un semplice congegno, vibrerà seguendo le note suonate dal partner che potrà decidere l’intensità della stimolazione e regalare alla propria ragazza un piacere lento (grazie ad una ballata romantica) o un’emozione forte e veloce (con un pezzo rock).

Auto e sesso: quando lo spot si fa hot

donne e motori

Sesso e motori, automobili e belle donne… Quando si parla di fare felici i maschietti niente sembra porre limite alla fantasia dei pubblicitari delle grandi case automobilistiche.

Eppure, dobbiamo ammetterlo, non è sempre così: il limite spesso c’è, eccome se c’è. Pensiamo ad esempio agli spot che siamo abituati a vedere in tv, o al cinema prima che inizi il nostro film. Raramente abbiamo trovato ammiccamenti e scene esplicitamente sessuali, mentre sono frequenti gli spot in cui una bella donna (più o meno vestita) viene inquadrata nel sedile posteriore, specie se si tratta di una donna chic e di un certo rango, o nel sedile anteriore per suscitare forza ed indipendenza: pensate ad esempio alla bella Carlà che, in un noto spot pubblicitario, suonava la sua chitarra seduta sul sedile posteriore di una comoda berlina ammiccando ed emanando sensualità da tutti i pori. Sensualità sì, ma non erotismo.

Privates, lo sparatutto ambientato in una vagina

privates videogame

Se i soliti videogiochi vi hanno stufato e cercate qualcosa di veramente folle, allora dovete assolutamente provare Privates, il primo sparatutto ambientato interamente nella vagina di una donna. L’idea è della società Zombie Cow che ha realizzato questo videogame per PC e Xbox dalla trama semplice e dagli scenari molto originali. Col joystick comanderete una banda di piccoli profilattici marines (eh sì, hanno perfino il cappuccio) che si faranno strada all’interno della vagina e dell’ano femminile per fare piazza pulita di batteri e virus a colpi di mitra.

Insomma un videogame che per certi aspetti può essere definito perfino educativo perché sprona ad usare il profilattico come mezzo di prevenzione. Ma il gioco è anche molto divertente, soprattutto negli scontri contro dei misteriosi germi provvisti di affilatissimi denti che faranno sobbalzare un sacco di maschietti. Privates è coloratissimo e molto accurato nei dettagli. Se non ci credete, guardate il trailer dopo il “salto”.

Trojan Fire and Ice: il nuovo preservativo

Trojan, Fire and IceIl percorso romano termale si basa su un principio climatico un po’ particolare: questo vede il partecipante sottoporsi ad una serie di immersioni in vasche calde bollenti e poi gelide e poi di nuovo bollenti, in un’alternanza di brividi e sollievi.
Caldo, freddo, caldo, freddo.

Fastidioso? Sì, un po’. Ma ora immaginate le stesse sensazioni tutte concentrate su un’unica parte del vostro corpo: quella. E’ questo il principio sul quale sono stati creati i nuovi preservativi della celebre marca americana dal nome che a noi italiani fa sempre un po’ sorridere: Trojan.

Erotica Eretica: una riflessione sulla marginalità amorosa

Erotica Eretica

Si è tenuto ieri presso la sede dell’Arci Gay di Napoli il reading “Erotica Eretica“, un incontro di voci tra poesia e sensualità, oltre le barriere e i confini dettati dalla comune morale. Con me, l’amico Andy Violet, poeta, scrittore, musicista, che ha recitato alcune poesie tratte dal suo ultimo libro “Paraventi e Magnesio”.

Lo spazio dell’Arci Gay ci ha dato occasione di presentare insieme Fetish Sex e Paraventi e Magnesio, e i ragazzi e le ragazze intervenuti hanno fornito molti spunti di discussione sulla marginalità amorosa, intesa sia come un fenomeno della sessualità più estrema (fetish, BDSM, ecc.), sia come ricerca dell’oggetto del desiderio, una ricerca che si tramuta in esperienza sensoriale e poetica, in carne e lirica intellettuale, talvolta in paura e fuga dall’altro.

Donne attratte dalle donne: Hollywood si svela

Megan Fox

Dopo l’ultima provocazione femminile in pubblico, c’è da chiedersi cosa sta succedendo alle Vip donne. Sandra Bullock bacia sul palco Scarlett Johansonn così come in precedenza aveva fatto Madonna con Britney Spears. L’attrice Megan Fox (in foto) ammette di essere attratta dalle donne ma di non essere lesbica, così come sottolinea anche Cameron Diaz e Drew Barrymore. La cantante Fergie è bisessuale dichiarata e l’attrice Jodie Foster, dopo anni di “no comment”, rende chiara la sua omosessualità. Angelina Jolie? E’ bisessuale anche lei.

Voyeur o guardone? E’ questione di lingua

Voyeur

Lingua parlata, che avete capito! Ecco il punto: se cerchiamo il termine “voyeur” sul vocabolario della nostra lingua (io l’ho cercato su quelli che si affacciavano sulla mia libreria, ma voi potrete scegliere quelli che vi pare) è abbastanza ovvio che la definizione che leggeremo sarà quasi sempre banale o scontata, insomma poco piccante, ad esempio: “Chi pratica il Voyeurismo”.

Basta però abbassare lo sguardo poco più giù (in direzione sinonimi per intenderci) per capire che in italiano chi sente certi “pruriti” non viene definito in altro modo se non quello di “guardone”, un termine che, non possiamo negarlo, proietta davanti ai nostri occhi l’immagine di un uomo, di mezza età (il più delle volte single o divorziato) che spia, magari nascosto dietro ad un angolo, le coppiette che prese dalla passione si scambiano baci ed effusioni amorose.

Sexy sotto il burqa: pubblicità o provocazione?

spot burqua

La nuova pubblicità di intimo “Liaison Dangereuse” ha scatenato un putiferio in Germania, Francia e in tutta europa. Nello spot tv della biancheria intima tedesca, si vede una bella ragazza (la modella Miriam Wimmer) che si fa la doccia, si guarda allo specchio, si trucca, e poi indossa una lingerie molto sexy, con reggiseno, giarrettiera e autoreggenti. Fino a qui niente di strano. Ma nella scena finale ecco che la protagonista si avvicina alla finestra e, a sorpresa, indossa il Burqa, mentre in contemporanea appare lo slogan «Sexiness for everyone. Everywhere», che significa “Sensualità per tutti. Ovunque”. Immediate le polemiche.

Lo spot ha irritato sia il mondo occidentale che quello mediorientale, perché da una parte ritenuto offensivo chi indossa il velo integrale, dall’altra perché contribuisce a dare un’immagine stereotipata della donna musulmana. Ma a parte alcune imprecisioni (quello del video non è un Burqa ma un Niqab perché lascia scoperti gli occhi), il dibattito ha sollevato una precisa domanda: si può indossare il velo integrale restando sexy e a proprio agio? Guardate il video che trovate subito dopo il “salto” e dite la vostra.

Donne oggetto: basta!

Donne Oggetto

La pubblicità usa sempre di più donne nude, belle o comunque sexy e provocanti, per commercializzare qualsiasi prodotto o servizio, è giusto tutto questo? Il comune di Roma ad esempio, ha detto basta alle “donne oggetto” e sta prendendo provvedimenti in merito, sperando che altre città seguino la loro riflessione, mostrando rispetto all’immagine femminile. Sfruttare la bellezza di una donna per altri scopi sta diventando esagerato, è bene quindi inventarsi altro per vendere.