Le Pin Up preistoriche di Stoccarda

In una grotta nei pressi di Stoccarda sono state ritrovate due antiche statuette di avorio, che gli archeologi fanno risalire ad almeno 35.000 anni fa. Le statue, secondo quanto afferma la rivista “Science Now”, testimonierebbero l’esistenza della pornografia già nell’antichità. Che il sesso fosse un bisogno primordiale lo sapevamo già, ma che la pornografia fosse in voga fin dalla preistoria è da considerarsi una novità. Infatti le statue raffigurano due figure di donne con seni enormi e con la vagina aperta, caratteristiche che hanno fatto guadagnare loro l’appellativo di immagini erotiche, anzi pornografiche. Il seno esagerato potrebbe avere qualcosa a che fare con la maternità, con il nutrimento. Invece, secondo l’archeologo Paolo Mellars, le due figure sarebbero addirittura le antenate delle moderne Pin Up.

Bisogna ricordare che la storia antica è piena di graffiti che rappresentano uomini nudi con enormi falli eretti, molto frequenti durante l’era del Paleolitico, ma queste figure sono sempre state interpretate come immagini di dei o di sciamani. Insomma, nessun archeologo (maschio) si è mai sognato di attribuire significati erotici o pornografici a questa simbologia fallica. Al contrario, il fallo eretto è stato interpretato come un simbolo di divinità.

In Grecia come nell’antica Roma, il fallo rappresentava il potere divino di dare fecondità e protezione. Eppure, la figura antica di una donna nuda – una donna che dà la vita, con la sua vulva pronta a spingere fuori un nuovo essere umano e il seno pieno di latte per nutrirlo – viene interpretato ancora oggi come un simbolo pornografico. Ma in realtà, il significato delle statuette di Stoccarda è ancora poco chiaro. Nel Paleolitico, il parto era ancora una faccenda rischiosa, che metteva a repentaglio la vita della madre. Le due statuette potrebbero anche rappresentare una sorta di idolo da venerare per assicurarsi la protezione divina durante il parto.

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